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IN ALTO I BICCHIERI, NEL CASSETTO IL DOSSIER "SCOMODO" - IL DIPARTIMENTO AMERICANO DELLA SALUTE NASCONDE UNO STUDIO IN CUI VIENE RIVELATO CHE UN DRINK AL GIORNO FA MALE: I RICERCATORI AVEVANO SCRITTO CHE ANCHE SOLO UN BICCHIERE AUMENTA IL RISCHIO DI CIRROSI E DI SVILUPPARE UN CANCRO - È POSSIBILE CHE IL DIPARTIMENTO DELLA SALUTE SOTTOPONGA AL CONGRESSO UN ALTRO STUDIO IN CUI VIENE SOSTENUTO CHE BERE MODERATAMENTE SIA PIÙ SANO CHE NON FARLO - IL PROBLEMA È CHE I RICERCATORI CHE L'HANNO SCRITTO SIANO SUL LIBRO PAGA DELLE AZIENDE PRODUTTRICI DI ALCOLICI...
Estratto dell'articolo di Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”
Bere un drink al giorno fa male alla salute. Anzi no, contrordine: non è detto, non sarebbe così. E forse l’alcol — ma parliamo di una piccola quotidiana assunzione — fa bene. È la sintesi dell’accesissimo dibattito in corso da mesi negli Usa. Ma da qualche giorno il confronto si sta polarizzando ancor di più, dividendo l’opinione pubblica. [...]
Un report — l’«Alcohol Intake and Health Study», studio sugli effetti dell’assunzione di alcol sulla salute — dalle conclusioni esplicite: un bicchiere ogni 24 ore aumenta il rischio di cirrosi e cancro. Secondo il New York Times gli studiosi firmatari sono stati informati dal Dipartimento che il loro documento non sarà inoltrato al Parlamento Usa. Ma non è chiara la sorte dell’altro rapporto, parallelo e divergente, che dovrà essere preso in considerazione dalle autorità per la stesura delle linee guida sul mangiare e bere.
A redigerlo è stato un gruppo di esperti delle «Accademie nazionali delle scienze, ingegneria e medicina», e in questo caso le conclusioni a cui si è giunti sono opposte a quelle dell’altro documento: bere moderatamente è più sano che non bere. Senonché è stato lo stesso New York Times a rimarcare che i risultati di questa ricerca potrebbero mancare di obiettività: alcuni membri del gruppo scientifico sono stati contestati per i loro legami finanziari con i produttori di alcolici.
La stesura aggiornata delle linee guida era stata richiesta dal Congresso nel 2022, dopo che la revisione scientifica dell’ultima versione, datata 2020, aveva affermato come i rischi per la salute associati a un basso consumo di alcolici fossero stati sottostimati. Conclusione bollata come «allarmante e fuorviante» dalla lobby dei produttori di bevande alcoliche. Non solo.
«Science Over Bias», un gruppo di difesa sostenuto dall’industria degli alcolici, ha criticato lo studio «rivale» sul consumo di alcol per parzialità: «Le linee guida dietetiche dovrebbero essere guidate da una preponderanza di solide basi scientifiche, non dalle ideologie personali di una manciata di ricercatori». [...]
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