Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera
Lo scenario politico di fine maggio presenta alcuni cambiamenti di rilievo rispetto ad aprile, dal significativo aumento dell' apprezzamento dell' operato del governo e del premier, alla ulteriore crescita di consenso per Fratelli d' Italia, alla flessione del Pd e del M5S, e al calo di popolarità dell' ex premier Conte.
salvini meloni
Iniziamo dagli orientamenti di voto. L' area grigia di astensionisti ed indecisi aumenta dello 0,7%, attestandosi al 40,2%. La Lega si mantiene al primo posto nelle preferenze degli elettori (22,4%), facendo segnare una ripresa (+0,5%). Al secondo posto si trovano, per la prima volta appaiati al 19,4% FdI, in ulteriore aumento (+0,5%), e il Pd, in flessione di 1,5%. A seguire il M5S (15,4%), anch' esso in calo (-0,6%), quindi Forza Italia con il 7,7% (-0,3%). Tra le forze minori si osserva la crescita di +Europa, che sembra beneficiare del calo del Pd e ritorna sui valori antecedenti l' uscita di Emma Bonino dal partito .
Un elettore su due sceglie il centrodestra, mentre quasi uno su tre sceglie il centrosinistra e poco più di uno su sei il M5S. Il vantaggio del centrodestra è quindi molto netto, nonostante la coesione delle tre forze che lo compongono sia meno granitica che nella precedente legislatura, basti pensare alla presenza nella attuale maggioranza di governo di Lega e FI, mentre FdI è all' opposizione, o alle difficoltà nella individuazione di candidati comuni in vista delle prossime elezioni comunali.
ENRICO LETTA MATTEO SALVINI
Inoltre, vanno seguiti con attenzione i tentativi di federare le diverse forze minori per lo più uscite da Forza Italia, tentativi che potrebbero preludere alla formazione di un soggetto in grado di aggregare un più ampio elettorato moderato, fors' anche ricongiungendosi con il partito di Berlusconi.
Indubbiamente per la tenuta dell' alleanza di centrodestra sarà decisivo il mantenimento dell' attuale legge elettorale che assegna il 37% dei seggi con il sistema maggioritario in collegi uninominali. Dunque, il Rosatellum rappresenta il principale collante del centrodestra. Sul fronte opposto il centrosinistra vive le difficoltà legate all' elevata frammentazione e alla fase di cambiamento attraversata dal Pd con la segreteria Letta che è alle prese con gli aspetti identitari, le proposte politiche qualificanti e distintive e la possibile alleanza con il M5S.
ENRICO LETTA IN BICICLETTA SUL LITORALE PISANO - PH MASSIMO SESTINI
Quanto al gradimento dei leader politici, Giuseppe Conte si mantiene stabilmente al primo posto (indice 51), ma fa segnare una flessione di 4 punti rispetto allo scorso mese e di ben 10 punti da febbraio, quando si concluse la sua esperienza di governo. La diminuzione del consenso dell' ex premier è da attribuire al venir meno del suo profilo istituzionale, ma anche alla minore visibilità mediatica e all' incertezza riguardo alle sue prospettive future. Al secondo posto, distanziato di 13 punti, si colloca Speranza (in aumento di 2 punti) che scavalca Giorgia Meloni stabile a 37. Quindi Salvini (31), Toti (30), Letta (28), Berlusconi (25) e Calenda (24), con variazioni comprese tra 1 e 3 punti.
Da ultimo, il consenso per l' esecutivo e il presidente Draghi: l' indice di gradimento dell' operato del governo (64) e del premier Draghi (66) fanno segnare un netto miglioramento (8 punti). In particolare, l' esecutivo raggiunge il livello più elevato dal suo insediamento (era pari a 62).
giorgia meloni by mannelli
Indubbiamente l' avanzamento della campagna vaccinale rappresenta il motivo principale dell' aumentato apprezzamento: nel mese di maggio per la prima volta i giudizi positivi (oggi al 62%) prevalgono su quelli negativi (19%).
GIORGIA MELONI - IO SONO GIORGIA
Ne consegue che il 48% degli italiani ritiene che il peggio sia passato (+ 18% rispetto a fine aprile) mentre coloro che pensano che il peggio debba ancora arrivare sono scesi all' 11%.
In diminuzione sono anche le persone preoccupate per il contagio (35%). Inoltre, con il graduale allentamento delle misure di prevenzione e la riapertura di molte attività anche il clima economico è in miglioramento: con i «decreti sostegno» e la presentazione del Pnrr i pessimisti rispetto alle prospettive economiche dell' Italia rappresentano il 36%, mentre a novembre, nel pieno della seconda ondata della pandemia, erano il 66%, e gli ottimisti sono il 31% (a novembre erano pari al 15%).
Insomma, gli italiani iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel e ciò si riverbera sulla fiducia nel governo e in Draghi.
In questo clima sociale in graduale miglioramento, bisogna scongiurare il rischio che venga meno la prudenza e si ripresenti la sensazione di «liberi tutti» che aveva caratterizzato l' estate dello scorso anno, con le conseguenze che abbiamo poi tristemente vissuto.
MARIO DRAGHI 1