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    “SIAMO DEVASTATI” - IL DOLORE DELLA MOGLIE DI BRYANT: "VORREI POTER ABBRACCIARE KOBE E GIGI. NON SONO SICURA DI QUELLO CHE CI RISERVERÀ LA VITA, PERCHÉ È IMPOSSIBILE IMMAGINARE COSA SARÀ SENZA DI LORO"  – SHAQUILLE O’NEAL IN LACRIME: "HO PERSO UN FRATELLO. ALL'INIZIO NON CI CREDEVO, PENSAVO CHE POTESSE ESSERE UNA BUFALA. POI…"  - VIDEO


     
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    Davide Chinellato per gazzetta.it

    kobe bryant la moglie vanessa e le figlie kobe bryant la moglie vanessa e le figlie

    Un post su Instagram. Lungo, toccante, il commento ad una foto di famiglia, Kobe circondato dalle sue ragazze. Vanessa Bryant fa conoscere così al mondo il proprio dolore per la morte del marito, compagno da 20 anni, e della figlia 13enne Gianna, scomparsi domenica assieme ad altre 7 persone quando l’elicottero su cui viaggiavano si è schiantato sulle colline di Calabasas. Per oltre 72 ore è rimasta in silenzio, devastata dal lutto ma con le tre figlie rimaste in vita, Natalia, Bianka e Capri, da proteggere.

     

     

    IL DOLORE DI VANESSA

    "Io e le mie ragazze vogliamo ringraziare le milioni di persone che ci hanno mostrato supporto e amore durante questo momento orribile. Grazie per tutte le preghiere. Ne abbiamo decisamente bisogno. Siamo completamente devastati dalla perdita improvvisa del mio adorato marito Kobe, incredibile padre per i nostri bambini, e per la mia bellissima e dolce Gianna, una adorabile e splendida figlia e una fantastica sorella per Natalia, Bianka e Capri. Siamo anche devastati per le altre famiglie che domenica hanno perso qualcuno a loro caro: condividiamo il loro dolore intimamente. Non ci sono abbastanza parole per descrivere il nostro dolore in questo momento.

    kobe bryant e la moglie vanessa kobe bryant e la moglie vanessa

     

    Mi conforta il pensiero che Kobe e Gianna sapessero entrambi di essere amati profondamente. Siamo incredibilmente fortunati ad averli avuti nelle nostre vite. Vorrei fossero con noi per sempre. Sono i nostri meravigliosi doni del cielo che ci sono stati portati via troppo presto. Non sono sicura di quello che ci riserverà la vita, perché è impossibile immaginare cosa sarà senza di loro.

     

    Ma ci svegliamo ogni giorno cercando di farcela, con Kobe e la nostra piccola Gigi che ci illuminano la via. Il nostro amore per loro è senza fine, incommensurabile. Vorrei poterli abbracciare, vorrei poter dare loro un bacio. Averli con noi, per sempre. Grazie per aver condiviso con noi il vostro dolore e il vostro supporto. Chiediamo il rispetto e la privacy di cui avremo bisogno per navigare questa nuova realtà. Grazie per tenerci nelle vostre preghiere, e per amare Kobe, Gigi, Natalia, Bianka, Capri e me".

     

    kobe bryant e la moglie vanessa kobe bryant e la moglie vanessa

    IL COMUNICATO DEI LAKERS

    Un paio d’ore dopo anche i Lakers sui social fanno conoscere tutto il loro dolore. Su twitter compare una foto di Kobe e Gianna, che i fan gialloviola continuano ad omaggiare sia fuori dallo Staples Center, sia sul luogo dell’incidente, che alla Mamba Academy di Thousand Oaks, dove l’elicottero era diretto. Poi due messaggi di dolore: "Siamo devastati e siamo stati cambiati per sempre dall’improvvisa perdita di Kobe Bryant e di sua figlia, Gianna. Mandiamo il nostro amore a Vanessa, alla famiglia Bryant e alle famiglie degli altri passeggeri.

     

    Le parole non bastano per far capire cosa significhi Kobe per i Los Angeles Lakers, i nostri tifosi e la nostra città. Era molto di più di un giocatore di basket: era un padre molto amato, un marito e un compagno di squadra. L’amore per lui e Gianna e la loro luce rimarrà per sempre nei nostri cuori".

     

    kobe bryant e la moglie vanessa kobe bryant e la moglie vanessa

     

     

     

    PER KOBE

    Ieri, nel primo allenamento Lakers aperto alla stampa dopo la tragedia, coach Frank Vogel era stato l’unico a parlare: "Nel resto della stagione vogliamo rappresentare i valori in cui credeva Kobe -. Abbiamo sempre voluto renderlo orgoglioso di noi e tutto questo non cambia quell’obiettivo".

     

    Domani la squadra torna in campo, ospitando Portland allo Staples Center: "Giocare sarà terapeutico - ha detto Vogel -, come ogni cosa che ti permette di distrarti da quello che sta succedendo. Di una cosa sono sicuro: tutto questo ci ha unito come squadra. Siamo diventati in fretta una famiglia, ora lo siamo ancora di più". Nel nome di Kobe. Come Vanessa, le figlie e milioni di tifosi Lakers in tutto il mondo.

     

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