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    RITRATTONE AL VETRIOLO DI SANDRO GOZI BY GIANCARLO PERNA: “UN EUROCLONE SENZA VOTI INFILTRATO IN POLITICA - DA TRE LEGISLATURE È DEPUTATO, DAL 2014 È ANCHE AL GOVERNO. MA NESSUNO LO CONOSCE. GLI SI ADDEBITA IL FIASCO EMA PER NON ESSERE RIUSCITO A IMPORRE MILANO. È UN FANATICO DELL’EUROPA, USCITO DALLE GRANDI SCUOLE CON CORSI IN INGLESE, LIBRI IN TEDESCO E IDEE CONFUSE”


     
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    Giancarlo Perna Giancarlo Perna

    Giancarlo Perna per “la Verità”

     

    Nella Prima Repubblica, quelli come Sandro Gozi erano detti polli in batteria. Allora, i partiti formavano uomini politici identici, per idee e comportamenti. Poi, arrivò il caos della Seconda Repubblica e il suo esercito starnazzante di sprovveduti.

     

    Con il quarantanovenne sottosegretario alla presidenza del consiglio si è tornati all' ordine. Come i politici del passato, il renziano Gozi è un individuo a orologeria, costruito a tavolino, perfetto in ogni sua parte. Ma la fucina che lo ha prodotto non sono i partiti, ormai inesistenti. Bensì le scuole internazionali, l' ideologia europea, l' elitarismo mondialista. Gozi è un euroclone. Un ayatollah dell' Ue, come lo definiscono diversi suoi colleghi, infiltrato nel parlamento italiano.

    sandro gozi sandro gozi

     

    Tra deputati e senatori non ne troverete uno all' altezza del suo curriculum. Dopo la laurea in legge a Bologna, ha frequentato a Parigi scienze politiche, seguito corsi di amministrazione qua e là nell' Ue, superato il concorso diplomatico alla Farnesina, soggiornato a Bruxelles e Strasburgo. François Hollande lo ha insignito nel 2014 della legione d' onore. Con la moglie e i figli parla più francese che italiano.

    Si esprime altrettanto bene in deutsch, english, espanol. Se pensa a un amico, non ne ha uno che disti meno di 1.000 chilometri, appartenendo tutti al mondo esclusivo delle caste globaliste.

     

    Per riassumere. Sandro è sideralmente diverso dal comune mortale. Nell' ambito però della sua cerchia elegante, è lo stampino dei suoi simili. Il solito fanatico Ue licenziato dalle grandi scuole, dove i corsi sono in inglese, i libri in tedesco e le idee confuse: il pollo in batteria dei tempi nostri. L' unica anomalia di questo classico esemplare di funzionario europeo è che abbia scelto la politica. Da 3 legislature è deputato, dal 2014 è anche al governo, prima con Matteo Renzi, ora con Paolo Gentiloni. In tutti i casi, è un cavolo a merenda. Volenteroso e piacione ma impantanato nella carriera.

    roberto giachetti saluta sandro gozi roberto giachetti saluta sandro gozi

     

    la sconfitta ai bussolottiGiorni fa, se n' è parlato per il fiasco dell' Agenzia del farmaco che Milano ha perso per un soffio. La pratica era stata affidata al sottosegretario che ha la delega agli affari europei. Nonostante le credenziali meneghine l' Ema è finita ad Amsterdam, per estrazione a sorte, dopo un voto segreto a parità. Fatta la frittata, tutti se la sono presa con il povero Gozi incapace di imporre Milano prima di arrivare ai bussolotti. Lui non si è scomposto.

     

    L' uomo si piace molto e ha una solida autostima. Pare che contro di noi abbiano votato Spagna, Francia e Germania. La sola certa è la Spagna cui Gozi ha dedicato l' unico commento: «Era forse memore della sua antica dominazione dei Paesi Bassi». Un elegante citazione storica come sola espressione di rammarico. Fa molto feluca e dice tanto dell' uomo.

     

    ivana della portella e sandro gozi ivana della portella e sandro gozi

    campione di squashIl nostro è uno che sta benissimo nella sua pelle. Fiero dei suoi studi alla crème, non si mette mai in discussione. Ha l' acriticità dei robot che escono dalle scuole costose e occupano le poltrone Ue. Stessa testa degli Emmanuel Macron, Ena & co. Considerandosi il migliore prodotto nel migliore dei mondi possibili ne adotta senza riserve idee e repulsioni. È per i ponti contro i muri, la green economy contro il nucleare, la dieta invece dei cenoni, il moto contro l' ozio.

    Lo sport sta in cima ai suoi valori.

