Mauro Evangelisti per “il Messaggero”
degrado Roma
L'altro giorno sui social network circolava una foto di due turiste che hanno pensato bene di stendersi sotto al Colosseo a prendere il sole. Ogni notte c'è una segnalazione differente di chi usa le fontane storiche come piscine, fa la pipì negli angoli dei vari rioni, si ubriaca e si sfoga nei vicoli del centro storico più bello del mondo come se fosse uno stadio di provincia.
Senza arrivare all'estremo di Barcellona, dove i residenti si stanno ribellando all'assedio dei turisti anche con minacciose scritte sui muri, a Roma sta aumentando l'insofferenza dei residenti, perché se è vero che si sta parlando di uno dei settori che produce lavoro e ricchezza, il rapporto dare e avere sta diventando meno vantaggioso.
ROMA DEGRADO 2
Per resistere all'onda di un turismo di massa che resta sempre meno e non spende, poi la città deve dirottare risorse economiche e umane per pulire (vabbè, con scarsi risultati) il centro o per reggere all'urto in termini di traffico e inquinamento all'assalto dei bus turistici.
E' difficile capire quale sia l'origine del male: il turista trova un centro che dovrebbe essere un gioiello e invece è una successione di camion bar, caldarrostai, bancarelle, abusivi, minimarket, alcol a fiumi, spazzatura e si adatta o è proprio quel tipo di turismo che alimenta il degrado?
degrado roma
Qualunque sia la risposta, c'è una certezza: la situazione sta sfuggendo di mano, con il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ipotizza di regolare gli accessi a Fontana di Trevi. E' utile partire dai numeri: negli hotel di Roma, nel 2016, sono arrivati 11.436.239 turisti, 13.902.725 se si contano anche le strutture del resto della provincia. In termini di percentuale rappresenta un incremento del 2 per cento rispetto all'anno precedente, segnale di una sostanziale stagnazione, ma è un'altra la cifra che deve fare riflettere: 2,43.
Sono i giorni di permanenza media dei turisti a Roma. È un dato molto basso, per quanto possa essere influenzato anche da chi soggiorna in hotel solo per lavoro. Ma anche se ci si limita agli stranieri, quella cifra non sale di molto: 2,6. In pratica a Roma prevale un turismo mordi e fuggi, non di alta qualità, che viene per poco tempo. C'è un altro dato che consente di fare un confronto e lo ha elaborato un portale che si occupa di b&b e case vacanze (hundredrooms.com): in questo tipo di strutture in media si pernotta tre giorni, molto meno di Londra dove si resta 4,5 notti e Barcellona 3,4. Secondo il Centro studi turistici in media ogni visitatore spende 145 euro al giorno, ma è un dato da cui sfugge il popolo dei «mordi e fuggi».
degrado roma 3
Spiega l'assessore al Turismo, Adriano Meloni: «Il nostro problema non è aumentare il numero dei turisti, ma la qualità di chi sceglie Roma. Stiamo incontrando rappresentanti delle compagnie aeree e tour operator, è un processo per il quale serve tempo. Ad esempio, per gli asiatici che vengono in Europa, Roma spesso è solo una tappa breve in tour più lunghi.
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Questo è un tipo di turista che rispetta la città e spende, dobbiamo imparare a comunicare meglio ciò che offrono Roma e la sua provincia. Invece, passa un messaggio riduttivo, si viene a Roma, si vedono i principali monumenti e si va via». In sintesi: il turismo che spende di più si ferma di meno; quello «mordi e fuggi» è lo stesso che - in genere, ovviamente con le dovute eccezioni - bivacca magari mangiando il panino seduto su una fontana o vicino a un monumento; addirittura c'è il caso estremo dei turisti yo yo, vale a dire quelli che arrivano con le navi da crociera a Civitavecchia, con i pullman vengono portati a vedere Fontana di Trevi e piazza di Spagna e poi se ne vanno: lasciano spazzatura e smog, ma pochi benefici.
ELEMOSINA CON DITO MEDIO
«Sarebbe ingiusto prendersela con il turismo a basso costo - avverte Giuseppe Roscioli, presidente degli Albergatori romani - è vero però che con il fiorire, soprattutto in centro, di case vacanze e b&b abusivi, vi è una parte dei visitatori che sfugge a qualsiasi controllo. Sono di fatto fantasmi». Nathalie Naim, consigliere del I Municipio, che da sempre combatte l'assalto di un certo tipo di turismo irrispettoso e che ha diffuso la foto della tintarella sotto il Colosseo, ricorda:
«E' da tanti anni che sta aumentando questa degenerazione. In centro storico ormai è tutto permesso e se non siamo ancora, come a Barcellona, alle scritte contro i turisti, la rabbia dei residenti è comunque molto alta». Quanto meno quella dei residenti rimasti, visto che l'avanzata di b&b e affittacamere, legali ma anche abusivi, appare inarrestabile
BUS TURISTICI MINIMARKET IN CENTRO A ROMA TRAFFICO ROMA