1. VIDEO - PIETRO MASO DA COSTANZO
2. VERONA, MASO IN LACRIME DA COSTANZO - RIVOLTA SUL WEB: «BOICOTTIAMOLI»
Andrea Priante per http://corrieredelveneto.corriere.it/
«Sono qui senza corazze e senza maschere», assicura sprofondato sulla poltrona grigia. La camicia blu, il microfono fissato appena sotto il colletto, il volto teso illuminato dalle luci delle studio. Al momento opportuno, la telecamera stringe sugli occhi lucidi.
pietro maso da costanzo
È la drammaturgia televisiva che raggiunge il suo apice: Pietro Maso in lacrime nel salotto buono della televisione italiana mentre alle sue spalle compaiono le foto di papà Antonio e mamma Mariarosa, i genitori uccisi il 17 aprile del 1991 nella loro casa a Montecchia di Crosara, nel Veronese. Maurizio Costanzo lo incalza. Gli chiede «perché», gli chiede: «Ha voglia di pentirsi?».
L’intervista
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Dopo averlo fatto in un libro («Il male ero io», uscito nel 2013), il protagonista di uno dei più famosi casi di cronaca nera, per la prima volta si confessa in tivù. La puntata de «L’intervista», già registrata, andrà in onda giovedì in seconda serata su Canale 5. Sulla pagina Facebook di Maurizio Costanzo è stato diffuso un promo che mostra il quarantaseienne scoppiare in lacrime al ricordo della sera in cui, con tre amici, massacrò i genitori colpendoli con una padella, un tubo di ferro e perfino un bloccasterzo. Poi andarono tutti a festeggiare in discoteca. Il movente? Voleva l’eredità. Gli servivano soldi per continuare la «bella vita».
Il carcere
Il piano fu subito smascherato, Pietro e i suoi complici finirono in carcere e lì, il «mostro di Montecchia» è rimasto fino al 15 aprile 2013, quando è stato rimesso in libertà con un po’ d’anticipo per via della buona condotta. Ventidue anni di galera e diverse lettere per dire al mondo che s’è pentito. La stessa versione ribadita di fronte alle telecamere. Ma l’ospite scelto per inaugurare il nuovo ciclo di incontri tra Costanzo e i «personaggi famosi», ha scatenato una valanga di polemiche. L’avvocato Agostino Rigoli, che rappresenta le sorelle di Pietro, definisce la trasmissione televisiva «una miseria, non sanno più cosa fare per strappare mezzo punto di share».
pietro maso maurizio costanzo
La bufera su Facebook
Il profilo Facebook del giornalista è stato preso d’assalto con decine di messaggi critici: «A chi interessa l’intervista di un assassino?», si chiede un fan. C’è chi se la prende con gli autori («Sciacalli infami»), chi invita a boicottare il programma, e chi chiede che la puntata sia «vietata ai minori» perché «non è possibile che in tivù un bimbo possa vedere l’intervista a un assassino».
PIETRO MASO AL CENTRO
Più o meno le stesse polemiche che si scatenarono in occasione dell’intervista a «Salvuccio» Riina, il figlio (che oggi vive a Padova) del boss di Corleone: era l’aprile del 2016 e la trasmissione «Porta a Porta», di Bruno Vespa. Anche all’epoca si discusse a lungo sull’opportunità di dare risalto alle opinioni di un pregiudicato. Oggi il caso (pur con diverse implicazioni) si ripresenta per Pietro Maso, che a distanza di quasi trent’anni dal massacro dei genitori è ancora sotto inchiesta, stavolta per aver tentato, una volta uscito dal carcere, di estorcere denaro alle due sorelle.
3. PIETRO MASO IN TV, PARLANO GLI AVVOCATI DELLA SORELLA
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"Da bambino, sia fisicamente sia mentalmente avevo degli handicap e questo ha condizionato tutta la mia esistenza". E ancora: "Sono qua per la prima volta nella mia vita, credo, senza corazze e senza maschere". Parla così Pietro Maso, passato tristemente alla storia per aver assassinato i genitori ed ora tornato il libertà, durante 'L'Intervista', il talk one to one di Maurizio Costanzo che torna domani nella seconda serata di Canale 5, proponendo subito un ospite esplosivo, suscitando non poche proteste.
Domani, nella prima puntata del nuovo ciclo, in onda giovedì alle 23.20, Maso, dopo 22 anni di carcere e un periodo in una clinica psichiatrica, parlerà per la prima volta parla in Tv di uno dei più clamorosi casi di omicidio a sfondo familiare della cronaca italiana. Ma sui social, in particolare sulla pagina Facebook di Maurizio Costanzo, si scatena la polemica: "Cosa c'è da capire e da approfondire nell'intervistare un assassino? A chi interessa?", chiede qualcuno. Mentre qualcun altro invita al boicottaggio: "Costanzo e Mediaset vergognatevi. Dare visibilità, compensi e la possibilità di dire la sua ad un assassino x garantirsi il picco dell'audience. Misera pagina di giornalismo. Nessuno dovrebbe guardarla!"
PIETRO MASO
Il format prevede che intervistato e intervistatore si ritrovino soli nella “scatola”, una stanza quadrata in cui si instaura una conversazione intima e sincera, attraverso video evocativi che vengono proiettati sulle pareti che li circondano, si ripercorrono i momenti più toccanti della vita dell’ospite. Maso, che ha chiuso i conti con la giustizia per l'omicidio dei genitori, è tuttora sotto inchiesta, accusato di tentata estorsione nei confronti delle sorelle. Sulla vicenda è intervenuto infatti anche l'avvocato delle sorelle di Pietro Maso, Agostino Rigoli, definendo l'intervista di Costanzo - in un'intervista al 'Correre del Veneto' - "una miseria", messa in piedi per "mezzo punto in più di share".
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