DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
Marco Ansaldo per “la Repubblica”
erdogan in versione imperatore ottomano
Papa Francesco voleva visitare in Turchia uno dei 22 campi profughi al confine con la Siria. E fino all’ultimo momento ha provato a inserire nel suo programma di viaggio una tappa alla frontiera, con un volo di un’ora da Ankara, per dare un segnale al milione e mezzo di rifugiati. A malincuore però, per ragioni di sicurezza, ha dovuto rinunciare a quello che sarebbe stato un vero colpo di scena del viaggio che il Pontefice argentino comincia oggi in Turchia.
papa bergoglio in visita al parlamento europeo 14
Una visita delicata e complessa, che ha rischiato, come rivela a Repubblica una fonte in Segreteria di Stato vaticana, addirittura di «saltare». Il viaggio di Bergoglio, infatti, è nato del tutto fuori agenda. La sua intenzione era quella di accettare l’invito fattogli dal Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo. Ma per sbarcare a Istanbul, il Papa doveva necessariamente passare per il territorio turco. Ankara ha fatto così sospirare a lungo il via libera del Presidente, il conservatore islamico Recep Tayyip Erdogan, per trasformare il viaggio in una visita di Stato.
In seguito, un diplomatico turco è andato in Vaticano chiedendo persino di vedere i discorsi che farà il Papa. Naturalmente, gli è stato opposto un cortese e netto rifiuto. La sola cosa che i turchi non potranno controllare di un viaggio pieno di incognite, a partire dalla visita di Bergoglio alla lussuosa dimora presidenziale, primo leader del mondo a entrarvi, alla quale non si è potuto opporre per ragioni di opportunità.
Dopo l’incontro con Erdogan, leader verso cui la Santa Sede nutre qualche perplessità, rafforzata di recente — secondo fonti pontificie — dal non intervento della Turchia per proteggere i curdi nella cittadina siriana di Kobane, ci sarà una seconda tappa non facile. Quella dal Gran Mufti, Mehmet Görmez, che solo poco tempo fa ha accusato il Papa di «lavare i piedi dei pellegrini e organizzare partite di calcio in Vaticano, invece di condannare la distruzione delle moschee in Germania».
Francesco però è pronto. È stato ben preparato al viaggio dai suoi consiglieri. L’obiettivo è quello di superare le diffidenze, proseguire il dialogo tra fedi diverse, proteggere la minoranza cristiana. E ottenere frutti dal viaggio.
L’esperienza mostra che è possibile. Nel 2006 le polemiche durissime per il discorso di Benedetto XVI a Ratisbona prima di andare in Turchia si sciolsero nella preghiera comune, fatta a sorpresa con il Gran Mufti di allora nella Moschea Blu.
Dove il Papa domani andrà.
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