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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
La Stampa.it
Vladimir Putin va alla guerra. Il presidente russo ha chiesto al Senato russo, e ottenuto il via libera, per l'invio di truppe in Ucraina «per normalizzare la situazione». Il drammatico sviluppo è giunto al termine di una mattinata in cui le notizie provenienti dal Paese e in particolare dalla Crimea si sono fatte sempre più incalzanti e il contagio delle manifestazioni filo russe si è esteso anche alle regioni nord e sudorientali della terra ucraina.
E da Kiev, l'ex pugile Vitali Klitschko, uno dei leader della protesta che ha portato alla destituzione del presidente Viktor Ianukovich, ha chiesto la mobilitazione generale dell'esercito ucraino contro «l'aggressione russa». Klitschko ha pure invocato una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Una riunione straordinaria che, su richiesta della Gran Bretagna, si terrà oggi alle 14 di New York, le 20 in Italia.
Gli Usa sono in allerta. «Stiamo monitorando da vicino la situazione, consultandoci con nostri partner, e considerando i costi potenziali, le conseguenze di cui il presidente Obama ha parlato ieri», fanno sapere fonti della Casa Bianca.
L'OCCUPAZIONE
Il ministro della Difesa ucraino aveva già annunciato l'arrivo in Crimea di 6.000 soldati e di 30 blindati russi, mentre il neopremier della regione autonoma Serghiei Aksionov, eletto giovedì scorso dopo l'occupazione del Parlamento locale da parte di elementi filorussi armati, aveva chiesto a Putin di «aiutare a garantire la pace e la calma nel territorio di Crimea».
IL CONTAGIO
Un grido subito raccolto da un responsabile del Cremlino che aveva detto che Mosca non avrebbe ignorato la richiesta. La Duma poi ha fatto appello al presidente Putin affinché «siano usate tutte le misure per stabilizzare la situazione in Crimea e proteggere la popolazione». Ancora più esplicita era stata la Presidente del Senato russo che aveva preannunciato la possibilità dell'invio di truppe.
Anche nelle piazze intanto i filorussi alzano il tiro. A Donetsk, nell'sudest dell'Ucraina, feudo dell'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich, sono scese in piazza 10.000 persone sventolando bandiere russe, mentre a Kharkiv, sempre nelle regioni orientali, insorti filorussi hanno occupato il palazzo dell'amministrazione regionale e decine di persone sono rimaste ferite nell'assalto.
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