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    ANGELO E DEMONE - A SIENA UN UOMO UCCIDE IN CASA LA MADRE 84ENNE, CHE NON GLI AVEVA VOLUTO DARE SOLDI PER UBRIACARSI: ANGELO DEL TICCO HA CHIAMATO I CARABINIERI FACENDO FINTA DI AVER TROVATO IL CORPO DELLA MAMMA, MA ERA STATO LUI AD UCCIDERLA A FORZA DI BOTTE - CONFUSO E ALTERATO, ANGELO HA PRESO A SCHIAFFI ANCHE UN’OPERATRICE DEL 118. DOPO L'OMICIDIO ERA ANDATO A DORMIRE COME SE NULLA FOSSE SUCCESSO  – VIDEO


     
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    SIENA, DONNA UCCISA IN CASA DAL FIGLIO

     

    Brunella Bolloli per “Libero Quotidiano”

     

    angelo del ticco 2 angelo del ticco 2

    Marisa non muoveva più le gambe e aveva bisogno di un aiuto anche per le piccole cose: prendere un bicchiere d' acqua, aprire uno sportello della cucina, infilarsi un vestito. Ottantaquattro anni di cui gli ultimi pieni di acciacchi, la donna usufruiva della pensione che le serviva per vivere a Cetona, in provincia di Siena, in una villetta un tempo divisa con il marito, poi solo più col figlio Angelo. È stato lui a dare l' allarme ieri mattina.

     

    Alle 5 ha chiamato i carabinieri: «Venite, mia madre è stata uccisa». Ma già dal primo sopralluogo era evidente che l' uomo mentiva. Era confuso, alterato, si contraddiceva, piangeva, poi rideva: ha perfino dato uno schiaffo a un' operatrice del 118 giunta sul posto. Il corpo di Marisa Tosoni era per terra, sul pavimento, in un lago di sangue: addosso i segni delle botte, che non le hanno dato scampo. Anche sulle pareti della camera c' erano schizzi di sangue e in un angolo il figlio, in stato di shock.

    cetona cetona

     

    Angelo Del Ticco, 45 anni, è stato in realtà il carnefice della madre. L' ha riempita di pugni mentre lei era stesa sul letto e non poteva neppure reagire. Quando ha provato a muoversi, la vecchina è caduta giù dal letto e Del Ticco ha infierito anche lì. L' uomo era ubriaco, forse impasticcato (era in cura al Sert), sebbene in paese fosse conosciuto come «persona tranquilla» e «impegnata nel sociale», ma c' è anche chi lo racconta come uno «strano», «irascibile» e perfino la moglie l' aveva lasciato perché la vita con lui era diventata un inferno, altro che angelo.

    la casa di angelo del ticco la casa di angelo del ticco

     

    UN BICCHIERE D' ACQUA

    La sua mamma, però, non aveva avuto dubbi: questo è il mio figliolo, me lo tengo io, con me è buono, saprò raddrizzarlo. Che illusa, Marisa. Il suo Angelo si è accanito con tutta la violenza e la frustrazione che aveva dentro, l' ha sfigurata a calci e pugni in testa e si è fermato soltanto quando l' anziana genitrice ha smesso di respirare. Angelo, ma che fai?, avrà provato a farlo ragionare la mamma, dopo avere ricevuto il primo colpo, convinta che potesse bastare qualche parola detta con il cuore, per placare il demone che ormai si era impossessato della sua creatura. Niente da fare.

     

    marisa, la madre di angelo del ticco marisa, la madre di angelo del ticco

    Del Ticco era fuori di sé. Esperto di arti marziali, sapeva come fare male, inoltre aveva bevuto, si era scolato almeno un litro e mezzo di vino. Marisa dalla stanza l' ha chiamato: Angelo, ho sete, mi porti dell' acqua? E quando lui si è avvicinato, così confuso, annebbiato, con l' alito che puzzava di alcol, la pensionata l' ha rimproverato e gli ha negato l' ennesima richiesta di denaro: «Se ti do i soldi, li spendi per ubriacarti».

     

    Da un po' di tempo, le discussioni tra i due erano all' ordine del giorno. Diverbi anche violenti, ma mai qualcuno avrebbe immaginato l' epilogo dell' altra notte. La vittima non tollerava lo stile di vita del figlio il quale, a 45 anni, non aveva un lavoro e spendeva troppo: per andare al bar, per stupidaggini, per i suoi vizi, mentre lei avrebbe avuto bisogno di ben altro.

     

    la casa di angelo del ticco 4 la casa di angelo del ticco 4

    In realtà, Marisa non chiedeva quasi nulla a quel suo ragazzo che aveva già parecchi problemi e non sapeva badare a se stesso. Nella villetta immersa nel verde di Cetona cercava di fare da sola muovendosi con il girello, che è stato trovato parcheggiato accanto al letto, compagno insostituibile di tanti anziani malfermi sulle gambe. Capitava, qualche volta, che cercasse collaborazione per piccole faccende domestiche, Angelo era l' unico in casa. Ma guai a fargli osservazione, guai a dirgli di non spendere o di cercarsi un' attività: lui alzava la voce e anche le mani. Eppure la donna non l' ha mai denunciato. Era il suo figliolo. Sangue del suo sangue. Amore della mamma.

    la casa di angelo del ticco 3 la casa di angelo del ticco 3

     

    IL SONNO DOPO IL DELITTO

    C' è da scommettere che per l' omicida sarà chiesta la perizia psichiatrica perché Del Ticco ha detto di non essersi neppure accorto del delitto commesso: dopo la mattanza è andato a dormire come se niente fosse e solo alle 5 del mattino ha chiamato i soccorsi. Una circostanza che rende ancora più atroce questa storia. Chissà se Marisa sarebbe sopravvissuta se lui non si fosse addormentato, se i soccorsi fossero arrivati subito.

    angelo del ticco angelo del ticco

     

    la casa di angelo del ticco la casa di angelo del ticco

    Interrogato dal sostituto procuratore, Siro De Flammineis, Angelo Del Ticco è crollato subito e ha ammesso: «Sono stato io a prendere a botte la mamma, ma non la volevo uccidere». Ora è rinchiuso nel carcere senese di Santo Spirito, con l' accusa di «omicidio volontario pluriaggravato per futili motivi nei confronti di un prossimo congiunto commesso in stato di ebbrezza alcolica».

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