Annalisa Cuzzocrea per "la Repubblica"
BERLUSCONI SILVIO Un´agopunturista esperta di postura e terapia antalgica. Due giovani traduttrici. Cinque esperte di televisione, quanto meno di quella della Libertà. E poi avvocati, ingegneri, dottori, giudici. Mario Monti ha annunciato - nel bilancio dei suoi primi 100 giorni di governo - di aver deciso di fare a meno di 99 consulenti, per un risparmio complessivo di 740mila euro.
IL PREMIER MARIO MONTI Una dieta niente male, ma certo, Palazzo Chigi era un organismo davvero obeso. Nel solo Dipartimento della Protezione civile risultavano, fino al 2011, 29 contratti esterni per oltre un milione di euro. Tra questi, un incarico annuale di consigliere giuridico a Giacomo Aiello, 80 mila euro. Stesso profilo - e 70mila euro - per l´avvocato dello Stato Ettore Figliola.
Poi 130 mila euro annui ad Antonio Gabrielli, capo della struttura di missione espropri che opera all´Aquila dopo il terremoto, e quasi 85mila alla coordinatrice dell´ufficio stampa del capo del dipartimento, Francesca Maffini. Altrettanto pletorica, la schiera degli aiuti di sui si era fornito il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli: venti persone, di cui undici solo alla segreteria tecnica, e uno alla struttura di missione. Contiamo stipendi per 361 mila euro. Tutti nel nome dello sfoltimento della burocrazia.
Filippo Patroni Griffi A Luciana Pilotti, laureata in Medicina a Milano, ma perfezionata come "terapista antalgica" e "tecnico della postura", oltre che in "pratica clinica di agopuntura" in Cina, sono andati 8.750 euro più Iva negli ultimi sei mesi del 2011. Quanti ne ha presi un altro "dottore dei ministri", Paolo Voci. Consulenze a perdere anche al segretariato generale della Presidenza: il consigliere di giustizia amministrativa della Sicilia Ermanno de Francisco - esperto di affari giuridici - ha guadagnato 32 mila euro da maggio a dicembre 2011, ovviamente cumulabili con il compenso di magistrato. Molti gli esperti di bioetica: tra questi Maurizio Agolini, 21.500 euro più iva da marzo a dicembre.
MICHELA VITTORIA BRAMBILLA E poi, due traduttrici, che però risultano come "esperte" del comitato di biosicurezza, e hanno avuto un compenso di 6000 euro in nove mesi. Evidentemente strategico il dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, dove tra i molti componenti erano finite ben cinque ex collaboratrici di Michela Vittoria Brambilla alla tv della libertà. Tutte con il compito di rilanciare l´immagine dell´Italia.
Adesso che Palazzo Chigi ha fatto la sua parte, e che lo sfoltimento è stato deciso, il ministro della Funzione pubblica annuncia di voler andare oltre. Filippo Patroni Griffi ha definito «allarmanti» i dati sulle consulenze rilevati dalla Corte dei Conti e pubblicati ieri da Repubblica: «Si riferiscono a due anni fa, ora stiamo monitorando quelle del 2011. Non devono superare più del 20 per cento quelle del 2009», avverte.
ROBERTO CALDEROLI Allargare la stretta a Regioni e Comuni non sarà facile: lo si è visto con il tetto dei manager pubblici, che il governo non ha esteso agli enti locali per rispetto della loro autonomia. Si può cominciare da ministeri ed enti, però. Lì, le conseguenze della spending review del ministro Giarda non si sono ancora viste.
