1. VUOI VEDERE CHE BASTA LA SCOMPARSA PER VIA GIUDIZIARIA DI ALFANO E AMICI AVARIATI PER RISPEDIRE MATTEUCCIO RENZI AL BARETTO DI RIGNANO SULL’ARNO A GIOCARE A FLIPPER? 2. LA NUOVA TEGOLA PARA-GIUDIZIARIA (L'INTERCETTAZIONE SU ALFANO NON ERA RIPORTATA NELL'ORDINANZA DEL GIP) CHE COLPISCE IL LEADER DI NCD DIVENTA UN MACIGNO SUL GOVERNO 3. ANGELINO: ‘’ENTRO L’ESTATE MATTEO DEVE CONCEDERMI QUALCOSA SULL’ITALICUM. IO VORREI ANDARE AVANTI CON QUESTA ALLEANZA, MA SE NON MI LASCIA SCELTA TEMO CHE SIA DAVVERO FINITA’’

1. L’INDAGINE CHE SFIORA ALFANO E’ UNA BOMBA PER IL GOVERNO

Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

RENZI ALFANORENZI ALFANO

La nuova tegola para-giudiziaria (perché in realtà l'intercettazione su Angelino Alfano non era riportata nell'ordinanza del Gip) che colpisce il leader di Ncd diventa una tegola sul governo.


Per ora, l'effetto politico sembra essere circoscritto: a parte qualche grillino, nessuno ieri è sembrato voler cavalcare più di tanto la vicenda che tira in ballo, in una conversazione intercettata tra terze persone, il titolare del Viminale. Ma nella maggioranza si attende col fiato sospeso di vedere le ripercussioni possibili nei prossimi giorni.

 

ALFANO RENZIALFANO RENZI

Al momento, con un certo ottimismo: «Certo, se ci fosse la prova che Alfano ha brigato per far nominare il fratello alle Poste, le dimissioni sarebbero inevitabili», ragionano ai piani alti del Pd, ricordando il caso Lupi. «Ma al momento sembra proprio che di prove non ce ne sia l' ombra, quindi la storia di sgonfierà da sola».


Nessuno commenta ufficialmente, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ieri ha replicato con un freddo «non ho letto le intercettazioni» ai cronisti che gli chiedevano dell' inchiesta. Ufficiosamente, in molti cercano di decifrare le ragioni per cui una telefonata vecchia di quasi due anni e che il gip non ha neppure allegato alla sua ordinanza, sia stata gentilmente fornita ad alcuni giornali (gli stessi, si fa notare, che spararono il dossier anonimo contro l' ammiraglio De Giorgi, poi rivelatosi un nulla di fatto, ai tempi dell' inchiesta di Potenza) tanto per poter consentire loro di fare un titolo su Alfano.

ALESSANDRO ALFANOALESSANDRO ALFANOALFANO RENZI 2ALFANO RENZI 2


Le dietrologie da Transatlantico si sprecano: «È un avvertimento mandato dalla guardia di finanza al governo e a Renzi per fermare la riforma dei corpi di polizia», dicono alcuni parlamentari. Altri negano: «La riforma delle forze di polizia è stata concordata parola per parola con i rispettivi capi», spiegano. Ci sono persino gli appassionati di complottismo che, con qualche salto mortale logico, leggono dietro la vicenda un messaggio renziano al capo dei riottosi alleati, per indurli alla calma.

 

ALFANO RENZIALFANO RENZI

Di certo, è comunque un nuovo scossone assestato all'anello debole della maggioranza, quel Ncd che da settimane è in fibrillazione e che al Senato sta tenendo il governo sulla graticola.


«Nelle commissioni non si riesce più ad avere i numeri su nulla, perché i centristi si defilano o non si presentano proprio», lamentano da Palazzo Madama.
I «pompieri» sono al lavoro, su vari tavoli e con vari scopi.

renzi letta alfano renzi letta alfano


Viene accreditato come tale, ad esempio, Dario Franceschini, che nella Direzione Pd di lunedì si è incaricato di rassicurare i centristi assicurando che, «dopo il referendum», si potrà aprire un nuovo tavolo sull' Italicum per tornare al premio di coalizione, che potrebbe dare una chance di futuro elettorale agli alfaniani oggi divisi tra Renzi e il ritorno con Berlusconi. Un tavolo di cui lo stesso Franceschini si farebbe garante.

 

A Palazzo Chigi il ragionamento è diverso: riaprire la discussione sulla legge elettorale ora sarebbe un' operazione suicida: «In questo Parlamento, toccare la legge elettorale vuol dire non uscirne vivi e spalancare le porte al proporzionale», ragiona un ministro di primo piano. Se poi a ottobre, malauguratamente, vincessero i no, l' Italicum sarebbe per forza cambiato.

ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU Alfano  Alfano

 

Ma a farlo prima, nessuno ci sta seriamente pensando nonostante i segnali di fumo che vengono inviati, soprattutto in direzione di Forza Italia. Ieri, intanto, la maggioranza ha superato brillantemente una prova complicata proprio al Senato, dove sono stati respinti in Commissione gli emendamenti peggiorativi sulla prescrizione, col voto compatto di Pd (minoranza inclusa) e Ncd. E Orlando blandisce gli alleati centristi sul tema giustizia: «È noto che ci sono posizioni differenziate all' interno della maggioranza. Posso dire che le posizioni delle maggioranza si stanno progressivamente avvicinando. Considero che all' inizio della settimana prossima si possa arrivare a un' intesa».

