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È rottura tra la Regione Piemonte e l’architetto Massimiliano Fuksas. Il presidente Sergio Chiamparino ha annunciato che intende chiedere i danni a Fuksas per 14 milioni dei 22 richiesti per la sua parcella. Una decisione comunicata a margine della conferenza stampa convocata con il vicepresidente Aldo Reschigna per illustrare tempi e modalità dei pagamenti relativi al decreto legge 35, il cosiddetto “Sblocca crediti”. Così, ora, “a fronte di una citazione da parte di Fuksas per 3 milioni di euro c’è stata una citazione della Regione per 14 milioni” queste le parole di Reschigna che segnano un punto di non ritorno nei rapporti già da mesi tempestosi tra l’architetto romano e l’ente di piazza Castello.
Il procedimento intentato da Fuksas è atto a rivendicare ulteriori compensi professionali per una serie di varianti in corso d’opera cui si è attenuto lo studio, la Regione invece contesta “errori di progettazione e nell’interpretazione della parcella”. Da piazza Castello fanno sapere che “a questo punto sarà il giudice a decidere, poiché trattandosi di denaro pubblico non sono possibili transazioni o accomodamenti di sorta”. L’unico obiettivo, a questo punto, è “tutelare l’interesse patrimoniale della Regione”. Sulla parcella di Fuksas c’è già anche un’indagine della Corte dei conti volta a valutarne la congruità.
GRATTACIELO FUKSAS TORINO
GRATTACIELO FUKSAS TORINO
Sergio Chiamparino
massimiliano e doriana fuksas
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