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    SI PUÒ MORIRE SOTTO UNA PRESSA A POCHI GIORNI DALLA PENSIONE? - È LA STORIA DELLA 65ENNE GIUSEPPINA MARCINNÒ, OPERAIA DI UNA COOPERATIVA IN PROVINCIA DI PIACENZA - LA DONNA STAVA PULENDO IL NASTRO TRASPORTATORE COME FACEVA DA UNA VITA MA ALL’IMPROVVISO È SCIVOLATA E… - NEL 2019 CI SONO STATE QUASI 700 MORTI SUL LAVORO…


     
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    Cristina Nadotti per “la Repubblica”

     

    Era a fine turno, di sabato, dopo una settimana di lavoro che, a 65 anni, 66 tra pochi giorni, pesa di più. Giuseppina Marcinnò, operaia della Cooperativa produttori aglio piacentino di Monticelli d' Ongina, stava pulendo il nastro trasportatore come faceva da «una vita », come dicono ora i colleghi. È scivolata ed è finita nella pressa.

    Le sue urla hanno richiamato i colleghi, il 118 è arrivato subito, ma i tentativi di rianimarla, dopo che i vigili del fuoco l' hanno estratta dal macchinario, non sono serviti a nulla.

    GIUSEPPINA MARCINNO' GIUSEPPINA MARCINNO'

     

    Giuseppina è la 688ma vittima sul luogo di lavoro, o quella che si aggiunge ad altri 1386, se si contano anche i morti sulle strade o in itinere, secondo i dati dell' Osservatorio indipendente di Bologna. Il macchinario è sotto sequestro e le indagini cercheranno di chiarire cosa è successo. Intanto i colleghi e la comunità di Castelvetro, dove la famiglia vive, provano a consolare le due figlie e il marito di Giuseppina, per dare un senso a un lutto che è ancora più insostenibile al pensiero che le mancava poco alla pensione.

     

    La storia di Giuseppina è la storia di donne e uomini che fanno lavori usuranti, conquistati emigrando dal Sud (Giuseppina era originaria di Caltagirone, in provincia di Catania).

    Lo scorso agosto l' Inail certificava che il primo semestre del 2019 faceva presagire un anno orribile, con quasi tre morti al giorno. I sindacati hanno espresso il loro cordoglio per questa ennesima vittima e chiedono azioni: «Non bastano più audizioni e tavoli di confronto - dice Onofrio Rota della Fai-Cisl - è ora che si passi ai fatti, dando gambe alla prevenzione e a una grande campagna di sensibilizzazione da rivolgere a lavoratori e imprese».

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