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    “RENZUSCONI” IN STAND BY – RENZI CORRE, BERLUSCONI FRENA: IN CAMBIO DELLA LEGGE ELETTORALE VUOLE OTTENERE DAL GOVERNO CONTROPARTITE SU ALTRI TEMI (A COMINCIARE DALLA SALVAGUARDIA DELLE SUE AZIENDE)


     
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    Amedeo La Mattina per “la Stampa

     

    Renzi è irritato con Berlusconi (così raccontano a Palazzo Chigi). Vorrebbe che il Cavaliere la smettesse di temporeggiare sulla legge elettorale: aspetta una risposta sulla modifica dell’Italicum, in particolare sul premio di maggioranza al partito e non alla coalizione che vince. Una proposta che il premier aveva fatto più di un mese fa al leader azzurro in un incontro a Palazzo Chigi.

    renzi berlusconi ventriloquo renzi berlusconi ventriloquo

     

    «Basta con questi stop and go», incalza Renzi, che vorrebbe il voto del Senato sul nuovo Italicum entro il 25 novembre. Silvio invece se la prende comoda, teme che Matteo con nuove regole elettorali voglia andare a elezioni nel 2015. Ieri però il premier ha escluso questa intenzione durante un incontro con i capigruppo Dem e Anna Finocchiaro a Palazzo Chigi. È sua intenzione invece convincere Berlusconi ad accettare il premio di maggioranza al partito vincente. Il Cavaliere, a sua volta irritato per le aperture renziane sul Csm e Consulta, ha un partito da tenere a bada.

     

    Un partito che non vuole «reggere la coda a Renzi», per dirla con Brunetta. La sensazione è che Berlusconi voglia trattare per ottenere contropartite su altri temi (a cominciare dalla salvaguardia delle sue aziende), ma con calma. Il problema è che non riesce a stare dietro al timing di Renzi. Il Cavaliere vorrebbe mantenere sempre una porta aperta al giovane e veloce leader del Pd, ma non può seguirlo in quelle che il capo di Forza Italia chiama le continue «piroette» sulla legge elettorale.

    renzi berlusconi in ginocchio da te renzi berlusconi in ginocchio da te

     

    Una legge che sembrava sepolta in un cassetto del Senato. Invece il premier ha tirato fuori la proposta più esplosiva: appunto, il premio di maggioranza da assegnare al partito vincente, assicurando al vincitore il 55% dei seggi alla Camera. Essendo il Pd il partito largamente favorito, Renzi sarebbe il dominus assoluto della politica italiana, lasciando tutti gli altri dietro a mangiare polvere.

     

    Anna Finocchiaro Anna Finocchiaro

    Berlusconi diventerebbe irrilevante: ecco perchè ieri all’assemblea dei senatori azzurri ha detto che non è possibile andare dietro a questa ulteriore «piroetta di Matteo». Certo, ha aggiunto, in un mondo ideale il premio di maggioranza al partito sarebbe logico: ma questo mondo ideale per Fi sarebbe un bipolarismo, anzi di un bipartitismo in cui i due principali partiti siano Fi e Pd. La cruda realtà è diversa: Renzi è il primo, Grillo il secondo, il terzo è Berlusconi in calo di consensi, con Salvini che lo incalza a ruota (gli azzurri temono che alle prossime elezioni regionali dell’Emilia la Lega scavalcherà Fi).

    denis verdini denis verdini


    Ma qual è il vero gioco berlusconiano? Ai senatori avrebbe detto che la proposta del premio di maggioranza al partito è «pessima». Poi è arrivata la smentita: l’accordo rimane quello del Nazareno, ogni modifica deve essere discussa. Ecco gli stop and go che irritano Renzi, ma è chiaro che Berlusconi sarebbe pronto a discuterne se ci fosse un do ut des su tavoli diversi.

    BRUNETTA BRUNETTA


    A far capire che non c’è una chiusura netta è stato Verdini: alla riunione dei senatori il principe della trattativa ha sonnecchiato; quando si è svegliato, se n’è andato senza dire una parola. A che gioco sta giocando Berlusconi se lo chiedono in molti dentro Fi. Vuole la dolce morte. No, ha chiarito lui: «Sto in campo per tornare a vincere, non potete pensare che quello che dopo tutto quello che ho fatto nella vita possa uscire di scena così». Di più: «Pagherò tutti i debiti di Forza Italia».

     

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