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NICOLA LILLO per la Stampa
Sale di nuovo la tensione in Ryanair per la proclamazione di uno sciopero dei piloti e degli assistenti di volo in piena estate, mettendo così a rischio le vacanze di numerosi italiani. Il personale navigante della compagnia low cost incrocerà le braccia il 25 luglio per 24 ore, mentre in Belgio, Spagna e Portogallo - queste ultime due sono mete molto ambite - anche per il 26 luglio.
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Lo scontro interno all’azienda di Michael O’Leary si riaccende dopo le cancellazioni di migliaia di voli dello scorso autunno per la fuga dei piloti e la minaccia di scioperi per le condizioni dei dipendenti in dicembre. Apparentemente la situazione sembrava essere tornata tranquilla, ma in realtà i dipendenti sono ora tornati a chiedere ulteriori garanzie per la loro condizione di lavoro.
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A rischio 200 voli
Lo sciopero di luglio, spiegano i sindacati dei quattro paesi, è “contro l’approccio della compagnia irlandese verso i propri lavoratori”. E, secondo il sindacato spagnolo Sitcpla, la partecipazione dovrebbe essere massiccia con 4-5mila dipendenti che incroceranno le braccia coinvolgendo così circa 200 voli che resterebbero a terra. Va sottolineato però che le ultime proclamazioni di scioperi non hanno avuto un grosso successo.
I dipendenti chiedono che la low cost irlandese rispetti i diritti dei lavoratori di ciascun Paese in cui opera e riconosca i rappresentanti eletti da ciascuna organizzazione per trattare un accordo collettivo. Al tempo stesso chiedono di non dover più pagare per l’uniforme, il cibo e l’acqua quando sono in servizio.
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L’appello al governo
Le sigle italiane che hanno indetto lo sciopero - Filt Cgil e Uiltrasporti - spiegano che rappresentano entrambe nel nostro Paese “la grande maggioranza di piloti e assistenti di volo di Ryanair” ed “è inaccettabile che la compagnia, nonostante le sentenze della magistratura ed a dispetto dei più elementari diritti costituzionali, continui a ’preferire’ unilateralmente interlocutori minoritari”. Negli ultimi mesi infatti l’azienda ha avviato colloqui con sigle meno rappresentative.
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Per questi motivi i due sindacati invitano il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Luigi Di Maio e dei Trasporti Danilo Toninelli ad “intervenire urgentemente, affinché le imprese straniere che operano in Italia rispettino le leggi del nostro Paese e non eludano né le sentenze della magistratura, né i diritti dei lavoratori garantiti dalla Costituzione”.
la bella pilota Ryanair
Altro sciopero in Irlanda
Nel frattempo la compagnia di O’Leary dovrà fare i conti con un altro sciopero di 24 ore proclamato in Irlanda per giovedì 12 luglio, giorno che coincide con l’inizio delle vacanze e che quindi colpirà migliaia di viaggiatori in partenza da Dublino. In questo caso la disputa tra lavoratori e società riguarda la gestione da parte del management dei trasferimenti dei piloti tra le diverse basi della compagnia.
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