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VIENI AVANTI FASSINO - L' EX SINDACO DI TORINO A CAPO DELLA CABINA DI REGIA SUI MIGRANTI. ALFANO: L’HO PROPOSTO IO - IL LEGHISTA CALDEROLI CHIEDE LE DIMISSIONI DEL MINISTRO - GASPARRI: “PERCHÉ IL CONGRESSO DEL PD DEVE ESSERE CELEBRATO UTILIZZANDO NOMINE, LOTTIZZAZIONI E ISTITUZIONI?”

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Tommaso Montesano per “Libero Quotidiano”

Guai a parlare di «commissario» e «cabina di regia», ma la sostanza non cambia: salvo colpi di scena sarà Piero Fassino, attuale presidente dell' Anci, a gestire l' emergenza migranti una volta terminato il suo mandato alla guida dell' Associazione che raggruppa i Comuni italiani (metà ottobre).

 

«Sono stato io a suggerire, con una nota scritta al presidente del Consiglio, il suo nome», rivela Angelino Alfano. L' ex sindaco di Torino «potrebbe fare un lavoro complementare a quello che ciascuno di noi sta facendo», aggiunge il ministro dell' Interno.

 

Sul tema immigrazione, del resto, «c' è un frazionamento di competenze che rende necessario un coordinamento», ammette Alfano, che però non vuol sentir parlare di «commissariamento» delle politiche per la gestione dell' emergenza migranti: «Parole come commissario o cabina di regia servono a creare, in una fase di campagna elettorale, frizioni che non esistono. Con Renzi sull' argomento andiamo d' amore e d' accordo. Non è che si litiga per una competenza che fa perdere voti», sostiene Alfano.

 

ALFANO RENZIALFANO RENZI

Infastidito dalle polemiche del centrodestra, che vede nella prossima nomina di Fassino una sconfessione dell' operato del Viminale da parte di Palazzo Chigi (per il leghista Roberto Calderoli il ministro dovrebbe dimettersi), Alfano replica stizzito: «Io non dispongo delle caserme,dei piani di integrazione scolastica, delle questioni che riguardano l' integrazione sociale dei migranti e non controllo l' intelligence». Un modo per far notare come la gestione dell' emergenza immigrazione tocchi competenze che ricadono anche su altri uffici (la Difesa per le strutture dismesse, la presidenza del Consiglio per gli 007 e l' Istruzione per la frequenza scolastica dei minori).

 

Non a caso sul fronte caldo del finanziamento delle politiche di accoglienza, ormai a corto di denaro, Alfano punta l' indice sul collega Pier Carlo Padoan, ministro dell' Economia: «Il problema delle risorse è vero, occorre rimpinguarle per pagare i nostri creditori. Non sono un centro autonomo di spesa, quando il Mef dà i soldi pagheremo, altrimenti non posso pagare». Entro la fine del 2016, serve oltre un miliardo di euro.

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Ora l' attenzione si sposta su Fassino, che dopo aver perso le elezioni a Torino, battutto dalla grillina Chiara Appendino, sarà costretto a lasciare il vertice dell' Anci, che a metà ottobre eleggerà il suo successore. L' entourage dell' ex segretario dei Ds, per il momento, preferisce non commentare le parole di Alfano. Ma Matteo Renzi, come rivelato da Alfano, starebbe per sciogliere la riserva, con il decreto di nomina di Fassino che potrebbe essere approvato da uno dei prossimi Consigli dei ministri. All' ex sindaco di Torino spetterebbe soprattutto il compito di ridisegnare la mappa dell' accoglienza dei richiedenti asilo in Italia. Mediando, forte della sua esperienza all' Anci, tra le varie posizioni dei Comuni sul tema dell' ospitalità ai migranti.

 

L' opposizione, però, non ci sta. «Perché il congresso del Pd deve essere celebrato utilizzando nomine, lottizzazioni e istituzioni?», attacca Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato (FI). Il riferimento è alle promozioni dei big del partito altrimenti destinati all' anonimato: «Renzi, dopo aver riciclato Vasco Errani (per la ricostruzione post terremoto, ndr), ora guarda a Fassino come super commissario all' immigrazione. Non se ne può più».

 

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