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    RAGAZZI, PRIMA DI OCCUPARE LE SCUOLE, LEGGETEVI UN GIORNALE! – 6 GIOVANI SU 10 NON SANNO CHI SONO I DUE MINISTRI DELL’UNIVERSITÀ E DELL’ISTRUZIONE – IL SONDAGGIO DI "SKUOLA.NET": I RAGAZZI SONO PRAGMATICI, NON GLIENE FREGA NULLA SE LA MELONI SI FA CHIAMARE AL MASCHILE O AL FEMMINILE, L’IMPORTANTE È QUELLO CHE SAPRÀ FARE – PARADOSSALMENTE IL MINISTRO MENO CONOSCIUTO TRA I RAGAZZI È QUELLO DELL’AMBIENTE (TEMA CHE STA A CUORE AI GIOVANI “GRETINI”)


     
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    giuseppe valditara giuseppe valditara

    (ANSA) - Solo il 42% degli studenti indica in Giuseppe Valditara il ministro dell'Istruzione; oltre 1 su 5 pensa sia Anna Maria Bernini (che è ministro, ma dell'Università). Situazione simile, ma a ruoli invertiti, per quel che riguarda proprio il ministero dell'Università e della Ricerca: ad associare il dicastero ad Anna Maria Bernini è solamente il 37% degli intervistati; gli altri si dividono tra altri nomi, peraltro non tutti presenti nel Governo (Sangiuliano, Ronzulli, Roccella e lo stesso Valditara).

     

    giuseppe valditara 6 giuseppe valditara 6

    È quanto emerge da un sondaggio del portale Skuola.net - realizzato intervistando 2.500 ragazze e ragazzi under 30 - per il quale meno di 1 su 2 conosce i nomi di chi occupa le caselle chiave del nuovo Esecutivo e del Parlamento appena eletto. A proposito di istruzione, non poteva mancare un parere sulla nuova denominazione del ministero - dell'Istruzione e del Merito - a cui però i ragazzi non sembrano dare troppo peso: per il 40% la terminologia sposta poco, l'importante è quello che si fa nel concreto.

     

    I restanti, invece, si sbilanciano: il 30% dice che è un segnale positivo, che potrebbe aprire a una vera valorizzazione dell'impegno negli studi; altrettanti (30%) lo vedono in grado di discriminare, favorendo chi ha più possibilità (soprattutto economiche) di studiare e formarsi. Così come poco gli importa che Giorgia Meloni voglia farsi chiamare "IL" presidente del Consiglio: per 1 su 2 conta quello che saprà fare, solo il 30% la critica apertamente per la scelta, mentre circa 1 su 4 la approva.

     

    anna maria bernini anna maria bernini

    Per oltre un terzo (37%) è presto per valutare le azioni del nuovo governo, per un altro terzo (34%) si intravedono segnali inquietanti, il 29% per il momento sposa la linea adottata. Più preoccupazione, semmai, c'è sul programma di Governo nel suo complesso: per circa la metà degli intervistati (49%) potrebbe aprire a derive pericolose; il 28% invece lo sottoscrive.

     

    Anche se, poi, la maggioranza è convinta che riuscirà a realizzare solo una parte degli obiettivi: il 33% dice che farà giusto le cose meno "divisive", il 37% che avrà vita dura perché contrastato da opposizioni e opinione pubblica. Inoltre, secondo i tre quarti della platea, la sua esperienza finirà prima dei cinque anni previsti: per il 22% durerà al massimo un anno, per il 50% giusto qualcosa in più.

     

    anna maria bernini arriva al quirinale anna maria bernini arriva al quirinale

    Tornando alla composizione dell'Esecutivo, tra i ministri meno conosciuti c'è quello che regge un dicastero che, in teoria, dovrebbe essere centrale per la Generazione Z: quello dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. Perché è vero che i ragazzi sono in prima linea nella difesa del Pianeta, ma poi non sanno a chi rivolgersi per sensibilizzare i piani alti sul tema: appena 1 su 3 è al corrente che il ministro competente sia Gilberto Pichetto Fratin.

     

    giorgia meloni giorgia meloni

    In confronto, i giovani sono molto più preparati su altri ministeri chiave. Anche se quelli realmente aggiornati restano comunque una minoranza: solo il 41% indica in Antonio Tajani il ministro degli Esteri, il 39% accoppia correttamente Orazio Schillaci al ministero della Salute, il 32% indovina il binomio Matteo Piantedosi-ministero dell'Interno.

    giorgia meloni giorgia meloni

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