"DI BATTISTA CAPO SAREBBE DIVISIVO, IL TERZO MANDATO È UNA FORZATURA" - VITO CRIMI NON CI STA A PASSARE PER IL TONTO DEL VILLAGGIO E MENA QUALCHE FENDENTE IN VISTA DEGLI STATI GENERALI: “DI MAIO? NON CI SONO LEADER NATURALI. DAVIDE CASALEGGIO? BISOGNA REGOLAMENTARE IL RAPPORTO CON L'ASSOCIAZIONE ROUSSEAU - È PIÙ POSSIBILE ALLEARSI CON IL PD CHE CON ALTRI. MA DIPENDE DA COSA VOGLIAMO FARE DA GRANDI. SE RESTARE FORZA DI GOVERNO OPPURE NO…”

Ilario Lombardo per “la Stampa”

vito crimi 5

 

«Sarà lei l' ultimo capo politico del M5S?». «Dipende se agli Stati Generali prevarrà l'intenzione di affidare la leadership a un organo collegiale o di nuovo a un altro capo politico. Chissà» È così Vito Crimi, gioca con le suggestioni e la suspense per un evento già rinviato, che partirà domani e via zoom si chiuderà il 14 e 15 novembre. È il congresso, che non si può definire tale, del partito, che non si può definire tale, in cerca di un'identità che non si sa quale sia.

 

Una natura immateriale a cui aderisce in pieno Crimi, che si muove come un pope dell'ortodossia grillina, facendo evaporare le risposte al di là di parole e concetti noti.

In questi mesi da reggente tanti l' hanno accusata di non prendere mai posizione e di rimanere ambiguo. A differenza di Luigi Di Maio che decideva tutto da solo.

«Solo un' impressione. Probabilmente perché si è passati da uno stile a un altro. Per me la condivisione è l' elemento chiave più che il decisionismo. E vorrei che così fosse agli Stati Generali».

VITO CRIMI GIUSEPPE CONTE

 

Ma cosa ne uscirà fuori non è molto chiaro. Come verrà scelta la leadership, chi la sceglierà, quando...

«La dico così: gli Stati Generali servono a capire "cosa" vogliamo e chi vogliamo essere. Vogliamo una governance collegiale? O ancora il capo politico? Il "come" discenderà in modo naturale. Prima vediamo se la leadership sarà tematica o politica. Se sarà rappresentativa di tutte le anime, allora ci saranno candidature individuali. Altra cosa se deve rappresentare una maggioranza, allora è pensabile che si possano votare delle squadre».

 

vito crimi

Come si fanno a conoscere le diverse anime del M5S senza una competizione trasparente tra mozioni?

«Non è l' obiettivo degli Stati generali. Un voto sulla leadership ci sarà dopo».

 

Quando?

«Subito dopo».

 

Non è già tutto deciso: una governance collettiva con i soliti noti e Di Maio leader di fatto?

«La ricette non la detto io. Sento però che la tendenza è verso una maggiore collegialità. Io auspico una soluzione di sintesi e sono certo che ci sarà un documento finale unitario».

Fico Di Battista Di Maio

 

Di Maio è il leader naturale del M5S?

«Non ci sono leader naturali nel M5S».

 

Alessandro Di Battista dice che avete fatto di tutto per evitare una sfida vera che lo avrebbe incoronato leader.

«Sono frasi che di per sé creano divisioni. E le vittorie sono effimere quando creano divisioni. Noi non abbiamo le correnti perché non abbiamo differenze ideologiche. Al massimo diverse sensibilità sugli stessi obiettivi».

 

E come risolverete la questione Rosseau e Casaleggio?

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

«Non c' è una questione Casaleggio. Ma un dibattito su quali strumenti usare per cosa».

 

Le cito una nota di Sergio Battelli, ex tesoriere del M5S: Rousseau non è democratica. Le sembra normale che il primo partito in Parlamento non possa esercitare il diritto di verifica sull' Associazione presieduta da un manager non eletto che ne gestisce software, soldi e iscritti?

«È ovvio che bisogna regolamentare il rapporto con l'Associazione Rousseau. Ma la piattaforma è uno strumento, Davide l'ha creata e la gestisce».

 

DAVIDE CASALEGGIO E ALESSANDRO DI BATTISTA

Un semplice gestore può dire no al terzo mandato e indicare la linea politica?

«Davide è anche uno dei fondatori del M5s, oltre a essere con Di Maio nell'atto costitutivo dell' Associazione M5S».

 

Gli è stato proposto il Mise ai tempi del governo con la Lega.

«Non ne so nulla».

 

Casaleggio dice di no al terzo mandato perché sa che i primi a essere contrari sono gli attivisti che aspirano a prendere il posto degli attuali parlamentari?

«Davide difende una regola fondativa del M5S. Se ha un potere, come per Di Maio e Di Battista, è nella capacità di essere opinion leader».

 

vito crimi

Ma Rousseau è contendibile?

«Non credo. E non vedo altre piattaforme al suo posto».

 

Lei però ha aperto al terzo mandato.

«No. Anche io ritengo che arrivare al terzo mandato parlamentare sia una forzatura. Diverso il discorso su un' esperienza da consigliere comunale».

 

Esclude che verrà superato il tetto ai mandati?

«Io immagino un percorso in cui, se vuoi candidarti a parlamentare, prima fai un mandato comunale. Ti fai le ossa, coltivi il rapporto con gli attivisti e poi vai a Roma».

DAVIDE CASALEGGIO HUAWEI

 

Di alleanze si parlerà?

«Di sicuro».

 

Con il Pd o aperte ?

«Diciamo che se ci sono le condizioni è più possibile allearsi con il Pd che con altri. Ma dipende da cosa vogliamo fare da grandi. Se restare forza di governo oppure no. Ci sono temi che dividono -penso all' immigrazione e alle autonomie- sui quali va trovata un' unità. E' fondamentale darsi prima un' identità dai contorni chiari. Le eventuali alleanze verranno di conseguenza».