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    SE-NATO SE-MORTO – MA CON LE SUE APERTURE SULL’ITALICUM, RENZI TRADISCE IL BANANA? – IN FORZA ITALIA IL SOSPETTO C’È, MA C’È UNO SPETTRO PEGGIORE: IL RITORNO DI RE GIORGIO A DARE LE CARTE


     
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    matteo renzi matteo renzi

    No, Renzie non ci sta tradendo. E’ solo che il Quirinale ha ripreso a dare le carte…Il senatore forzista che si affretta a rientrare a Palazzo Madama per il grande match sugli emendamenti non è il solo, nel partito di Berlusconi, a pensare che Re Giorgio stia uscendo dal cono d’ombra che si è ritagliato da quando Pittibimbo ha preso il posto di Lettanipote a Palazzo Chigi.

     

    A 24 ore dalla lettera con la quale Renzie ha aperto ai partiti più piccoli, Ncd e Sel in testa, su preferenze e soglie di sbarramento nella legge elettorale, in Forza Italia è forte la tentazione di parlare di “tradimento” del patto del Nazareno. Anche se nessuno lo fa apertamente, il pensiero a un abile voltafaccia del premier per superare lo scoglio della riforma agostana del Senato è abbastanza diffuso tra le truppe forziste. “E’ fatto così: ti usa, poi ti scarica quando pensa di non aver più bisogno”, sibila uno dei più esperti alla corte dell’ex Cavaliere.

    SILVIO BERLUSCONI ALLUSCITA DALLA SACRA FAMIGLIA DI CESANO BOSCONE SILVIO BERLUSCONI ALLUSCITA DALLA SACRA FAMIGLIA DI CESANO BOSCONE

     

    Ma la lettura che domina nel partito berlusconiano, per ora, è un’altra. A collegare le aperture improvvise di Pittibimbo sulla legge elettorale – aperture non condivise in anticipo con Papi Silvio – con un ritorno di Giorgio Napolitano al centro dei giochi c’è il fatto che queste riguardino proprio due punti sui quali il Colle teme per la costituzionalità dell’Italicum.

     

    E quelli con la memoria più fina ricordano che a metà marzo, quando si diceva che Bella Napoli si fosse chiuso in un insolito silenzio, il suo grande amico Emanuele Macaluso diceva a destra e a manca che “così com’è, l’Italicum è incostituzionale” e spiegava che era quasi un mezzo schiaffo alla Consulta che si era appena espressa sulla materia.

    GIORGIO NAPOLITANO IN VACANZA IN ALTO ADIGE GIORGIO NAPOLITANO IN VACANZA IN ALTO ADIGE

     

    Non solo, ma ancora in primavera si diceva che Re Giorgio avrebbe atteso di vedere come prendeva forma il nuovo Senato, prima di dare un giudizio complessivo sull’impianto delle riforme uscito dal patto del Nazareno. Bene, adesso ci siamo e, sostengono in Forza Italia, ora c’è un terzo convitato di pietra al tavolo di quel patto scritto a penna.

     

    Così per Berlusconi non c’è tanto, o solo, il problema di blindare il patto con Renzi, ma c’è soprattutto l’interrogativo sul ruolo che Napolitano giocherà da adesso sino alla fine della partita delle riforme. Il timore azzurro è che il ruolo sia pesante.

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