giorgia meloni landini

“IN ITALIA C'È UN TENTATIVO SERIO DI UNA SVOLTA AUTORITARIA” - IL SEGRETARIO DELLA CGIL, MAURIZIO LANDINI, VA ALLO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI: “È IN DISCUSSIONE IN PARLAMENTO UN DECRETO, CHE VIENE CHIAMATO DECRETO SICUREZZA, CHE VUOLE FAR DIVENTARE UN REATO LO SCIOPERO, I BLOCCHI STRADALI, L'OCCUPAZIONE DELLE FABBRICHE QUANDO CHIUDONO. VOGLIAMO RIVOLTARE COME UN GUANTO QUESTO PAESE E PER FARLO C'È BISOGNO DELLA PARTECIPAZIONE DI TUTTE LE PERSONE. LA RIVOLTA SOCIALE, PER NOI, SIGNIFICA CHE OGNUNO DI NOI NON DEVE VOLTARSI DA UN'ALTRA PARTE DI FRONTE ALLE INGIUSTIZIE”

maurizio landini (3) ricevimento quirinale 2 giugno 2024

LANDINI, C'È UN TENTATIVO SERIO DI UNA SVOLTA AUTORITARIA

'Il governo vuole mettere in discussione il diritto di sciopero'

 (ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - "Mi sembra chiaro che c'è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione questo diritto. Tra l'altro è in discussione in Parlamento un decreto, che viene chiamato decreto sicurezza, e noi chiediamo che sia ritirato, che vuole far diventare un reato lo sciopero, i blocchi stradali, l'occupazione delle fabbriche quando chiudono.

 

È chiaro che siamo di fronte al tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone". Così il segretario Cgil Maurizio Landini, a margine del corteo per lo sciopero generale a Bologna, ha risposto a una domanda sul diritto di scioperare.

 

maurizio landini

LANDINI, VOGLIAMO RIVOLTARE IL PAESE COME UN GUANTO

'La rivolta sociale significa non voltarsi dall'altra parte'

 (ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - "Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un'altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l'idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione.

 

È una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo Paese". Così il leader della Cgil Maurizio Landini a margine della manifestazione per lo sciopero a Bologna.

 

MAURIZIO LANDINI GIORGIA MELONI

LANDINI, C'È IL RISCHIO MOLTO CONCRETO DI RECESSIONE

'Dall'abbigliamento all'automotive diversi settori in calo'

 (ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - "Siamo di fronte al 19esimo mese consecutivo di calo della produzione industriale nel nostro Paese, quindi al di là delle balle che questo governo racconta, noi siamo di fronte, in alcuni settori, dall'abbigliamento all'automotive ad altri settori a un rischio molto concreto di recessione, di regressione".

 

Lo ha detto il segretario Cgil Maurizio Landini, a margine del corteo per lo sciopero di Bologna. "È chiaro - ha continuato - che la mobilitazione di oggi è una mobilitazione che mette al centro in realtà la necessità di nuove politiche industriali, il governo ha tagliato 4 miliardi e 600 milioni che dovevano essere destinati al rilancio e agli investimenti del settore automotive, per esempio, sta tagliando miliardi sul Mezzogiorno".

 

MAURIZIO LANDINI GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI

Il governo, "oggi è assente e silente, sta raccontando balle e un Paese che non c'è e le piazze si stanno riempiendo perché la gente non vive da un'altra parte, ognuno guarda la propria condizione e le condizioni stanno peggiorando".

 

LANDINI, BLOCCARE I LICENZIAMENTI COME CON IL COVID

'Pronti a mobilitarci per impedire le chiusure delle fabbriche'

 (ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - "Siamo pronti a mobilitarci per impedire che ci siano licenziamenti e chiusure di fabbriche. Chiediamo che si ripristini il blocco dei licenziamenti come è stato per il periodo del Covid". Lo ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini, all'apertura della manifestazione per lo sciopero in partenza da Porta Lame a Bologna.

maurizio landini cgil 3

 

"Continuiamo ad andare avanti, a partire dal rinnovo dei contratti anche nel pubblico impiego. Chiediamo che il Parlamento, che deve ancora discutere e votare la manovra, produca dei cambiamenti radicali", ha aggiunto. "Per quello che ci riguarda proseguiremo anche nelle prossime settimane chiedendo anche il ritiro del decreto sicurezza e cambiando quelle politiche stagliate del governo. Da un certo punto di vista la lotta per il rinnovo dei contratti non è una battaglia di una parte, riguarda i lavoratori privati come quelli pubblici", ha detto ancora.