 

 

Alfano Vespa e Renzi Alfano Vespa e Renzi

2. TENTAZIONE NCD “NON CI DIFENDONO LASCIAMO RENZI”

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

«Entro l’estate Matteo deve concedermi qualcosa sull’Italicum. Io vorrei andare avanti con questa alleanza, ma se non mi lascia scelta temo che sia davvero finita». Sotto assedio, ignorato dal Pd e senza risposte convincenti da offrire a un partito in rivolta, Angelino Alfano rilascia al mattino una dichiarazione netta: “Sono scarti di un’inchiesta maneggiati per uso politico”.

enrico costa alfano schifanienrico costa alfano schifani

 

Poi confida ai fedelissimi tutta l’amarezza per un luglio iniziato malissimo. Così male che il leader ha messo il timer alla legislatura. Pesa troppo l’inarrestabile disgregazione del Nuovo centrodestra e un’inchiesta che lambisce il fratello per la sua assunzione alle Poste. Nessuno conosce l’effetto di questa miscela, anche perché otto senatori guidati da Renato Schifani - lavorano da mesi per consegnare lo scalpo del governo a Silvio Berlusconi. Uno scenario da incubo per Palazzo Chigi, visto che la scissione porterebbe la maggioranza sotto la quota di sopravvivenza, rendendo decisivo Denis Verdini. Di fatto, la crisi di governo.

ALFANO E SCHIFANI ALFANO E SCHIFANI

 

Si respira un’aria tossica, in casa centrista. «È triste ammetterlo - confida il senatore Antonio De Poli – ma è un’esperienza ormai arrivata al capolinea». La spinta verso il centrodestra si fa sempre più imponente, assecondata da quel che resta dell’impero berlusconiano. «Angelino – ha tuonato due sere fa Maurizio Lupi durante la direzione di Ncd – tu devi pretendere dal premier chiarezza. Non possiamo aspettare il referendum, lo capisci? Il tempo scade a luglio».

 

Ancora più duro il capogruppo Schifani: «Dobbiamo pretendere da Renzi una risposta entro la fine del mese - spiegava ieri ai suoi in Transatlantico - Cambia l’Italicum? Benissimo. Non lo fa? Possiamo scegliere l’appoggio esterno o uscire dalla maggioranza. L’importante è discuterne, adesso ».

alfano schifani saltamartini de girolamo ballano happy al congresso di ncd alfano schifani saltamartini de girolamo ballano happy al congresso di ncd

 

Ne avrebbero dovuto parlare ieri, ma la riunione del gruppo è stata rinviata alla prossima settimana. Il rischio era quello di sancire una spaccatura degli otto (oltre a Schifani, Esposito e Sacconi, Formigoni e Azzollini, De Poli e Pagano, più un senatore calabrese tenuto “coperto”), e per di più nelle ore in cui Alfano si trova sotto i riflettori dei media e alcuni dirigenti del partito temono lo spettro di un avviso di garanzia al leader.

 

Nessun big del Pd ha speso ieri una parola per sostenere il ministro dell’Interno. E questo aumenta la preoccupazione dei fan del governo. «Questa roba contro Angelino non sta in piedi – sospirava a Palazzo Madama Pierferdinando Casini – Diciamo che il sospetto di una congiura viene. Per colpire anche Renzi? Mah, qua non si capisce più nulla, e comunque ormai Matteo è esperto nell’autocolpirsi...».

 

BERSANI E ALFANO FINTO POSTER BENETTON DAL FATTO QUOTIDIANOBERSANI E ALFANO FINTO POSTER BENETTON DAL FATTO QUOTIDIANO

Né Pierluigi Bersani risparmia l’affondo: «Non so se ci saranno problemi per governo, di sicuro ci sono in Italia. Non è obbligatorio fare il ministro. Serve deontologia, da politico o dirigente pubblico non puoi fare favori agli amici». Eppure Alfano invita tutti a mantenere il self control. E tenta di tenere insieme spinte interne che sembrano inconciliabili. «Dopo Brexit – ha spiegato in direzione – abbiamo all’orizzonte il rischio di una tempesta perfetta. Dobbiamo mantenere la calma». Segnali utili a placare l’ala governativa del partito, alla quale il leader assicura da tempo il varo di un contenitore civico di centro, “I Popolari”.

 

ANGELINO ALFANO E PIERLUIGI BERSANI ANGELINO ALFANO E PIERLUIGI BERSANI

Nelle stesse ore, i filoberlusconiani continuano a scavare tunnel in direzione Arcore. La pattuglia degli otto senatori ha promesso lo strappo entro l’estate. Almeno uno di loro, Antonio Azzollini, raccoglierà l’invito di Paolo Romani, pronto a riunire già oggi le varie anime del centrodestra (dalla Lega a Fitto e Quagliariello) in nome del no al referendum d’ottobre. Stessa linea dell’Udc di Lorenzo Cesa (ormai avversario di Casini), che terrà a battesimo il prossimo 19 luglio un comitato contro la riforma costituzionale.

augusto minzoliniaugusto minzolini

 

Un caos difficile da decifrare, insomma. Ci prova il senatore azzurro Augusto Minzolini: «Non sanno cosa fare, in Area popolare. È come se solcassero un fiume con una canoa bucata. Intorno ci sono piranha. Sanno di essere spacciati, qualcuno però resiste. Alla fine tutti capiranno che Renzi non muove un dito per loro, e si butteranno». Nonostante i piranha del Cavaliere.