Rasul Bisultanov - La morte di Niccolo Ciatti
Michele Bocci per “la Repubblica”
Una cittadina a pochi chilometri da Strasburgo. Andava a Schiltingheim due volte alla settima per allenarsi nella lotta libera alla palestra "Olympia lutte" Rasul Bisultanov, il ventiquattrenne ceceno accusato di aver sferrato a Niccolò Ciatti il calcio fatale sulla pista del Sant' Trop' di Lloret de Mar alle 3 di sabato scorso. Lui stesso ha ammesso davanti al giudice: «Ho fatto una cosa orribile», poi si è commosso pensando ai suoi genitori anziani rimasti soli. Se il pentimento forse è anche la conseguenza di un video che non lascia dubbi sulle sue responsabilità, la storia dei genitori è vera.
Rasul Bisultanov - La morte di Niccolo Ciatti
«Sì, è arrivato con loro qui quando aveva 13 anni, credo dalla Germania. Sono vecchi e malati e hanno bisogno di lui per qualunque cosa», spiega Jean-Luc Beck, il presidente dell' Olympia. Nelle sue parole non c' è rabbia ma grande tristezza e stupore per l' aver scoperto che uno dei suoi 214 tesserati ha commesso un crimine del genere: «Ancora non ci credo, stanotte non ho dormito».
Rasul Bisultanov - La morte di Niccolo Ciatti
Rasul Bisultanov non è un professionista della lotta libera ma un amatore, e il presidente smentisce che facesse anche altri sport di combattimento come l' Mma (mixed martial arts). Sono tanti gli immigrati ceceni che frequentano la palestra di Schiltingheim, ma tra loro non ci sono gli altri due giovani accusati dell' omicidio e rimessi in libertà dal giudice catalano in attesa del processo, Khabibul Khabatov, 20 anni, e Movsar Magomadov, 26. Entrambi sono rientrati a Strasburgo.
Rasul Bisultanov - La morte di Niccolo Ciatti
Rasul Bisultanov lavora come commesso in un negozio di abbigliamento della città del nord della Francia. Mercoledì 11 è stato il suo ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze. Probabilmente è arrivato giovedì a Lloret de Mar e due giorni dopo ha ucciso Niccolò Ciatti con una violenza sconvolgente. I suoi amici hanno detto che era ubriaco e drogato.
«Lo conosco come ragazzo educato e tranquillo - dice ancora il presidente della sua società sportiva - Aveva amici da noi, qualche volta dopo gli allenamenti si fermava qui a mangiare con gli altri ». Ora si teme che questa storia sciupi il nome della palestra.
Rasul Bisultanov - La morte di Niccolo Ciatti
E per spiegare la situazione Jan-Luc Beck si lancia in un paragone un po' spericolato e ormai anacronistico: «Voglio \\dire che qui non alleniamo assassini ma sportivi, se un giocatore del Milan esce e ammazza una persona la colpa non si dà a Berlusconi». Niente dice il presidente riguardo a quella che alla polizia catalana, i Mossos d' Esquadra, è parsa come un' azione da esperti di tecniche paramilitari.
LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI
Forte proprio della preparazione alla lotta libera, Rasul Bisultanov ha colpito in modo drammaticamente efficace, uccidendo la sua vittima con un calcio. La furia con cui ha agito e il suo Paese di provenienza potrebbero aver tratto in inganno le forze dell' ordine riguardo all' addestramento militare, anche perché ha lasciato la Cecenia quando era un ragazzino.
LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI
«Cercava di cambiare vita, di uscire di casa e trovarsi una ragazza », dice sempre Jan-Luc Beck. Niccolò Ciatti la ragazza l' aveva trovata e a settembre ci sarebbe andato a vivere insieme in una casa che volevas comprare. Ieri sera la famiglia del giovane di Scandicci era a una veglia molto partecipata in chiesa. «Mi sto informando sulla possibilità di costituirci parte civile contro il locale dove è morto Niccolò - dice il padre Luigi - e spero che resti chiuso ancora molto a lungo».
LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI
Il Sant' Trop' ha fatto sapere di aver chiesto la condanna di Bisultanov a 20 anni per omicidio intenzionale.
Il ministro degli Esteri Alfano ha chiesto condanne rapide. La salma del giovane italiano, visto che l' autopsia è stata svolta, potrebbe rientrare venerdì.
NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI CON GLI AMICI NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI