Estratto dell’articolo di Arianna Ascione per corriere.it
Il nome d’arte
sophia loren
La svolta, per la carriera di Sophia Loren, arrivò nel 1951: quell’anno incontrò il produttore Carlo Ponti, che - dopo averla notata ad un concorso di bellezza, dove lei era ospite - le offrì un contratto di sette anni. In questo periodo l’attrice sul set iniziò ad usare nomi d'arte, facendosi prima chiamare Sofia Lazzaro poi Sophia Loren (su suggerimento del produttore Goffredo Lombardo, che prese spunto dal nome dell'attrice Märta Torén).
L’amore con Carlo Ponti
Sophia Loren incontrò il produttore cinematografico Carlo Ponti per la prima volta nel 1950, a 16 anni. Qualche anno dopo tra i due sbocciò l’amore. All’epoca Ponti era ancora sposato (dal 1946) con Giuliana Fiastri, dalla quale aveva avuto due figli. Nel 1956 il produttore si recò in Messico, per ottenere il divorzio, e il 17 settembre 1957 sposò Sophia Loren per procura.
sophia loren
Poi, dopo il matrimonio, non rientrò in Italia per evitare l'accusa di bigamia (in Italia all’epoca il divorzio non era consentito). Quando nel 1960 Ponti e Loren fecero ritorno nel nostro Paese i due negarono di essersi sposati. Soltanto nel 1962 il produttore ottenne l’annullamento delle sue nozze precedenti.
Ottenuto il divorzio nel 1965 in Francia il 9 aprile 1966 finalmente la coppia potè convolare a nozze. Carlo Ponti e Sophia Loren sono stati sposati fino alla morte di lui, avvenuta il 9 gennaio 2007. Hanno avuto due figli: Carlo Jr. (nato a Ginevra nel 1968 e cresciuto negli Stati Uniti, oggi direttore d'orchestra) ed Edoardo (nato a Ginevra nel 1973, oggi regista, sceneggiatore e produttore cinematografico).
L’arresto nel 1982
12 sophia loren e carlo ponti ph barillari
«Il miracolo della giustizia: quando non ci credi più trova un modo di ridarti speranza. È una vicenda vecchia di 30 anni fa in cui ho avuto finalmente ragione». Così commentava nel 2013 Sophia Loren ricordando il suo clamoroso arresto nel 1982: per la sua dichiarazione dei redditi del 1974 (presentata con il marito Carlo Ponti) l’attrice finì 17 giorni nel carcere di Caserta, accusata di evasione fiscale. L’attrice in seguito presentò ricorso e nel 2013 la Corte di Cassazione le diede ragione: non sarebbe dovuta andare in carcere
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