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Caso Caffo, Chiara Valerio: "Chi non è condannato ha il diritto costituzionale di parlare"
Bello vedere la sx garantista; fino al prossimo di dx. https://t.co/cMKrE1A6N6
— giovanna fossa (alias Lilibet) (@nessun01111111) November 23, 2024
Chiara Valerio e Michela Murgia
TWEET CONTRO CHIARA VALERIO
E' inutile che Chiara Valerio rivendica il garantismo. Se dedichi un festival letterario ad una donna vittima di femminicidio e inviti personalmente un uomo accusato di gravi violenze verso la sua compagna stai buttando al cesso ogni valore a cui dicevi di ispirarti
Dopo aver guardato il video pubblicato da #chiaravalerio su #leonardocaffo ho capito che in Italia il motto "sorella io ti credo" vale soltanto quando bisogna vendere i propri libri
Su Chiara Valerio vale la definizione di Zerocalcare sull'opinionismo italiano "Un circolo di persone che si conoscono, si recensiscono i libri a vicenda ma che non danno un contributo all'avanzamento del dibattito pubblico"
Eri la migliore amica di Michela Murgia, ti dichiari femminista ma non spendi una parola sulle donne palestinesi, dedichi l'edizione di "Più libri più liberi" a Giulia Cecchettin e poi inviti uno a processo per violenza domestica sulla ex compagna. Chiara Valerio at her finest.
Comunque altro motivo per cui, magari, dovremmo iniziare a vedere sotto nuova luce il circoletto di Chiara Valerio, Chiara Tagliaferri, Michela Murgia, Carlotta Vagnoli e compagnia bella. A non fidarsi ci si azzecca sempre
Chiara Valerio persona insulsa da tempi non sospetti (da sempre, e non solo per la violenza di genere) ma non si poteva dire. Finalmente iniziate a darvi una svegliata
Togliete i microfoni a Chiara Valerio perché paragonare la polizia morale dei regimi alle prese di distanza è troppo anche per chi vuole ignorarla. Sputa su troppe donne, da chi muore per i vestiti sbagliati fino alle vittime di uomini non condannati o mai arrivati in tribunale
Le anime belle che si sorprendono dell'ipocrisia di Chiara Valerio. Che tenerezza.
Io non vedo alcuna violenza nei confronti di Chiara Valerio, i commenti di critica e di inopportunità dell'invito vengono quasi interamente dalla sinistra, dal femminismo, da associazioni che si occupano di violenza sulle donne. Ha sbagliato, posso dirlo?
Chiara Valerio e Marcella Libonati
FIERA DEL LIBRO
Selvaggia Lucarelli per il Fatto Quotidiano -Estratti
Per raccontare il peggior cortocircuito di sempre del femminismo salottiero e ben posizionato nei circoletti intellettuali che contano, bisogna fornire una mappa per comprendere i fatti, dunque parto dall’inizio.
Chiara Valerio, curatrice della fiera dell’editoria “Più libri più liberi” ha dedicato l’edizione 2024 della rassegna a Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio, e a Giacomo Gobbato, morto accoltellato per aver difeso una donna da un tentativo di furto. Come scrive lei stessa, la scelta nasce dall’intenzione di ricordare che “la violenza sulle donne riguarda tutti, non solo le donne”.
Chiara Valerio e Conchita De Gregorio (al centro)
Chiara Valerio accosta una vittima di femminicidio a un uomo che per quanto eroico, è rimasto coinvolto in un tragico fatto di cronaca che con la violenza di genere non c’entra nulla.
E già qui non ho compreso quello che è parso un intento di bilanciare la dedica a Giulia Cecchettin con quella a una vittima maschile a caso, cosa che mi sarei aspettata da un deputato di Fratelli d’Italia. Mi sorge il dubbio che oltre a non essere spesso capita, Chiara Valerio inizia a non capirsi da sola.
Il peggio però accade dopo, quando si scopre che ha invitato alla fiera Leonardo Caffo, lo scrittore e filosofo sotto processo per maltrattamenti e lesioni gravi nei confronti della ex compagna. Il pubblico ministero ha formulato la richiesta di 4 anni e mezzo di carcere, la sentenza arriverà il 10 dicembre.