     

    È un provetto corridore del Montecitorio running club, fondato dall' alfaniano Maurizio Lupi, che riunisce gli onorevoli patiti della maratona di New York. Gozi ne detiene il record parlamentare, sottratto al medesimo Lupi, col tempo di 3h 38' 53". È anche provetto nello squash, di cui nel 2003 è stato campione nazionale. Il gioco consiste nel lanciare con la racchetta una palla contro il muro.

    MARIO BENOTTI - ROMANO PRODI - SANDRO GOZI MARIO BENOTTI - ROMANO PRODI - SANDRO GOZI

     

    L' abilità sta nello schivare la palla di ritorno evitando il tramortimento. Per riuscire nella disciplina, Sandro consiglia su Youtube questa dieta: a colazione, cereali, biscotti secchi, caffè, spremuta; pasta o riso a pranzo; carni bianche e verdura bollita a cena. Per tali meriti, è responsabile delle relazioni internazionali per la federazione squash. Atleta è anche la moglie, Emanuela Mafrolla, amante dei cavalli e consigliera federale degli sport equestri. I figli, Federica e Giulio, ancora in età scolastica, si limitano per ora a frequentare lo Chateaubriand, il liceo francese di Roma, di cui la più illustre ex alunna è la ministra Marianna Madia.

     

    seguace di biasini Apparentemente paradossale è che questo snob sia nato (marzo 1968) a Sogliano al Rubicone, culla del formaggio di fossa, sperduto paesotto della Romagna profonda.

     

    sandro gozi saluta marco pannella sandro gozi saluta marco pannella

    Come ha potuto un provinciale per destino, farsi così integralmente cittadino del mondo? Fatale fu Cesena, il capoluogo, dove seguì gli studi e dove ha tuttora residenza. La città era, tradizionalmente, regno - per così dire - dei repubblicani. E al Pri -ahimè, dissolto - aderì il giovanottello preso a benvolere dal suo personaggio più illustre, Oddo Biasini, segretario del partito negli anni Settanta del Novecento. Costui - preside anche delle scuole locali - lo seguì passo passo finché, una volta laureato, raccomandò il pupillo al corregionale Romano Prodi.

     

    Sandro Gozi Romano Prodi Sandro Gozi Romano Prodi

    La simbiosi tra il ragazzo e l' anziano protettore repubblicano fu tale da essere somatizzata nelle sopracciglia folte e scure eguali nell' uno e nell' altro.

    gavetta a bruxelles Dunque, finiti i suoi studi, i giri in Europa per approfondirli e concorsi vari, Gozi si accasò da Prodi, diventato nel frattempo presidente della commissione Ue (1999-2004).

     

    Ne fu il consigliere per l' intero mandato e, alla scadenza, passò un altro anno a Bruxelles con il successore, José Manuel Barroso. Fu un bel farsi le ossa nella cuccagna Ue. A quel punto, dimenticate le origini repubblicane, Sandro era ormai stabilmente piazzato a sinistra in quota Prodi. Tornato in Italia, si fece ancora un annetto in Puglia accanto al governatore Nichi Vendola, con la carica di consigliere diplomatico per la vendita di cozze e mitili nei mercati Ue.

     

    sandro gozi e luca parmitano sandro gozi e luca parmitano

    Nel 2006, finalmente, entrò a Montecitorio con l'Ulivo mettendo fine al suo errare. Ci arrivò per il rotto della cuffia come deputato del Veneto, solo perché Prodi, eletto anche altrove, gli cedette il seggio. Qui arriviamo al punto cruciale. Gozi è un politico senza base elettorale e senza un voto suo che sia uno.

    Il Pd di Cesena, che sarebbe il luogo naturale, lo considera un estraneo per formazione e mentalità e neanche si frequentano. Sandro ha lavorato per farsi un seguito proprio ma gli è andata buca.

     

    firme pd non pervenuteAddirittura, per uscire dall' anonimato, ha cercato di candidarsi nel 2012 alle primarie Pd per Palazzo Chigi. Ha dovuto però rinunciare perché non ha trovato le 95 firme necessarie per la presentazione.

    Onorificenza per Sandro Gozi Onorificenza per Sandro Gozi

     

    Fermo a 70, si è così commiserato: «Continuerò a credere che si possa fare politica con pochi soldi, pochi apparati e molte idee». Con sé è sempre benevolo. «Sono di rara onestà, pulizia e trasparenza», si compiacque in altra occasione. Ma, ripeto, non ha un chiodo di estimatore che gli metta la scheda nell' urna. Se la prima volta, grazie a Prodi, fu eletto in Veneto di cui aveva sentito parlare dalla nonna, passato con Renzi non è andata meglio. È stato sempre imposto a elettori, ignari anche del suo nome. Nel 2008 in Umbria, nel 2013 in Lombardia. Un felice caso di incasso d' indennità senza avere un datore di lavoro.

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