dieta
Quando si mangia è più importante di cosa si mangia. A dirlo è un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv che hanno condotto un esperimento per individuare la dieta più efficace per persone obese e con diabete di tipo 2. I risultati sono stati presentati al meeting annuale Endo della Endocrine Society a Chicago lo scorso 17 marzo.
I vantaggi più evidenti si ottengono seguendo tre semplici regole: mangiare molto a colazione, mediamente a pranzo e poco a cena.
Dividere la quantità di calorie giornaliere in tre pasti piuttosto che in una serie di spuntini più numerosi aiuta a perdere peso e a ridurre la dose di insulina totale quotidiana.
I ricercatori dell’Università di Tel Aviv hanno reclutato 11 donne e 18 uomini di età media di 69 anni che soffrivano di obesità e di diabete 2 e che seguivano una terapia insulinica. I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a due programmi dietetici con lo stesso papporto calorico per un periodo di tre mesi.
dieta dimagrante
Il primo gruppo (Bdiet) faceva tre pasti al giorno: una colazione abbondante, un pranzo di dimensione media e una cena scarsa.
Il secondo gruppo (6Mdiet) seguiva i tradizionali consigli delle diete per diabetici: sei piccoli pasti distribuiti durante il giorno compresi tre spuntini.
Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a test periodici per la misurazione dei livelli globali di glucosio e dei picchi di glicemia. Alla fine dei tre mesi le differenze tra i due gruppi erano evidenti, a partire dai controlli sulla bilancia. Il gruppo dei tre pasti (Bdiet) aveva perso 5 chili mentre il gruppo dei 6 spuntini ne aveva guadagnati 1,4.
I livelli di glucosio a digiuno era diminuiti di 54 mg/dl nel gruppo Bdiet e di 23mg/dl nel gruppo 6Mdiet.
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Nel complesso nei primi 14 giorni di dieta nel gruppo Bdiet i livelli medi di glucosio sono diminuiti di 29 mg/ dl e dopo tre mesi di 38 mg/dl. Sorprendentemente l’abbassamento della glicemia è stato osservato ancora prima della riduzione del peso, a dimostrazione dell’importanza del timing dei pasti.
I risultati dell’altro gruppo sono inferiori: nei primi 14 giorni i livelli medi di glucosio sono scesi solamente di 9 mg/dl e dopo tre mesi di 17 mg/dl. Non finisce qui: il gruppo che ha seguito la dieta dei tre pasti giornalieri mostrava una consistente riduzione dei livelli medi di glucosio durante il sonno scesi di ben 25mg/dl. Nulla del genere era accaduto nel gruppo dei 6 pasti.
Tutto ciò produce effetti anche sulla terapia insulinica. I pazienti del gruppo Bdiet avevano bisogno di dosi inferiori rispetto al periodo precedente alla dita. Il dosaggio è sceso di 20,5 unità al giorno. Tutto l’opposto è accaduto nel gruppo 6Mdiet che invece ha avuto bisogno di aumentare le dosi (+2,2 unità/al giorno).
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Mangiando molto a colazione, mediamente a pranzo e poco a cena si riesce anche a controllare meglio la fame.
«Una dieta con i giusti tempi e la giusta frequenza dei pasti ha un ruolo chiave nel controllo della glicemia e nella perdita di peso», conclude glucose control and weight loss," Daniela Jakubowicz, docente di medicina alla Tel Aviv University.
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