Chiara Valerio e Ginevra Bompiani
Chiara Valerio non è una curatrice qualunque. È una figura di riferimento del femminismo, era la migliore amica di Michela Murgia. Per intenderci, è come se alla fiera del libro dedicato a Greta Thunberg il curatore invitasse il presidente di Gazprom.
La sua scelta viene fortemente criticata e Caffo dichiara che rimarrà a casa per non disturbare. A quel punto tutti si aspettano che Chiara Valerio rimedi alla sua pessima figura ringraziando Caffo, per poi far evaporare il tutto con una sua qualche supercazzola sul tempo che si misura in persone con gli addominali perché i conflitti sono acqua e corpi con i cervelli dentro e insomma, quelle cose lì che nessuno capisce, però, nel dubbio: “Che genio Chiara Valerio”. E invece no.
Sebbene le critiche non siano affatto scomposte o immotivate, lei si incaponisce. Non risponde neppure ad alcune tra le più note femministe, va dritta per la sua strada e pubblica un video respingente con cui peggiora la situazione peggio di Chiara Ferragni con la tuta grigia: legge la lettera addolorata di Leonardo Caffo e annuncia che nonostante lui abbia deciso di non andare alla fiera, NON ritira l’invito. Anzi. Rilancia: presenterà lei il suo libro.
In pratica, dal difendere le donne che non hanno voce a dare la voce a un imputato per violenza su una donna è un attimo. Un capolavoro.
Mancava solo che aggiungesse: “E se andate avanti a protestare io a Caffo gli pago pure gli avvocati, streghe!”. In realtà, Chiara Valerio riesce a scomodare anche un altro tema a casaccio: la presunzione di innocenza, senza capire che la questione non è penale. Caffo è innocente fino a sentenza definitiva, ma questo non vuol dire che invitarlo a una rassegna dedicata a Cecchettin sia una scelta opportuna.
MICHELA MURGIA CHIARA VALERIO alessandro giammei
(...) C’è però una defezione importante alla fiera, che è quella del solito lucidissimo Zerocalcare, il quale parla di “inopportunità dell’invito”.
Del resto Zerocalcare è quello che non è andato a Lucca Comics perché c’era il patrocinio dell’ambasciata di Israele, Chiara Valerio è colei che sedeva amabilmente a conversare con Maurizio Molinari al Salone del libro, mentre fuori di lì si manifestava per Gaza.
zerocalcare all'udienza di ilaria salis
A peggiorare la situazione si aggiungono le accuse di “amichettismo”. Valerio viene accusata di invocare il garantismo solo quando l’imputato è un suo amico, e giusto per smentire il tutto, la sera va a difendere se stessa a Propaganda.
Infine, Paolo Repetti di Einaudi, colui che ha pubblicato diversi libri di Murgia ed era tra i pochi amici al matrimonio della scrittrice sarda, la difende così: “Le ERINNI che si sono scagliate con tanta violenza contro la loro compagna Valerio dovrebbero riflettere sul fatto che la purezza assoluta è solo l’altra faccia del totalitarismo!”. Su quel “le erinni” per definire le donne che difendono un’idea, Michela Murgia avrebbe pianto tre giorni.
E avrebbe pianto ancor di più quando Repetti, distrutto dalle critiche, lo ha disastrosamente corretto in “Ragazze”. Ma anche per lui l’amichettismo assolutorio è dietro l’angolo: la sua compagna Patrizia Renzi è l’ufficio stampa della fiera “Più libri più liberi”, curata da Chiara Valerio.
Chiara Valerio Patrizia CavalliChiara Valerio Nanni Moretti
paolo repetti chiara valerio premio strega ZEROCALCAREchiara valerio al matrimonio di michela murgia 1chiara valerio 7chiara valerio 6chiara valerio 5chiara valerio 3chiara valerio al matrimonio di michela murgiachiara valerio 1CHIARA VALERIO 55MICHELA MURGIA CHIARA VALERIO
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