DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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Ma cosa sta succedendo al servizio pubblico? Quella fucina di idee, seppur non sempre geniali, si è trasformata in una landa desolata dove galleggiano programmi vetusti e format acquistati in altri stati.
Sarà stato per questo che i dirigenti della Rai meloniana sono stati costretti a indire un bando rivolto ai dipendenti del servizio pubblico con l’obiettivo di trovare delle menti capaci di partorire un’idea per un nuovo format.
Una richiesta d’aiuto che non sarebbe stata percepita come balorda se ai poveri “pensatori” non fosse stato chiesto non solo di sfornare un’idea a titolo gratuito, ma di rinunciare a qualsiasi diritto sul format.
REGOLAMENTO People24- ConCorso di idee IN RAI
Incredibile, ma vero. Basta leggere il nuovo bando interno di “People24 - ConCorso di Idee”, un cosiddetto “laboratorio di creatività” indirizzato ai “dipendenti di Rai Spa, assunti con contratto a tempo indeterminato al 04/09/24”.
Per poter partecipare si compila sulla home page di RaiPlace un questionario e si attende se si è tra i 100 “fortunati” (50 uomini e 50 donne) che faranno parte dei 20 team ideativi composti da cinque persone. Quanto tempo avranno queste persone per concepire un nuovo format? Letti i tempi del bando si tratta di un periodo ridicolo, visto che il percorso si svolge da “novembre a dicembre 2024 e prevederà complessivamente 3 giornate di impegno in presenza nell’arco di un mese, e alcuni incontri da remoto”.
“Le attività in presenza si svolgeranno in un orario normalmente di lavoro, le attività in remoto potranno svolgersi anche al di fuori dell’orario di lavoro […] E’ pertanto richiesto un impegno anche extra lavorativo”.
Insomma, si ritorna sui banchi di scuola con la possibilità di saltare qualche ora di lavoro per dedicarsi al progettino extra, con la promessa di doversi impegnare qualche ora del pomeriggio. Come sia possibile, in così poco tempo, concepire un’idea resta comunque un mistero. Ma la parte esilarante deve ancora arrivare.
giampaolo rossi roberto sergio
Dopo la selezione dei cinque progetti migliori, si arriverà alla “proposta editoriale vincitrice”. Una bella soddisfazione per i vincitori che, dopo baci, abbracci e una pacca sulla spalla, forse si aspetteranno una ricompensa per il lavoro svolto. E invece no.
Perché i più disattenti, forse, avranno letto distrattamente in fase di compilazione del questionario, che non solo avrebbero lavorato gratis, ma dovevano rinunciare a qualsiasi titolo sul progetto.
Nello specifico si legge nel bando che il partecipante:
REGOLAMENTO People24- ConCorso di idee IN RAI
1) “cede – ora per allora - in esclusiva e a titolo gratuito a Rai e, per essa, ai suoi aventi causa a qualsiasi titolo, tutti i diritti di sfruttamento economico e commerciale sui pitch/ proposte editoriali che verranno elaborati/definiti nell’ambito del percorso di cui al precedente art. 6) del presente Regolamento, in ogni loro singolo elemento e/o parte, senza limiti di spazio, di tempo, di passaggi, di tecnologia ed in ogni forma e modo, limitatamente al proprio contributo”
2) manleverà e terrà indenne RAI ed i suoi aventi causa, a qualsiasi titolo - sostanzialmente e processualmente - da qualsiasi richiesta economica, sanzione amministrativa o danno in genere che possa derivare dall’acquisizione dei suddetti diritti e/o dal loro esercizio e/o da violazioni, inesattezze e/o omissioni delle dichiarazioni e garanzie qui rilasciate;
3) dichiara di non avere nulla a pretendere dalla Rai e/o da cessionari e/o aventi causa in relazione all’esercizio da parte della stessa dei diritti sopra elencati, con espressa rinuncia a qualsiasi azione, rivendicazione e pretesa comunque connessa.
Certo, i dipendenti Rai possono sempre sperare con un’ultima postilla: “Oltre alla realizzazione produttiva del pitch vincitore in forma di pilot, è prevista una premialità con un valore puramente simbolico”. In poche parole i vincitori potrebbero mettersi in tasca due spicci che, al momento, non sono nemmeno quantificati.
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