Fabio Todaro per “la Stampa”
ADOLESCENTI POPPUTE
Seni che sono gonfi già a otto anni. Peluria che compare sotto le ascelle e nella zona pubica soltanto qualche mese più tardi. Mestruazioni che quasi mai si manifestano oltre la dodicesima primavera. Sono piccole donne, quelle che oggi sbocciano tra i banchi di scuola. Non esistono stime ufficiali, ma cresce il fronte degli esperti che parla di pubertà precoce per definire il progressivo abbassamento dell' età in cui inizia la maturazione sessuale dei nostri figli.
Un processo che, se troppo anticipato, innesca le preoccupazioni dei genitori: quali insidie, infatti, si celano dietro il diventare donne troppo presto? Una soglia anticipata A sollevare l' interesse nei confronti dell' argomento sono state le ricerche pubblicate negli ultimi anni sul tema, che hanno portato anche il «Wall Street Journal» a occuparsi del tema.
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«Ormai siamo quasi concordi nel pensare che i sette anni possano rappresentare la soglia per dare il via alla stagione della pubertà», ha dichiarato Louis Greenspan, endocrinologa pediatra al Kaiser Permanente Hospital di San Francisco e autrice del saggio «La nuova pubertà: come muoversi verso la pubertà precoce delle ragazze di oggi». A spingere la specialista verso una simile conclusione è stata l' osservazione dei dati raccolti negli ultimi tempi. Negli Stati Uniti, infatti, non desta più stupore trovare almeno due-tre ragazze che, in terza elementare, mostrano i segni di un precoce sviluppo sessuale.
Diverse le cause che - a detta degli esperti - possono determinare l' anticipazione di questo processo: dal sovrappeso al contatto ambientale con sostanze (interferenti endocrini) in grado di modulare l' attività degli ormoni. Il processo, sebbene non così marcato, si nota anche tra i maschietti.
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Già nel 2012, attraverso le colonne di «Pediatrics», un gruppo di ricercatori statunitensi evidenziò la comparsa del pubarca - la fase dello sviluppo sessuale caratterizzata dalla comparsa dei peli e dei caratteri sessuali secondari (crescita dei peli, allargamento delle spalle, ingrandimento dei testicoli e del pene) - attorno ai 10 anni, con un anticipo variabile tra i sei mesi e i due anni rispetto a studi di pochi anni prima.
Come avviene la diagnosi
Il fenomeno, a grandi linee e in assenza di dati definitivi, si riscontra anche in Italia. Secondo Massimo Cappa, responsabile dell' unità di endocrinologia all' ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, queste evidenze oggettive non sono però sufficienti per parlare di pubertà precoce.
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«Alcuni esami del sangue, mirati a valutare la presenza degli ormoni sessuali nel torrente circolatorio, una radiografia delle ossa e un' ecografia completa dell' addome, finalizzata a valutare la maturazione dell' utero, rimangono necessari per completare la diagnosi».
Opinione che trova d' accordo Annamaria Spada, direttore dell' unità operativa di endocrinologia e malattie metaboliche dell' ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
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«La pubertà precoce è definita dal completamento della maturazione sessuale prima degli otto anni nei bambini e dei nove anni nei maschi. Quello che si osserva più di frequente è, invece, la manifestazione di alcune caratteristiche di questo processo.
La comparsa precoce del bottone mammario non è da sottovalutare, in quanto probabile conseguenza di un' eccessiva esposizione agli estrogeni. Ma da sola non è sufficiente per parlare di pubertà precoce».
Terapia appropriata
In questo caso occorre comunque approfondire le indagini, «perché dietro uno sviluppo accelerato degli organi sessuali, dei muscoli e delle ossa potrebbe celarsi l' alterazione delle ghiandole surrenali, delle ovaie o dell' asse composto da ipotalamo e ipofisi: anche in senso tumorale», prosegue Cappa.
MASSIMO CAPPA
Quali i rimedi?
La pubertà precoce si cura con dei farmaci - gli analoghi delle gonadotropine - in grado di inibire la risposte delle ovaie e dei testicoli, occupando i recettori che diversamente legherebbero gli ormoni stimolanti rilasciati dall' ipofisi.
La condizione, se non curata nel modo corretto, espone soprattutto le ragazze a un rischio più alto di sviluppare una serie di malattie, sovrappeso a parte: obesità, diabete di tipo 2, depressione e tumore al seno.