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"BISOGNA PUNTARE SULL'EDUCAZIONE ALLA SESSUALITÀ, CHE TROPPO SPESSO ADESSO È DEMANDATA ALLA PORNOGRAFIA" - IL PRESIDENTE DELLA CEI, MATTEO ZUPPI: "SIAMO VISTI COME LA CHIESA DEI DIVIETI, SIAMO DEGLI ARBITRI SENZA FISCHIETTO, ADESSO NON FISCHIAMO MANCO PIÙ. NELLE RELAZIONI AMOROSE SPESSO C'È TANTA SOFFERENZA. MENTRE IL PERCORSO DI FEDE PORTA A VIVERE BENE LE RELAZIONI, L'AMORE E LA SESSUALITÀ"

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matteo maria zuppi foto mezzelani gmt6

(ANSA) - "Il Tribunale Flaminio c'entra molto con la vita pastorale, così come c'entrano le regole e la giustizia, poi l'amore supera le regole". Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano. Per Zuppi inoltre, è fondamentale puntare "sull'educazione alla sessualità" che troppo spesso adesso "è demandata alla pornografia", mentre invece è necessario "restituire alla sessualità la bellezza".

 

Troppo spesso "siamo visti come la Chiesa dei divieti - osserva - Siamo degli arbitri senza fischietto, adesso non fischiamo manco più". Nelle relazioni amorose spesso "c'è tanta sofferenza", mentre il percorso di fede per Zuppi porta a "vivere bene le relazioni, l'amore e la sessualità".

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