Lorena Loiacono per il Messaggero
lI ponte di primavera diventa infinito e la scuola, quindi, è agli sgoccioli. Calendario alla mano, per gli studenti si respira già aria di vacanza: sono molti gli istituti, infatti, che interromperanno le lezioni per uno dei due ponti di primavera, del 25 aprile e del 1 maggio, o addirittura per farne uno solo, lunghissimo, dal 25 al 2 maggio.
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E così quest' anno potrebbero venire a mancare i 200 giorni di lezione previsti per legge, obbligatori affinché l' anno scolastico sia regolare. Come è possibile? Se da un lato le scuole che fanno ponte lo hanno previsto e conteggiato nel calendario, anche iniziando le lezioni in anticipo a settembre, dall' altro si sono ritrovate a fare letteralmente i conti con ondate di scioperi durante tutto l' anno anche a livello locale, autogestioni e occupazioni autunnali, chiusure per seggi elettorali e per neve.
LE CHIUSURE
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Alcune chiusure erano prevedibili, ma altre assolutamente no. L' emergenza neve, ad esempio, viene considerata causa di forza maggiore e quindi non va ad intaccare il conteggio dei giorni utili, ma lo stesso non si può dire per le proteste e comunque, numeri alla mano, quest' anno molte scuole. Autorizzate o meno, non hanno garantito i 200 giorni di lezione.
Ma potrebbe non finire qui visto che sono tante le classi che fermeranno ulteriormente le lezioni per aderire allo sciopero indetto dal sindacato Anief nel comparto scuola per il 2 e 3 maggio. E in questo caso, nelle aule in cui il personale scolastico decidesse di aderire alla protesta, le lezioni riprenderebbero direttamente il 4 maggio.
L' IMPREVISTO
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Si tratterebbe così di un allungamento imprevisto del ponte di primavera: la proclamazione di due giorni di sciopero, infatti, non poteva essere prevista da tutte quelle scuole che, preparando il calendario scolastico, hanno deciso per tempo di fare il ponte del 1 maggio, fermando quindi le lezioni anche lunedì 30 aprile pur rientrando nei 200 giorni. In base ai calendari regionali infatti, quelli a cui fanno riferimento i singoli istituti sempre nella loro autonomia decisionale, il ponte è stato accordato per le scuole di Lazio e Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Marche, Trentino Alto Adige e Basilicata, Calabria, Puglia, Molise, Campania e Umbria.
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La stragrande maggioranza, quindi, e tra le scuole di queste regioni c' è anche chi tornerà solo dopo lo sciopero. Quindi l' anno scolastico è agli sgoccioli, senza contare i viaggi di istruzione che proprio in questi giorni e per tutto il mese di maggio terranno impegnate migliaia di classi dalle scuole elementari alle superiori.
Vacanze in arrivo, quindi, ma non per tutti sarà una festa: non per il mezzo milione di ragazzi di terza media che dovrà sostenere il nuovo esame riformato, né per il mezzo milione di studenti dell' ultimo anno delle superiori, alle prese a giugno con la Maturità. Senza contare tutti i ragazzi che, in questo ultima parte di anno scolastico, sperano di poter recuperare le insufficienze per raggiungere la promozione.
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