mario draghi ursula von der leyen

E TANTI SALUTI AL "PIANO DRAGHI" - DOPO UN ANNO DALLA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SULLA COMPETITIVITA' EUROPEA REDATTO DA "MARIO PIO", SOLO L'11% DELLE RACCOMANDAZIONI DELL'EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO È STATO COMPLETATO. UN QUARTO DEI CONSIGLI DI DRAGHI È RIMASTO LETTERA MORTA NEL CASSETTO DEGLI EUROCRATI DI BRUXELLES - I SETTORI CHE PRESENTANO I MAGGIORI RITARDI SONO IL DIGITALE E QUELLO DELL'ENERGIA. FERME LE RIFORME IN MERITO ALLO SPAZIO E AGLI INVESTIMENTI NEL SETTORE FARMACEUTICO - MERCOLEDÌ, DOPO IL DISCORSO SULLO STATO DELL'UNIONE, URSULA VERRÀ MESSA SULLA GRATICOLA IN MERITO AI RITARDI...

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Estratto dell'articolo di Marco Bresolin per “la Stampa” 

 

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN

A un anno esatto dalla sua presentazione – il primo anniversario cade domani, 9 settembre – il rapporto di Mario Draghi sulla competitività europea continua a essere considerato "la bussola programmatica" dell'Ue, ma la sua messa a terra procede a rilento, anche a causa delle resistenze emerse su alcune riforme.

 

Secondo uno studio dello European Policy Innovation Council che ne sta monitorando l'implementazione, dopo dodici mesi soltanto l'11% delle raccomandazioni contenute nel report è stato completato, mentre quasi un quarto è rimasto lettera morta nel cassetto. Per le restanti misure ci sono stati alcuni segnali, ma che gli esperti considerano decisamente insufficienti. 

 

draghi von der leyen

Il settore del digitale e quello dell'energia presentano i maggiori ritardi, mentre passi avanti si registrano nel campo dei trasporti e in quello delle materie prime critiche, anche se l'attuazione delle misure - se si considerano anche quelle messe in campo solo "parzialmente" – non va oltre il 30%. Ferme al palo anche le riforme nel campo dello spazio e della farmaceutica, mentre non c'è alcuna traccia del maxi piano di investimenti (secondo Draghi, servirebbero 800 miliardi di euro), da finanziare anche con debito comune europeo.

 

In compenso, Ursula von der Leyen ha promesso a Trump che l'Europa acquisterà 650 miliardi di euro di prodotti energetici e 35 miliardi di chip, mentre le imprese europee dovranno investire oltreoceano più di 500 miliardi in settori strategici. 

 

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE

Il compleanno del rapporto Draghi si celebrerà alla vigilia del tradizionale discorso sullo Stato dell'Unione, che la presidente della Commissione europea terrà mercoledì nell'Aula di Strasburgo. L'intervento di Ursula von der Leyen segnerà la ripresa dei lavori dopo lo stop per le vacanze e rappresenterà un momento di confronto con gli eurodeputati.

 

Diversi gruppi politici sono pronti a chiedere conto a von der Leyen dei ritardi del rapporto Draghi. Ne parleranno certamente i popolari, ma soprattutto i liberali, che nei giorni scorsi hanno organizzato un evento all'Europarlamento di Bruxelles per fare il punto sull'attuazione dell'agenda. [...]

 

MARIO DRAGHI OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN METTE FREDERIKSEN

La Commissione è sul banco degli imputati, accusata dagli eurodeputati di non aver dato il seguito necessario alle indicazioni del report, dopo che era stata la stessa presidente von der Leyen a commissionarlo. Ma da Palazzo Berlaymont è il vicepresidente esecutivo Stéphane Séjourné, responsabile del portafoglio alla Prosperità e alla Strategia industriale, a respingere le accuse.

 

«Il rapporto Draghi è diventato la dottrina economica dell'Unione europea – assicura il francese a La Stampa – e tutto ciò che abbiamo proposto da allora è in linea con esso: una semplificazione improvvisa, un rilancio dell'Unione dei capitali, una nuova strategia per il mercato interno, il made in Europe, il Fondo per la competitività...

 

Stephane Sejourne ursula von der leyen

È un movimento senza precedenti». Lo stesso Séjourné, però, ammette che c'è chi rema contro: «L'effetto Draghi – continua – viene troppo spesso eroso quando i testi vengono discussi dagli Stati membri o persino internamente da coloro che non hanno compreso il cambiamento epocale». Secondo Antonios Nestoras, fondatore e direttore dello European Policy Innovation Council, il think tank che ha lanciato l'Osservatorio Draghi e l'indice per monitorarne l'attuazione, «ciò che manca è il senso di urgenza». [...]

 

Nel dettaglio, il rapporto Draghi prevede 383 raccomandazioni. Certamente non tutte devono essere portate a termine nel breve periodo, alcune hanno un orizzonte più lungo. Ma a un anno di distanza soltanto 43 sono state accolte pienamente, pari all'11,2% del totale. A queste se ne aggiungono altre 27 completate "parzialmente" (il 20,1%), ma ancora incomplete, mentre quasi la metà (176, vale a dire il 46%) ha visto solo qualche timido accenno, ma senza veri e propri passi concreti. Ben 87 (22,7%) non pervenute.

URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI

 

L'Ue deve fare i conti con la complessità del suo iter decisionale e delle sue strutture istituzionali, ma secondo Nestoras ci sono anche ostacoli di tipo politico, relativi al fatto che «per alcuni settori, come quello delle materie prime critiche, il senso d'urgenza è maggiore», mentre per altri «come quello dell'energia o delle industrie energivore» c'è un pressing minore. Questo perché «emergono resistenze da parte degli Stati che non vogliono cedere le loro competenze a Bruxelles e finiscono per rallentare o in certi casi addirittura bloccare il processo».  [...]

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