Monica Ricci Sargentini per www.corriere.it
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Il cardinale George Pell, 76 anni, è apparso davanti a un tribunale di Melbourne per una breve udienza preliminare durante le quale si è dichiarato innocente dall’accusa di abusi sessuali su minori commessi negli anni 70 e 90. La prossima udienza è prevista il 6 ottobre.
«Un crimine orribile»
Il prelato, lo scorso giugno, aveva preso un congedo dal Vaticano dove nel 2014 era stato incaricato di guidare la Segreteria per l’economia, un nuovo organismo curiale creato da Papa Francesco per unificare e ammodernare il governo dell’economia vaticana, divisa fino ad allora in una decina di amministrazioni autonome l’una dall’altra. Il cardinale si è sempre dichiarato innocente: «Considero l’idea stessa di abuso sessuale un crimine orribile» aveva detto in una conferenza stampa in Vaticano qualche settimana fa.
La protesta
A Melbourne, davanti al tribunale, si sono radunati alcuni manifestanti con cartelli che invocavano giustizia. «Non sei mai troppo vecchio per essere arrestato per pedofilia» recitava uno. «Grazie al Parlamento per aver creduto ai sopravvissuti». In Australia molte le voci che si sono levate in sua difesa: «Spero che la commissione reale sugli abusi sui minori sia in cerca della verità, non di un sacrificio di sangue per placare la folla urlante» aveva scritto Amanda Vanstone, ex ministra ed ex ambasciatrice australiana in Italia. Tony Abbott, ex primo ministro, cattolico, ha detto di attendere il corso della giustizia ricordando però l’amico di vecchia data come «un uomo molto buono».
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