Guido Paglia - https://sassate.it/servizi-ma-il-linciaggio-di-conte-per-il-russiagate-e-piu-importante-di-gabrielli-e-belloni-separati-in-casa/
ELISABETTA BELLONI FRANCO GABRIELLI
Siamo alle solite: i “segugi” della grande stampa indipendente sfornano pezzi a ripetizione sui retroscena del Russiagate (obiettivo i linciaggi di Conte e Trump), ma fanno finta di ignorare ciò che sta accadendo -sempre in tema di servizi- in casa nostra. E cioè che gli apparati di sicurezza italiani sono semiparalizzati dalla rottura dei rapporti tra il sottosegretario responsabile, Franco Gabrielli e la direttora del DIS, Elisabetta Belloni.
Motivo? L’ex-segretaria generale della Farnesina ha fatto il passo più lungo della gamba, accettando l’offerta di Conte di candidarsi al Quirinale. E poi, sfumata quella possibilità, andando ostentatamente a pranzo -fotografi al seguito- con il ministro degli Esteri, Di Maio. Una sovraesposizione che non è piaciuta affatto al Pd e quindi al suo “controllore dei servizi”, Gabrielli. Così, da un paio di mesi, i due non si parlano.
LUIGI DI MAIO E ELISABETTA BELLONI A PRANZO
E mentre la Belloni fa finta di niente, ricevendo un ambasciatore dietro l’altro (per parlare di cosa non si sa, visto che se c’è una categoria che disprezza ogni forma di “intelligence” è proprio quella dei diplomatici duri e puri), Il prefetto preferito dal Nazareno la scavalca regolarmente tenendo i contatti direttamente con i vertici dell’AISE (il generale Caravelli, alla vigilia della molto opportuna conferma nell’incarico) e dell’AISI (il prefetto-generale Parente, ormai al termine dell’ultima proroga).
alessandra guidi franco gabrielli foto di bacco
Il DIS, l’organo di coordinamento dei servizi, è invece allo sbando. Con la vice-direttora Alessandra Guidi (fedelissima di Gabrielli) costretta a fare da “navetta umana” tra la sua superiora ed il sottosegretario, separati in casa.
Il bello è che alcuni dei “segugi” dei nostri media, sono perfettamente a conoscenza della situazione, ma preferiscono autocensurarsi (per non irritare le loro fonti privilegiate) e concentrarsi sui risvolti di un Russiagate di cui in Italia non frega niente a nessuno che non sia interessato a colpire l’ex-premier Conte e l’ormai pensionato ex direttore del DIS, Gennaro Vecchione.
caravelli
Un comportamento sconcertante, a cui contribuiscono i corrispondenti dagli USA, i quali -a loro volta- ignorano sistematicamente i ben più gravi coinvolgimenti nelle trame spionistiche dell’eroina anti-Trump, Hillary Clinton. Sui suoi guai con la giustizia americana, silenzio di tomba o al massimo dieci righe nascoste in un pezzo sulle presunte malefatte di Barr e compagnia.
MARIO PARENTE
Una vergogna assoluta, mentre si moltiplicano le voci secondo le quali la Belloni ha mangiato la foglia della sfiducia e si sta guardando intorno in cerca di una nuova collocazione. Si era parlato della possibilità di farle prendere il posto dell’ex- collega Massolo, al vertice di Fincantieri, però l’ipotesi di una sua accoppiata con l’AD Pierroberto Folgiero, è sfumata. Ma vedrete che grazie alla nuova mania delle presidenze “di genere”, prima o poi una bella poltrona gliela si troverà. Subito, o al massimo, con i rinnovi ENI, ENEL, Poste etc della prossima primavera.