• Dagospia

    DI MALE IN PEDRO – SANCHEZ ALLA FINE HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DEI CATALANI PER IL GOVERNO DI COALIZIONE CON IGLESIAS E IL SUO CODINO – GLI INDIPENDENTISTI DI ERC SI ASTERRANNO E IL PREMIER AVRÀ I NUMERI PER UN GOVERNO MARCATAMENTE DI SINISTRA CON L’EX (?) POPULISTI - IL LEADER CATALANO JUNQUERAS SARÀ SCARCERATO E AVRÀ L’IMMUNITÀ DA EURODEPUTATO. MA CHE FARA IL BEL PEDRO CON LA PATATA BOLLENTE DELL’INDIPENDENZA?


     
    Guarda la fotogallery

    Alessandro Oppes per “la Repubblica”

     

    SANCHEZ IGLESIAS SANCHEZ IGLESIAS

    Superato l' ultimo ostacolo, la nascita del primo governo di coalizione nella storia della democrazia spagnola dovrebbe essere ormai imminente, forse il 5 o il 7 gennaio. Il tassello mancante, l' elemento che può spianare la strada all' esecutivo Psoe-Podemos guidato da Pedro Sánchez, è arrivato ieri mattina sotto forma di parere giuridico dell' Avvocatura dello Stato. Fatto del tutto inedito in una trattativa politica, ma era proprio ciò che chiedevano gli indipendentisti di Esquerra Republicana de Catalunya per garantire con la loro astensione parlamentare i numeri necessari per l' investitura del premier.

     

    oriol junqueras oriol junqueras

    L' Avvocatura (che dipende direttamente dal governo) ha chiesto al Tribunale Supremo spagnolo di scarcerare il leader catalano Oriol Junqueras - condannato a 13 anni di carcere per la sfida separatista del 2017 - per consentirgli di prendere possesso del suo seggio al Parlamento Europeo, in accoglimento della sentenza con cui il Tribunale di giustizia di Lussemburgo ha decretato che gode dell' immunità.

     

    sanchez sanchez

    Una presa di posizione che soddisfa almeno in parte le esigenze di Erc, il partito di cui Junqueras è presidente, anche se resta il timore che l' immunità possa essere in seguito revocata. I catalani apprezzano comunque il gesto. E ora sarà il loro Consell Nacional, massimo organo decisionale della formazione, a decidere sull' astensione parlamentare del partito che garantirebbe la nascita del governo Sánchez.

     

    botte catalane botte catalane

    Ma l' ottimismo è tale che ieri pomeriggio i leader di Psoe e Podemos hanno presentato insieme i dettagli del programma di governo progressista. Abbracci e grandi sorrisi tra i due contraenti di un accordo che fino alla vigilia del voto anticipato del 10 novembre scorso sembrava impossibile. E che invece fu siglato per iniziativa di Sánchez appena 48 ore dopo le elezioni. Entusiasta Pablo Iglesias, che nell' esecutivo avrà il ruolo di vicepremier: «Sarà un onore avere Pedro come presidente », dice il leader di Podemos.

     

    sanchez iglesias sanchez iglesias SANCHEZ IGLESIAS SANCHEZ IGLESIAS

    Il programma è molto ambizioso e ha una marcata impronta di sinistra, in cui spiccano molti temi cari alla linea di Podemos. Aumento delle imposte per i redditi più alti e per le grandi imprese, forte incremento del salario minimo (dovrebbe raggiungere i 1200 euro mensili), maggiori garanzie per le pensioni (si abolisce la formula che le vincola all' aspettativa di vita e viene eliminato l' indice di rivalutazione che ne ocndiziona l' aumento all' andamento dell' economia). Il nuovo esecutivo smantellerà poi alcuni degli aspetti più controversi dell' èra Rajoy, con la modifica della riforma del lavoro e l' abolizione della contestatissima legge sulla sicurezza dei cittadini, conosciuta come "legge bavaglio".

    FORCADELL ARTUR MAS ROMEVA JUNQUERAS FORCADELL ARTUR MAS ROMEVA JUNQUERAS SANCHEZ MACRON SANCHEZ MACRON

     

    plaza de catalunya barcellona indipendentisti catalani plaza de catalunya barcellona indipendentisti catalani

    Non manca, ovviamente, il tema catalano: porte aperte al dialogo, attraverso un tavolo negoziale tra i governi di Madrid e Barcellona, per arrivare a una soluzione politica del conflitto. Di sicuro la sfida più difficile per Sánchez, se nei prossimi giorni sarà eletto presidente.

    sanchez 2 sanchez 2 indipendentisti catalani a barcellona indipendentisti catalani a barcellona

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport