Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”
MATTEO SALVINI E LA PIZZA
Entusiasmo e applausi ricordano l'accoglienza riservata la settimana scorsa al vice premier Luigi Di Maio, durante l' assemblea di Confcommercio. Questa volta a prendersi la scena con la categoria delle piccole e medie imprese è Matteo Salvini, l'altro vice premier del governo Conte, che interviene all' assemblea di Confesercenti. Il registro è stato rodato nelle ultime settimane e muove intorno all' avvio di nuove misure fiscali.
Salvini conquista i piccoli imprenditori, annunciando il suo piano in materia di tasse e rimozione del tetto all' utilizzo del contante. Il tema dell' aumento dell' Iva, del resto, è stato disinnescato da Di Maio davanti alla platea di Confcommercio, a Salvini spetta l' ulteriore tratteggio delle misure per il progetto di cosiddetta pace fiscale.
matteo salvini armando siri
Molti punti fanno parte del contratto di governo tra Lega e M5S e il vice premier li scandisce con sicurezza. «Non vengo a vendere promesse ma a parlare di quanto contenuto nel programma. Ridurremo le tasse, non aumenteremo Iva e accise, ma - aggiunge - avvieremo già nel 2018 la rivoluzione fiscale impostata sulla flat tax, partendo dai redditi degli imprenditori per poi arrivare a quelli delle famiglie».
di maio conte salvini
Il vice premier e ministro dell' Interno non si ferma alla dichiarazione di sforbiciata sulle tasse e spiega, per esempio, che i benefici della cedolare secca al 21% sulle locazioni delle abitazioni saranno estesi ai negozi. «Ha funzionato per portare ordine nell' affitto privato, perché non portarla anche nel settore commerciale», spiega Salvini, che aggiunge quanto sia «una follia il pagamento dell' Imu su un negozio sfitto». Musica, insomma, per le orecchie di piccoli commercianti e imprenditori riuniti ad ascoltarlo, ma che intercetta anche l' immediato favore del presidente di Confedilizia.
salvini pozzallo 1
I contorni della pace fiscale assumono, dunque, caratteristiche più definite e si sommano a quanto ribadito da Di Maio sul fatto che spesometro e redditometro verranno aboliti, o che dovrà essere invertito l' onere della prova a carico del contribuente. Finora non esiste una stima delle coperture, né indicazione degli eventuali benefici sul fronte dei consumi grazie a una diversa pressione fiscale sui contribuenti.
UN SELFIE CON SALVINI
Salvini però è convinto che le risorse arriveranno dai maggiori margini di manovra sui conti pubblici, «ridiscutendo le regole europee». Certo è che il nuovo esecutivo procede, almeno in termini di annunci, in direzione di un sistema a maglie più larghe rispetto al passato. Con tanto di nuovo tassello: la rimozione del tetto a 3 mila euro all' utilizzo del contante nei pagamenti. A spiegarlo è Salvini che prefigura un' inedita misura rispetto al programma concordato con gli alleati di governo.
salvini
«Per me - dice - non ci dovrebbe essere nessun limite alla spesa per denaro contante: ognuno è libero di pagare come vuole e quanto vuole». Un sasso nello stagno, dato che il contratto di governo non indica niente del genere e tenuto conto del discorso di insediamento del premier Conte, che ribadiva l' intenzione di dare battaglia sul fronte della lotta all' evasione, «inasprendo l' esistente quadro sanzionatorio amministrativo e penale, al fine di assicurare il carcere vero per i grandi evasori».
Un quadro che non piace al segretario reggente del Pd, Maurizio Martina. «C' è sempre stata una ragione quando si è discusso di porre dei tetti all' utilizzo del contante per combattere un pezzo importante dell' evasione. Sarebbe un errore clamoroso».