Piero Negri per “La Stampa”
enzo gentile onda su onda
Sarà la pandemia, sarà la voglia di ricominciare a vivere insieme («Un calcio e ripartire», come canta Gianni Morandi con parole di Jovanotti), ma mai come quest' anno, negli ultimi tempi, a giugno sono spuntati tanti aspiranti al titolo di canzone dell'estate. È una vecchia tradizione italiana - un'invenzione italiana, a dirla tutta - che sembrava in declino e che invece manifesta una vitalità invidiabile, da eterna adolescente.
Curiosità, anzi, segno dei tempi, molti dei contendenti sono inni intergenerazionali. Come L'allegria cantata da Morandi, che Jovanotti ha scritto e registrato prima del lockdown 2020 e che intendeva usare in un suo prossimo album. E come Mille, che mette insieme Orietta Berti, Achille Lauro e Fedez, strano trio che però ha calcato, in modalità diverse, lo stesso palco nell'ultimo Sanremo.
orietta berti achille lauro fedez 3
Allo stesso modo, Dj Jad e Wlady, cioè l'altra metà degli Articolo 31 (altra rispetto a J-Ax) e suo fratello minore, hanno coinvolto Katia Ricciarelli e Il Cile in Tonight Mon Amour, Rovazzi ha chiamato Eros Ramazzotti in La mia felicità, che uscirà con video-kolossal in stile Rovazzi venerdì «su tutte le piattaforme».
«Padri (e madri) e figli nella stessa canzone: sembra un po' di tornare a giocare al Piccolo chimico, vedremo se la somma degli elementi porta a un'esplosione oppure no. È chiaro che ci si mette insieme per sommare i propri follower su Instagram, è un po' la gara a chi la spara più grossa. Funziona, anche se oggi è difficile misurare con precisione quanto, però dubito che tra cinquant' anni sentiremo ancora parlare di Mille come se fosse Una rotonda sul mare».
enzo gentile
Il parere è di Enzo Gentile, che come giornalista si occupa da molti anni di musica pop e rock e che ha appena pubblicato Onda su onda - Storie e canzoni nell'estate degli italiani (Zolfo Editore), un libro, anzi, il primo libro che fa la storia e dà voce ai protagonisti del fenomeno tutto italiano della canzone dell'estate, dai primissimi Anni 60 a Takagi e Ketra.
Gentile traccia un percorso che parte dai juke box e arriva a YouTube e Spotify, raccontando così momenti memorabili dell'evoluzione della società italiana, per esempio la triade canzonettara di Cantagiro-Disco per l'estate-Festivalbar, oppure la riscoperta dei nostri Sixties scatenata dal film dei Vanzina del 1983 Sapore di mare, che tanto fece per cementare la memoria di un'epoca d'oro (che non a caso era quella del boom economico) e che allungò la carriera a tanti cantanti apparentemente dimenticati.
rovazzi eros ramazzotti
Onda su onda considera giustamente il tormentone estivo un'invenzione italiana, il suo autore prova anche a spiegarci perché: «Shel Shapiro e Mal, che hanno un punto di vista particolare sulla questione, dicono che il motivo è che noi italiani l'estate ce la godiamo di più. È vero, penso alle tante seconde case che posseggono molti di noi e che ci permettono di allungare la vacanza a dismisura. Poi penso al ballo, al cibo, forme di divertimento e socializzazione che ci appartengono più che ad altri Paesi. E poi abbiamo una stagione calda lunga, che va da giugno a settembre».
gianni morandi jovanotti 1
Forse, a ben vedere, è anche per questo che si chiede aiuto alle voci d'esperienza per cantare l'estate oggi. Per dare «un calcio e ripartire» dopo il Covid chi meglio di Gianni Morandi, protagonista di estati più facili e felici, almeno nel ricordo, vincitore del Cantagiro 1964 (57 anni fa!) con In ginocchio da te? O di Orietta Berti, che Un disco per l'estate lo vinse nel 1965 con Tu sei quello? O di Eros Ramazzotti, che delle coloratissime estati dei secondi Anni 80 era un dominatore? Insieme alla voce, è evidente, la presenza di questi cantanti popolari riporta alla mente anche quell'Italia, quelle estati, quelle spiagge e quei mari. Per paradosso, pure a chi in quel tempo non era neppure nato.
orietta berti achille lauro fedez
«La domanda che mi pongo - dice Gentile - è quale canzone di oggi verrà ascoltata tra quaranta, cinquant' anni, come Gloria, o Figli delle stelle? A Milano viaggio spesso in bici: l'altro giorno, fermo a un semaforo, mi scopro ad ascoltare Luna di Gianni Togni, che usciva da un'auto vicina. Sono pezzi che non ti togli di dosso. Ora, al limite, ti ricordi il personaggio, l'interprete, rimangono loro più delle canzoni. Rimane J-Ax magari, ma non Ostia Lido, che pure era un bel pezzo. Perché? Le ragioni sono molteplici, il risultato è che le canzoni sembrano essere diventate più simili a certe bibite gassate, quando la lattina è aperta dopo un po' perdono il sapore».
takagi e ketra gianni morandi jovanotti orietta berti achille lauro fedez 1 tonight mon amour