1. ESSELUNGA, L' OFFERTA CINESE RIAPRE LA GARA DEI COMPRATORI
Sara Bennewitz per La Repubblica
Il consiglio di amministrazione di Supermarkets Italiani - la holding della famiglia Caprotti - è combattuto di fronte all' offerta da 7,3 miliardi di euro arrivata dalla cinese Yida International Investment. Se infatti la proposta per rilevare Esselunga e l' immobiliare Villata è interessante dal punto di vista economico, non lo è da quello industriale dato che il colosso cinese potrebbe apportare al gruppo solo delle competenze nel settore immobiliare e non in quello della grande distribuzione.
giuliana albera caprotti, vincenzo mariconda e marina sylvia caprotti
Fatto sta che ieri le banche d' affari sono tornate a farsi vive con i legali rappresentanti della famiglia perché Marina Caprotti e la madre Giuliana Albera sono seriamente intenzionate a trovare un partner industriale per il gruppo italiano e molti rivali esteri sono interessati ad approfondire il discorso e valutare una possibile integrazione, che potrebbe prevedere anche un ruolo per la stessa famiglia.
In passato, quando ancora al comando c' era Bernardo Caprotti, vari gruppi concorrenti avevano studiato l' operazione, da Walmart a Delhaize passando per Mercadona. Ma alla fine Bernardo Caprotti aveva sempre desistito. Tuttavia, proprio lui nelle sue ultime volontà, conscio dell' impegno crescente che comportava l' azienda, ha sollecitato la famiglia a «trovare una collocazione internazionale» per Esselunga.
ESSELUNGA ROMA
Per Marina Caprotti, che insieme alla madre controlla il 70% dei supermercati e il 55% dell' immobiliare, non si tratta di una decisione facile. Oltre a dover trovare un modo di liquidare i fratelli Giuseppe e Violetta (padroni del 30% di Esselunga e del 45% della Villata), ha la responsabilità di un azienda che dà lavoro a 23 mila persone, senza considerare l' indotto. E non è detto che la soluzione più facile almeno nel medio termine, non sia quella di quotare l' azienda e liquidare i fratelli, magari con una clausola di "earn out" che permetta ulteriori compensazioni in vista di matrimoni futuri.
bernardo caprotti esselunga
Intanto l' offerta di Yida resterà valida fino al 7 luglio, ma Marina non ha fretta, anche se gli avvocati, i manager e alcuni dei più fidati consiglieri di Bernardo presenti nel cda del gruppo le suggeriscono che un matrimonio industriale è la scelta che garantisce migliori prospettive future all' azienda fondata da suo padre.
Proprio pensando allo sviluppo quest' anno sia Esselunga sia la Villata hanno deciso di non distribuire un dividendo.
Per quanto il bilancio 2016 sia stato da record, la società guidata da Carlo Salza sta portando avanti quei progetti di sviluppo immobiliare voluti dallo stesso Bernardo Caprotti. Inoltre la sfida dell' e-commerce potrebbe richiedere nuovi investimenti come quello fatto con il centro di Varedo, sulla Milano- Meda, per ritirare e pagare la spesa ordinata dal web. E la logistica dell' e-commerce è un attività che richiede un forte impiego di capitale.
yida zhang
2. IL PERSONAGGIO / GLI AFFARI DI YIDA ZHANG - CAVALLI, RESORT E ARMI IL MANAGER INVISIBILE INNAMORATO DEI CARAIBI
Angelo Aquaro per la Repubblica
Altro che lunga. È lunghissima la Esse di "segretissimo" che circonda il profilo di Yida Zhang, l' imprenditore cinese che vuole comprarsi Esselunga e che i media anglosassoni definiscono, appunto, "media-shy": uno, cioè, che preferisce stare lontano dai riflettori, che come si sa è il modo migliore per fare certi affari. E che affari.
yida zhang
Sentite come li riassume un giornale blasonato e indipendente come il Daily Telegraph, raccontando le gesta di Zhang tra cavalli, la sua passione, e polo: «Yida International Investment Group ha sede a Pechino e ha un portafoglio diversificato di investimenti in Asia, Sud America, America Centrale e Europa. Il suo core business sono l' immobiliare, i metalli e il minerario, l' industria dei cavalli, la salute e l' assistenza medica, le energie rinnovabili e il turismo culturale ».
rodney williams yida zhang
Sul turismo non ci piove, o quasi. Perché l' investimento finora più noto del gruppo, che perfino qui in Cina vola sotto traccia, è ai Caraibi: impresa da 2 miliardi di dollari, ma dalla partenza troppo lenta malgrado i 65 milioni già spesi per l' acquisto dei 1.500 acri di un' isola della Guiana e altri 15 milioni di varie ed eventuali. È sul "culturale" che in molti dubitano: non tanto per i resort o i supercasinò di turno, quanto per quel progettato centro di finanza offshore, cioè non proprio un circolo di lettura - per non parlare delle accuse del dipartimento dell' ambiente che teme, pensa te, per le mangrovie.
A minacciare definitivamente la vocazione culturale è d' altronde la proposta di costruire sull' isola sorella, Antigua, una fabbrica d' armi: ideona abortita per la sollevazione via web, dove i bene informati hanno smentito anche la presunta vicinanza di Yida alla Corona inglese. La cosa aiuterebbe, visto che Antigua e Barbuda è dal 1981 uno Stato indipendente, ma sotto la monarchia di Elisabetta. Più che al servizio di Sua Maestà, però, l' agente Zhang sembrerebbe un uomo del presidente, inteso come Xi Jinping.
kenneth kwok nelson parker yida zhang
Al di là della conoscenza, vera o millantata, il suo impegno non dispiace infatti al nuovo Mao, che esattamente quattro anni fa, mentre rilanciava la via della Seta, si lanciava all' attacco dell' America, cominciando da quella Centrale: un super vertice a Trinidad e Tobago, investimenti per 3 miliardi e prestiti milionari - il piano per quella conquista del West suggellata in questi giorni dalla bandiera diplomatica piantata a Panama, che per Pechino ha tradito Taiwan.
Ma che c' entrano i Caraibi con l' Italia dei supermarket? Sarà una coincidenza, ma italiani sono i costruttori che Yida si porterebbe in Guiana. E italiana sarebbe l' azienda che un documento visionato dal Daily Observer di Antigua gli avrebbe proposto di costruire una fabbrica di «fucili da competizione, pistole e attrezzature da caccia per il mercato europeo e sudamericano».
esselunga la spesa a casa