ruggero freddi 3
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Chi può essere meglio qualificato del Professor Freddi a insegnare Analisi 1 (o era Anal Easy 1?) all’Università?
Cordialmente
Mal Sinistro
Lettera 2
Carissimo Dago,
fosse per me gli stadi sarebbero - da domani - bellissimi orti urbani. Lotito avrà il suo mq a cicoria. Niente bestiame, ergo ultras fuori.
@danieletigli
Lettera 3
Feltri sarà pure una testa di piffero per alcuni o molti però bisogna riconoscere che la fuffa perbenista e pol.corr. di politici e media gli è estranea.
ANNA FRANK
linimora
Lettera 4
Ormai Feltri è un vecchio colpito da demenza impari a rispettare i meridionali che si sono fatti il...culo molto più di quanto se lo sia fatto lui nella sua vita e se dorme sugli allori lo deve ai meridionali che hanno consentito al nord di rivendicare queste sciocchezze di tasse pagate per farci stare nella nostra storica vita di magnaccia (suoi poi!!!!!!)
Abranno
Lettera 5
Dedicato a Chiara (ex Luciano): i fondamentalismi cattolici non sono dissimili da quelli islamici, loro hanno Allah ed i cattolici Dio. Personaggi come te fanno vergognare di essere cattolici (fortunatamente sono ateo/agnostico) e mi fanno comprendere come mai l'Isis sia così radicato. P.S. capisco che questa mia non potrà essere pubblicata altrimenti il sito diventerebbe un forum, però non potevo non rispondere. Grazie
F.M.
Lettera 6
calciatori lazio con magliette anna frank
Caro Dago, ma è possibile che tra i suoi lettori ci sia qualcuno che non conosca la differenza tra antisemitismo e antisionismo? Si perchè associano la vergogna laziale su Anne Frank a coloro che ideologicamente appoggiano i palestinesi. Odio di popolo con odio politico. E coloro che collegano il significato simbolico della morte della ragazzina, il suo diario, la shoah, con una vittima civile dell’attentato di via Rasella in una guerra partigiana? Fanno solo pietà. Va bene essere di destra ma cosí continuano a far fare alla opinione pubblica vicino alla destra da circo italiana la solita figura di sottocultura per ignoranti.
Roberto Balbino
Lettera 7
Caro Dago, "Le nazioni in decadenza costruiscono muri (gli Usa di Trump) quelle in espansuione costruiscono strade (Cina)". A parte che si è visto dov'è arrivato Mussolini costruendo strade, ma il povero Rampini non ha mai sentito parlare degli 8.851,8 km della Grande Muraglia? Se il muro c'è già di certo Xi Jinping non ha bisogno di costruirne un altro!
BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA
Benlil Marduk
Lettera 8
Caro Dago, attrici e attricette italiane vorrebbero denunciare le molestie di cui sono state vittime. Ma gli agenti "sconsigliano": potrebbero rovinarsi la carriera. Quindi bisogna aspettare il 2037 per avere tante Asia Argento?
Tuco
Lettera 9
Caro Dago, Grillo, Di Maio e Di Battista con la benda sugli occhi. Allusione chiara: la Roma della Raggi è inguardabile!
Gaetano Lulli
Lettera 10
maria elena boschi in canada dorme in aereo
Caro Dago, su Anna Frank la sceneggiata più grande non l'ha fatta di certo Lotito. La povera ragazza morta a Bergen-Belsen, si rivolterebbe nella tomba se vedesse la piega fantozziana che ha assunto la gara per chi riesce a dimostrare le maggiori capacità adulatorie nel difendere gli ebrei. Solo quelli morti, ovviamente...
Daniele Krumitz
Lettera 11
Mitico Dago, facendo due conti, ho iniziato a lavorare a 22 anni, potrò andare in pensione a 67, ovvero 45 anni di contribuiti versati. Istat dice che vivrò fino a 82 anni, ovvero 15 anni da pensionato. Facendo la proporzione fra i contributi versati e la pensione stimata c’è un grosso ammanco!
Chi si è arrubbato i miei contributi?
justin trudeau maria elena boschi
Stefano55
Lettera 12
Caro Dago, se dell'ubiquo, oneroso quanto inane iperpresenzialismo di Maria "Etruria" Boschi ad ogni latitudine dell'orbe terracqueo se ne fosse resa protagonista - che so - una Carfagna od altra avvenente arcoriana, ci sarebbero i tank in piazza.
Giorgio Colomba
Lettera 13
Caro Dago, Mattia Feltri si è scavato la fossa da solo. Ha raccontato una bella storiella per concludere che chi usa il termine "ebreo" come un insulto è un "contadino della Pomerania". E chi invece usa "contadino della Pomerania" come insulto, che cos'è???!!!
