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“LA DESTRA AMERICANA REPLICA LA 'CANCEL CULTURE' CHE RIMPROVERAVA ALLA SINISTRA, SOFFOCANDO LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE INVECE DI PROTEGGERLA” – IL FILOSOFO MICHAEL WALZER: “PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DEGLI STATI UNITI LA VIOLENZA POLITICA È FOMENTATA DAL CAPO DELLA CASA BIANCA, CHE NON FA ALCUNO SFORZO PER ESSERE IL PRESIDENTE DI TUTTI GLI AMERICANI E ABBASSARE I TONI - OGGI TUTTI SI SENTONO PARTE DI UNA GUERRA IDEOLOGICA, INCORAGGIATA DA LUI - OLTRE UN TERZO DEGLI STUDENTI AMERICANI RITIENE CHE SIA GIUSTO USARE LA VIOLENZA PER TOGLIERE LA PAROLA A CHI NON CONCORDA CON LORO. CIÒ ERA INIZIATO CON LA CANCEL CULTURE DELLA SINISTRA ESTREMA, MA ORA È STATO AMPIAMENTE ACCETTATO E AMPLIFICATO DALLA DESTRA”
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Il vero dramma, secondo Michael Walzer, non è solo che «per la prima volta nella storia degli Stati Uniti la violenza politica è fomentata dal capo della Casa Bianca, che non fa alcuno sforzo per essere il presidente di tutti gli americani e abbassare i toni», ma anche la scelta della destra di «replicare la cancel culture che rimproverava alla sinistra, soffocando la libertà di espressione invece di proteggerla». Perciò il filosofo di Princeton avverte: «Nelle università non era accaduto neppure ai tempi del Vietnam, fa temere che il pericolo di violenze sia in crescita».
Quali sono le cause?
«La politica americana ha subito una svolta verso una destra particolare, incarnata dal presidente, che è un demagogo populista e descrive gli oppositori come criminali. Nella politica di Trump c'è un invito implicito alla violenza. […] la differenza è che oggi tutti si sentono parte di una guerra ideologica, incoraggiata da lui».
È finita l'era in cui il presidente inseguiva almeno l'apparenza di esserlo a nome di tutti gli americani?
«Sì. Trump non fa alcuno forzo per contenere la sua partigianeria e favorire la riconciliazione».
Accusa la sinistra radicale di essere responsabile della violenza, dimenticando l'assalto al Congresso, ma proprio Kirk aveva detto che alcuni morti ammazzati sono un prezzo che vale la pena di pagare per conservare il diritto a possedere le armi.
«E notare questo oggi negli Usa è praticamente proibito. Dovremmo condannare la violenza senza riserve e simpatizzare con la sua famiglia, ma anche avere il diritto di dire che non concordavamo con la sua politica. Molte pubblicazioni che una settimana fa avrebbero accettato articoli critici delle idee di Kirk oggi non lo fanno, per paura di ritorsioni. […]».
DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA MOSTRA LA SUA FOTO CON VLADIMIR PUTIN - FOTO LAPRESSE
I sostenitori di Kirk lo dipingono come martire della libertà di espressione, ma la negano a chi lo critica?
«[…] Un sito della destra ebraica ha scritto che bisogna difendere la libertà di ricerca nelle università dalle imposizioni della sinistra, ma impedire l'insegnamento delle dottrine odiose della sinistra».
Cosa succede nel mondo accademico?
«[…] oltre un terzo degli studenti americani ritiene che sia giusto usare la violenza per togliere la parola a chi non concorda con loro. Ciò era iniziato con la cancel culture della sinistra estrema, ma ora è stato ampiamente accettato e amplificato dalla destra. Le persone rimaste nel centro liberale a difendere i principi fondanti della Costituzione sono una minoranza minacciata. […]».
[…] La cancel culture non era di sinistra?
«Certo, ma invece di combatterla, la destra l'ha adottata con maggior forza censoria e violenza».
L'amministrazione Trump vuole riformare le università o imporre la propria visione?
«L'attacco è diretto agli atenei d'élite per una resa dei conti ideologica. Vogliono che insegnino la loro visione della storia americana, ottimista e autocelebrativa. Considerano eresia anche solo parlare del colonialismo. Perseguono una nuova era del conformismo, di modello autoritario».
[…] È un clima di tensione simile o diverso, rispetto a quello che si viveva nelle università americane ai tempi del Vietnam?
«Quando studiavo ad Harvard negli anni Sessanta non avevo l'impressione di essere in serio pericolo. La violenza la praticava la polizia […] C'erano studenti estremisti, ma la maggior parte protestava e dimostrava in maniera non violenta, con la resistenza alla leva o la disobbedienza civile. Il clima cambiò rapidamente dopo il Sessantotto».
Viviamo una fase analoga?
«Oggi c'è un pericolo maggiore di violenze, perché il tono del dibattito pubblico è più minaccioso, e quando si incoraggiano questi sentimenti, alla fine si trova sempre qualcuno che li sposa e li porta alle conseguenze più estreme». […]
trump porta pizza e hamburgher alle forze dell ordine foto lapresse 16
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