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    "SE VIENE FUORI CHE NON C'ERANO STEWARD PER PROBLEMI DI SOLDI SIAMO MORTI" - ANCHE LA SINDACA APPENDINO SAPEVA CHE LA PROIEZIONE DELLA FINALE DI CHAMPIONS JUVE-REAL IN PIAZZA SAN CARLO A TORINO NEL 2017 ERA STATA ORGANIZZATA ALLA CAZZO, E INFATTI FINÌ IN TRAGEDIA - NELLE CHAT COL CAPO GABINETTO GIORDANA SCRIVEVA: "SULL'ORDINANZA NON FIRMATA DEL VETRO SIAMO INDIFENDIBILI. LA FACCIA È LA MIA, QUESTA COSA MI TRAVOLGERÀ"


     
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    Irene Famà per “La Stampa

     

    PIAZZA SAN CARLO PIAZZA SAN CARLO

    «La faccia è la mia. Temo che questa cosa mi travolgerà». È la solitudine dell’ex sindaca Chiara Appendino riassunta in un messaggio ai più stretti collaboratori. Mal consigliata, forse. Sicuramente tenuta all’oscuro su vari aspetti dell’organizzazione della proiezione della finale di Champions League in piazza San Carlo a Torino il 3 giugno 2017. La festa che diventò tragedia.

     

    piazza san carlo a torino dopo juve real del 2017 piazza san carlo a torino dopo juve real del 2017

    Un evento messo in piedi in «fretta e furia», come detto dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo. In diverse fasi Appendino non venne aggiornata. Lo raccontano le chat dei giorni successivi alla tragedia, illustrate ieri in Corte d’Assise durante il processo su lacune e carenze in materia di sicurezza e gestione a nove rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine.

     

     

    chiara appendino chiara appendino

    Quelli che hanno scelto il rito ordinario. Per quei fatti, Appendino è stata condannata in abbreviato primo grado a 1 anno e 6 mesi. Così l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana e altri. Nei giorni successivi a quella notte la sindaca è preoccupata. Si accorge che molto non le è stato detto.

     

     

    TORINO PIAZZA SAN CARLO 4 TORINO PIAZZA SAN CARLO 4

    C’è la questione dell’ordinanza del vetro: «Su questo siamo indifendibili». E quella degli steward: «Se viene fuori che non c’erano per problemi di soldi siamo morti». Chiede chiarimenti ai suoi collaboratori, a coloro a cui aveva lasciato ampio margine di manovra. Ottiene risposte vaghe, giri di parole burocratici.

     

    TORINO PIAZZA SAN CARLO 2 TORINO PIAZZA SAN CARLO 2

    O almeno così appare da quelle chat, che la Procura aveva dimenticato e poi ritrovato. L’ordinanza del vetro che avrebbe dovuto vietare le bottiglie in piazza, Appendino non l’ha mai firmata. E quella notte il pavimento del salotto elegante di Torino era un tappeto di cocci di vetro.

     

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    «Esiste sta ordinanza del 2015 oppure no?» scrive la sindaca in chat. I telegiornali ne parlano, in molti chiedono chiarimenti. «La faccia è la mia, di che ordinanza si parla?». Giordana prende tempo: «Stiamo cercando».

     

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    Lei lo incalza: «Paolo, mi avevi detto al telefono che non erano mai state fatte ordinanze». I messaggi proseguono: «Il problema è sempre e solo uno dove siamo indifendibili. Ordinanza vetro. Temo che questa cosa mi travolgerà».

     

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    Interviene anche il marito Marco Lavatelli per chiedere se «far saltare la testa del capo dei vigili». Il 5 giugno il tema sono gli steward. La Questura aveva chiesto a Comune e Turismo Torino, ente strumentale della Città che prese in carico l’evento, di fornirli per i varchi di filtraggio.

     

    PIAZZA SAN CARLO 3 PIAZZA SAN CARLO 3

    Se ne era parlato il 31 maggio in una riunione nell’ufficio del capo del gabinetto della Sindaca. E il presidente di Turismo Torino, Maurizio Montagnese, il primo giugno, in un’email alla Questura e per conoscenza al Comune era stato chiaro: «Non ci è possibile sopportare l’onere economico».

     

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    Occupatevene voi. Appendino non sapeva nulla. A Giordana scrive: «Se viene fuori che gli steward non c’erano per problemi di soldi siamo morti». Lui scarica la responsabilità: «Sono cavoli del questore».

     

    IL RAGAZZO CON LO ZAINETTO A PIAZZA SAN CARLO IL RAGAZZO CON LO ZAINETTO A PIAZZA SAN CARLO

    Lei ribatte: «Di queste cose non abbiamo parlato però». E chiede: «Quindi noi sapevamo che la questura ci aveva chiesto di mettere gli steward? E sapevamo che non avevamo i soldi». La sindaca sottolinea che si parla di una riunione «fatta dal gabinetto». Giordana semplifica. «Paolo la verità non è così chiara. Verrà fuori un merd... unico su sta roba».

     

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