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    ZOIA E DOLORI PER BERSANI! SCAZZO TRA MAGISTRATI E DIFESA NEL PROCESSO ALLA SEGRETARIA DI CULATELLO: IL PM CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO, L’AVVOCATO PARLA DI TESI “SCANDALOSA E OFFENSIVA”


     
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    1 - PD: PROCURA, INDAGINI SU VERONESI NE' SCANDALOSE NE' OFFENSIVE
    (ANSA) - "La Procura ha svolto indagini con scrupolo e onesta' intellettuale. Non pensiamo di avere dato scandalo o offeso qualcuno. Chiediamo rispetto perche' siamo convinti di meritarlo". Sono le parole del procuratore aggiunto e portavoce della Procura di Bologna Valter Giovannini che replica al legale di Zoia Veronesi, avv. Paolo Trombetti, che ieri all'uscita dall'udienza preliminare aveva definito "offensiva e scandalosa" la tesi dell'accusa nei confronti della propria assistita.

    ZOIA VERONESI SEGRETARIA DI BERSANIZOIA VERONESI SEGRETARIA DI BERSANI

    Per Veronesi, storica segretaria di Pierlugi Bersani, e' stato chiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata ai danni della Regione Emilia-Romagna, in concorso con l'ex capo di gabinetto dell'ente, Bruno Solaroli. Secondo l'accusa Veronesi percepi' dalla Regione, di cui era dipendente, circa 140mila euro di stipendio per svolgere a Roma l'incarico di raccordo con il Parlamento dal 2008 al 2010, lavorando, in realta', 'solo' per Bersani. L'udienza di ieri e' stata rinviata a fine maggio per una decisione. "Per il resto - ha proseguito Giovannini - abbiamo esposto in udienza una ricostruzione dei fatti, la difesa la contestera' come e' suo diritto e il Giudice, come e' naturale, emettera' la sua decisione".

    2 - PD: RINVIO A 30 MAGGIO UDIENZA DA GUP PER SEGRETARIA BERSANI
    (ANSA) - E' iniziata ed e' stata rinviata al 30 maggio l'udienza preliminare che dovra' decidere sul rinvio a giudizio per la segretaria storica di Pierluigi Bersani, Zoia Veronesi, accusata insieme a Bruno Solaroli, ex capo di Gabinetto del presidente dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, di truffa aggravata.

    BERSANI LETTA RENZIBERSANI LETTA RENZI

    Come ha spiegato l'avvocato di Veronesi, Paolo Trombetti, nel corso dell'udienza che si e' svolta in mattinata nel Tribunale di Bologna, prima del rinvio per motivi organizzativi, il Pm Giuseppe Di Giorgio ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio, "pur con molte perplessita' non esplicitate", ha detto il legale. All'udienza era presente con un proprio legale la Regione Emilia-Romagna, in qualita' di persona offesa dalla presunta truffa.

    3 - PD: SEGRETARIA BERSANI, SONO INCREDULA, MIA VITA PER LAVORO
    (ANSA) - "Sono incredula, dopo una vita passata a lavorare". E' questa la reazione di Zoia Veronesi, segretaria storica del leader del Pd, Pierluigi Bersani, accusata a Bologna di truffa aggravata. Secondo l'accusa percepi' infatti dalla Regione, di cui era dipendente, circa 140mila euro di stipendio per svolgere a Roma l'incarico di raccordo con il Parlamento dal 2008 al 2010, lavorando, in realta', 'solo' per Bersani.

    Una tesi che per il suo legale, l'avvocato Paolo Trombetti, e' "offensiva e scandalosa. La si accusa di non aver lavorato. Lei non ha mai negato di aver dato una mano a Bersani. Lavorava dalle 10 alle 12 ore al giorno. E dopo che era in pari con la Regione, collaborava come volontaria con Bersani". A sostegno di questa tesi, come risultato di investigazioni difensive, l'avvocato ha annunciato 22 dichiarazioni tra parlamentari (di piu' partiti), dirigenti di ministero, associazioni di ministero e assessori regionali che confermano il lavoro fatto da Veronesi nell'interesse della Regione Emilia-Romagna.

    PIETRO GRASSO TRA BERSANI ED ENRICO LETTAPIETRO GRASSO TRA BERSANI ED ENRICO LETTA

    La stessa ex dirigente ha ricordato, ad esempio, alcune vertenze di cui si e' occupata, come quella per la Omsa di Faenza: "Agevolare il contatto con il ministero, fissare un appuntamento in tempi rapidi per risolvere una questione che riguardava tanti lavoratori del territorio. Lo facevo per Bersani o per la Regione?"

    Veronesi ha spiegato di non aver parlato finora per rispetto al lavoro della magistratura: "Mi sono sempre guadagnata onestamente lo stipendio - ha detto al termine dell'udienza - ho lavorato secondo le direttive che la regione mi ha assegnato nel quinquennio 2001-2006 e dal 2008 al 2010. Ora? Sono dipendente del Pd, ancora assegnata alla segreteria di Bersani. Devo parlare con i responsabili del personale per sapere cosa faro'? Diventare collaboratrice di Renzi? No, ha ottimi collaboratori piu' vicini a lui anche anagraficamente, che e' una cosa importante".

     

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