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“SILVIA SALIS PER ORA FA LA SINDACA MA IN CASO DI PRIMARIE DEL CAMPO LARGO CI MISUREREMO AI GAZEBO” – RENZI GNA FA' A STARE DIETRO LE QUINTE: DANDO IL VIA ALLA LEOPOLDA, MANDA UN AVVISO DI SFRATTO A ELLY SCHLEIN: “L’AREA CENTRISTA DEVE ORGANIZZARSI PER BENE E ANDARE OLTRE ITALIA VIVA. E IN QUESTO PROCESSO I SINDACI SARANNO FONDAMENTALI. IL PD? NON È IL MIO PARTITO. ELLY HA MOLTO SPOSTATO A SINISTRA IL POSIZIONAMENTO DEL NAZARENO MA SENZA UN’AREA RIFORMISTA FORTE, IL CENTROSINISTRA NON RIVINCERÀ MAI” – “CONTE? SIAMO MOLTO DISTANTI. IL MIO SFORZO OGGI NON È QUELLO DI COSTRUIRE RAPPORTI PERSONALI, MA PROPOSTE POLITICHE...”
Claudio Bozza per corriere.it - Estratti
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Sul palco ci sarà anche la reunion con il suo vecchio amico Bonaccini. Nel Pd c’è ancora il riformismo?
«Sì. Però non è un mio problema. Sono uscito dal Pd. Il Pd di Schlein non è il mio Pd e non è il mio partito.
Elly ha molto spostato a sinistra il posizionamento del Nazareno: lo rispetto, ma non lo condivido. So che senza un’area riformista forte, il centrosinistra non rivincerà mai. Anche le Marche dimostrano che con la Palestina non si vince».
Alla Leopolda ci sarà anche Silvia Salis, di cui si parla apertamente come antagonista di Meloni alle Politiche. La sindaca di Genova ha le carte per seguire la sua stessa strada: dal Comune a Palazzo Chigi?
«Procederei con ordine. Quest’area centrista deve organizzarsi per bene. Ma per vincere, la Casa riformista deve andare oltre Italia viva. E in questo processo i sindaci saranno fondamentali. Silvia Salis è brava, capace e ha passione.
Oggi lasciamo che faccia bene la sindaca a Genova. Poi, se ci saranno delle primarie, ci misureremo ai gazebo. Silvia alla Leopolda parlerà di futuro e intelligenza artificiale. È su questo che vogliamo competere con la Meloni: l’idea del domani».
Con Giuseppe Conte ve ne siete dette di tutti i colori. Lei fu uno degli ideologi chiave del Conte II. Nei giorni scorsi vi siete stretti la mano. State riallacciando un rapporto?
«No. Siamo molto distanti dal punto di vista personale e su tante questioni anche su quello politico. Dopodiché, se il centrosinistra si mette insieme vince. Pertanto, il mio sforzo oggi non è quello di costruire rapporti personali, ma proposte politiche».
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