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L’Italia perde 2-1 a Napoli contro l’Inghilterra nella prima partita del girone di qualificazione per i prossimi Europei. Per sessanta minuti non c’è partita tra le due Nazionali. Poi, un po’ di Italia si vede ma troppo poco. In fondo la squadra di Southgate non ha rischia mai.
La partita comincia con i fischi del Maradona all’inno inglese: figuraccia che speriamo non si ripeta più in futuro. L’Italia si schiera con Donnarumma, Di Lorenzo, Toloi, Acerbi, Spinazzola, Barella, Jorginho, Verratti, Berardi, Pellegrini, Retegui.
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Italia dai due volti. Nel primo tempo, la Nazionale di Mancini è impalpabile ancor prima che inguardabile. In campo la differenza tra le due formazioni è abissale. L’Inghilterra segna due gol e Grealish si divora il 3-0. Il primo gol al 13esimo, nasce da azione di calcio d’angolo: Donnarumma non esce, il pallone finisce in area sui piedi di Rice che non perdona. La reazione della Nazionale è inesistente e nel finale di tempo un braccio largo in area di Di Lorenzo provoca il rigore che Harry Kane realizza con sicurezza.
Nella ripresa Mancini ha il coraggio di ripresentare la stessa formazione del primo tempo. In parte ha ragione, un po’ di effervescenza in più si nota. Anche se nulla di trascendentale. E mentre ci si stava preparando alla polemica per l’impiego di Retegui fin lì del tutto anonimo, ecco che l’italo-argentino riceve un pallone d’oro da Pellegrini e non lo sbaglia. Al 56esimo si è sul 2-1. Comincia un’altra partita. L’Italia preme, entrano Politano, Tonali, Gnonto, Cristante. L’Inghilterra finisce in dieci per doppia ammonizione di Shaw (secondo fallo su Retegui) e Southgate richiama in panchina Foden. Ma è troppo tardi per gli azzurri.
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