Estratto dell’articolo di Mauro Masi per “Italia Oggi”
google compie 25 anni
Solo poche settimane fa il dipartimento della giustizia Usa ha fatto (di nuovo, era già successo tre anni fa) causa a Google per abuso di posizione dominante (questa volta nel settore degli annunci pubblicitari su Internet). Secondo fonti vicine al dipartimento, l'obiettivo del governo è quello di creare uno «spezzatino» della corporation in cui la sua attività in campo pubblicitario venga separata dal resto delle attività della piattaforma. E un obiettivo realistico? Che riflessi avrà sul sistema Internet e quindi su tutti noi?
Per rispondere a queste domande bisogna partire da lontano e specificamente dall'attività di raccolta dei dati. I dati sono infatti per la società dell'informazione quello che era il petrolio per l'economia industriale: «la risorsa critica che alimenta l'innovazione su cui fa affidamento la gente» da Big Data di MayerSchònberger e Cukier).
E di fronte alle capacità di raccogliere e utilizzare i dati di cui sono oggi capaci le aziende over thè top (Google, Amazon, Apple, Facebook, Microsoft) si stanno sviluppando problematiche simili a quelle nate con l'ascesa dei cosiddetti robber baron (i baroni rapinatori) che nell'America del XIX0 secolo dominavano le ferrovie, l'industria dell'acciaio, le reti telegrafiche.
mauro masi foto di bacco
[…] Ora però ci si chiede se la natura peculiare della rete, o meglio della raccolta dei dati attraverso la rete, non renda del tutto superate le tradizionali ricette antitrust. E qui veniamo alla nostra domanda iniziale: spaccare Google in 4 o 5 «Googletes» potrebbe dare solo modo a una di queste di riaggregare attraverso il web il mercato di riferimento e riproporsi entro breve tempo in posizione dominante.
E non è detto poi che in questo scenario di scissioni e riaggregazioni gli utenticonsumatori abbiano a guadagnarne in termini sia di costi (molti dei servizi offerti dalle Over the Top sono gratuiti) sia di qualità dei servizi.
Il tema è apertissimo e le soluzioni anche giudiziarie, se e quando arriveranno, non potranno prescindere da una riflessione sulla natura e sul funzionamento di Internet come fenomeno tipicamente sovranazionale. E da un'altra, forse ancor più importante, riflessione e cioè che chi è in grado di raccogliere megaflussi di dati deve essere comunque obbligato alla massima trasparenza, a iniziare delle stesse istituzioni. […]
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