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    REFERENDUM, VAI COI VELENI! ARRIVANO LE SCHEDE CON IL VOTO ESTERO E DOPO SALVINI (“NEI CONSOLATI NE SONO SUCCESSE DI TUTTI I COLORI”), TOCCA A D’ALEMA: “BISOGNA VEDERE SE SI TRATTA DI PERSONE VERE E NON DI SCHEDE ELETTORALI COMPRATE E RIEMPITE DA UNA MANO SOLA...” - DELRIO SPINGE PER IL DOPO-RENZI: “SE VINCE IL NO, ANDRA’ A CONSEGNARE LA SUA DISPONIBILITÀ A MATTARELLA”


     
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    Dino Martirano per il “Corriere della Sera”

     

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    I dati ufficiali sull' affluenza all' estero saranno divulgati dal Viminale soltanto domenica dopo le 23, ad urne chiuse, ma i primi numeri ufficiosi sul voto per corrispondenza hanno già scatenato un putiferio politico.

     

    I plichi con le schede - all' estero si poteva votare fino al 1° dicembre - sono arrivati ieri a Roma, nell' ultimo giorno di campagna referendaria, scortati da personale diplomatico con 210 voli diversi, e sono stati consegnati ai cancellieri della Corte d' appello che li hanno trasferiti nella struttura di Castelnuovo di Porto dove, a partire da domani sera, chiuse alle 23 le urne, inizierà lo scrutinio. L'alta affluenza, stimata al 30-40%, che premierebbe il Sì - quando al referendum sulle trivelle votò solo il 19,7% - ha fatto rompere gli indugi ai leader dell' opposizione.

     

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    «Io penso che nei consolati e nelle ambasciate ne siano successe di tutti colori ma nonostante i voti inventati e comprati in giro per il mondo da Renzi, il voto degli italiani farà vincere il No», ha tuonato il leader della Lega Matteo Salvini che minaccia un ricorso. Più pesante, l' analisi dell' ex premier Massimo D' Alema (Pd): «Già il fatto che la nostra Costituzione sia scritta anche da chi sta all' estero, e non lavora e non paga le tasse in Italia, mi sembra una bizzarria. Bisogna poi vedere se si tratta di persone vere e non di schede elettorali comprate e riempite da una mano sola...».

     

    GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI

    «In Brasile ha votato il 30% degli elettori», ha riferito la deputata Renata Bueno (gruppo Misto) schierata per il Sì. Ma i dati più attesi dal comitato BastaunSì sono quelli sul voto in Germania, Svizzera, Francia, Belgio e Regno Unito, dove vive circa la metà dei 3 milioni 963 mila italiani residenti all' estero.

     

    Davanti a questa marea montante - che non promette nulla di buono se lo scarto tra il Sì e il No sarà di un paio di punti percentuali o addirittura inferiore - sono intervenuti il premier Matteo Renzi («Non è voto dei brogli ma degli italiani») e due ministri. Paolo Gentiloni: «Parlare di brogli intenzionali» nel voto all' estero «non solo non ha senso ma è anche offensivo per tutte le istituzioni che svolgono questo compito». E Angelino Alfano: «Brogli? Come tutti i grandi Paesi assicuriamo la correttezza e la regolarità del voto e allo stesso tempo sappiamo che dopo il voto spesso si sono verificate polemiche».

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    Sugli effetti dell' esito del voto, poi, c' è stato un mezzo giallo. Interrogato in merito da Bianca Berlinguer (RaiTre), il ministro Graziano Delrio ha detto: «Se vince il No, Renzi andrà a consegnare la sua disponibilità a Mattarella». «Disponibilità a dimettersi?», ha insistito la giornalista ma Delrio non ha aggiunto altro.

     

    Alcuni resoconti dell' intervista hanno poi sintetizzato la frase con «Se vince il No Renzi si dimette», disegnando uno degli scenari possibili e seminando disappunto nei palazzi del governo e non solo. Lo stesso Delrio si è infatti preoccupato di ricordare che lui si era espresso diversamente.

     

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    Intanto non si placano le polemiche sul giudice Francesco Caruso - che su Facebook ha paragonato chi vota Sì ai fascisti che nel '43 scelsero, anche in buona fede, Salò - ora difeso da Alfiero Grandi e Domenico Gallo del comitato nazionale per il No.

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