Pikappa
Lettera 14
ROSATELLUM SENATO
Dagovski, solo in Italia un Senatore a vita puo’ accusare una legge elettorale di non essere rappresentativa.
Aigor
Lettera 15
Caro Dago, il Rosatellum 2.0 farà pure schifo, ma mai quanto il sistema usato dai grillini per designare Di Maio candidato premier: l'assenza di candidati credibili.
Antonello Risorta
Lettera 16
Caro Dago, con questa storia degli stupri ci siamo già un po' rotti er cazzo. Tanto le donne la danno solo a chi è potente da quando, tranne una parentesi dai 16 ai 20 anni dove inseguono ancora "er piu caruccio". Se Weinstein avesse fatto il netturbino con quella faccia li non l'avrebbero neanche avvicinato. Ora non ho capito cosa piangono.
Alessandro
Lettera 17
rosatellum senato2
Preclaro Dago, che senso ha spendere 480 milioni di euro (!!!!) per il progetto "ENTRY-EXIT SYSTEM" per il controllo delle frontiere UE quando poi basta arrivare in italia (minuscolo) con una delle tante navi (traghetti meglio..) ong per poi subito dopo essere lasciati liberi di scorrazzare in lungo in largo per la penisola e di attraversare (o tentare..) le nostre frontiere…. senza controllo serio delle identità, nella più totale impunità anche penale ormai...liberi di stuprare, rubare, rapinare... senza nessun controllo sanitario (mentre i nostri bambini sono sottoposti a una decina di vaccini obbligatori...per la felicità delle case farmaceutiche) eppure vengono da paesi dove poliomielite, vaiolo, malaria, ebola, Hiv, sifilide sono malattie endemiche... però se lo dici sei razzista... Questi 480 milioni la UE li potrebbe benissimo risparmiare ... a meno che... non li usi anche per il controllo di chi proviene dall'Italia...... ormai paese africano a tutti gli effetti……
Asgaqlun
Lettera 18
rosatellum senato1
Caro Dago, ieri il Senato della Repubblica italiana, ha emesso l’ennesimo verdetto che, dopo profonda analisi, definirei vergognoso. Ci sarebbero diverse cose da dire e segnalare. Potrei parlare della sfilza di richiesta di fiducia, a sigillo di una insicurezza e di una fretta, da parte del governo, da rasentare il record. Delle scaramucce da parte dei vari senatori, di opposte fazioni, che hanno mostrato una litigiosità degna delle curve da stadio, non solo laziali, da far vomitare anche un maiale.
Ma quello che vorrei evidenziare è il carattere di amarcord che ha caratterizzato la seduta di ieri. Due grandissime rentrée degne del peggior sceneggiatore in circolazione. Da una parte l’esimio ex presidente della Repubblica, Napolitano, e dall’altra il gruppo dei verdiniani. So, per esperienza, che unire i due elementi possa creare subbugli e sconvolgimenti intestinali, ma tant’è, la politicuccia italiana, vive di questi prodotti di scarto.
rosatellum proteste
Napolitano, dopo diecimila premesse ed empirismi che del politichese sono la crema, alla fine della fiera, “suo malgrado” e, purtroppo, per gioco forza, ha votato sì. Tante parole, tanto fiato sprecato che, vista l’età, poteva evitare di disperdere in giro, per giungere ad un finale che si sapeva da principio. L’ipocrisia fatta persona, mascherata da dovere politico. Ed alla fine, i verdiniani. Popolo di altro pianeta politico. Bistrattati, emarginati, come appestati politici, eppure, quando occorre mettere una pezza ai problemi di stabilità, utili come non mai. La panacea di tutti i mali parlamentari. Da forza italia, che traghettò per prima questo coacervo di scarti parlamentari, al pd, anche lei complice della sopravvivenza del gruppo politico. Dovevate vedere lo sguardo raggiante dei senatori verdiniani. Non gli pareva vero di essere stati rigettati nella mischia politica, recuperando una valenza che, alla fine, verrà pagata a peso d’oro!
rosatellum
Definirli monatti, di manzoniana memoria, probabilmente è esagerato. Nei promessi sposi, l’umiltà dei personaggi in questione era palese, in Parlamento di questa dote, nemmeno l’ombra; anzi una luce di orgoglio brillava fortemente. Ecco come siamo ridotti. A vedere una legge elettorale votata, forzandone il percorso, da quasi centenari, e da condannati e scartati, ma utili allo scopo.
E noi fuori, a protestare poco e male. La Catalogna è lontanissima, e noi non sappiamo più essere nazione, semmai lo fossimo mai stati. Probabilmente il fatto che tra una cinquantina di giorni è natale, ci mette nell’animo di essere occupati a pensare di altro. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e di popolo senza palle e senza memoria. Saluti
Pegaso Nero