Rinaldo Frignani per www.corriere.it
BAMBINA TROVATA MORTA NEL TEVERE 1
Galleggiava a faccia in giù nelle acque del Tevere nei pressi del ristorante «Anaconda», zona Mezzocammino, periferia della Capitale. Il corpicino di una bimba di circa tre mesi è stato recuperato alle 16 di sabato dai sommozzatori dei vigili del fuoco intervenuti sul posto dopo la segnalazione di alcune persone che avevano visto la piccola senza vita in acqua in una zona di fitta vegetazione.
Morta da poche ore
La morte della bimba risalirebbe a poco tempo prima del ritrovamento. Eventualità che escluderebbe si tratti di una delle due gemelline di 4 mesi risucchiate dal Tevere lo scorso 20 dicembre dopo che la loro mamma, Pina Orlando (ritrovata cadavere poche ore dopo), le aveva portate con sé in un ultimo, tragico, salto disperato nel vuoto e nelle acque del fiume. E a cui si è subito pensato in un primo momento. Sul caso indaga la polizia che sta svolgendo accertamenti anche con la Scientifica. Sarà l’autopsia a stabilire se la piccola sia morta annegata o per altri motivi.
BAMBINA TROVATA MORTA NEL TEVERE 1
Le immagini delle telecamere di sicurezza
La piccola era vestita con una tutina estiva e avrebbe anche il pannolino. Sono in corso indagini per capire come sia finita in acqua ma c’è il sospetto che l’incidente non sia avvenuto molto lontano dal luogo del ritrovamento, visto che nella giornata di sabato non c’era molta corrente in quel tratto di fiume. Gli agenti della Squadra mobile e del commissariato Spinaceto stanno esaminando anche le immagini di alcune telecamere di sicurezza che si trovano sui ponti prima di Mezzocammino, poco oltre il Raccordo anulare, per individuare eventuali movimenti sospetti. Ricerche anche fra le denunce di scomparsa di adulti nel caso si tratti di un omicidio-suicidio.
Come lei, anche Sara, Benedetta e Claudio
pina orlando
Tragedie di questo genere, purtroppo, ci sono già state nella Capitale. Dal dicembre dello scorso anno sono disperse nel Tevere Sara e Benedetta, le gemelline di appena quattro mesi che la madre Pina Orlando ha lanciato nel fiume da ponte Testaccio suicidandosi poi allo stesso modo, forse sconvolta dalle gravi condizioni di salute delle piccole dopo la nascita. Il corpo della donna fu ripescato quasi subito dai vigili del fuoco e dalla polizia mentre delle bimbe non è mai stata trovata traccia.
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E risale al febbraio 2012 invece la morte di Claudio, 16 mesi, lanciato dal padre nel Tevere da ponte Mazzini per vendetta nei confronti della madre e della nonna. Poco prima il giovane, Patrizio Franceschelli, di Corviale, lo aveva rapito dall’abitazione delle parenti a Trastevere e sempre in quella gelida mattinata con la città coperta di neve decise di uccidere il piccolo Claudio. Il corpicino fu poi trovato qualche tempo dopo sempre dei vigili del fuoco nei pressi di un rimessaggio sul Tevere oltre il Raccordo anulare. Franceschelli, che aveva subito confessato, è stato poi condannato a trent’anni di carcere.
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