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DAGOREPORT - I REPUBBLICANI ANTI-TRUMP HANNO TROVATO IL LORO ALFIERE: JD VANCE - IL VICEPRESIDENTE…
Tiziana Cairati per "la Stampa"
Massimo Moratti ha ceduto l'Inter al tycoon indonesiano Erick Thohir. La trattativa iniziata qualche mese fa e proseguita a fari spenti ha avuto un'improvvisa accelerata in questi ultimi giorni di giugno. Tant'è che la prossima settimana il programmato vertice tra Moratti e il suo nuovo socio, ha più sapore di formalità che di altro. Perché l'accordo c'è, le firme pure: Moratti resterà presidente, Thohir - che non si occuperà della parte sportiva -, lavorerà su tutto il resto, a cominciare dalla crescita del marchio. Così è stato deciso.
Veniamo ai primi dettagli dell'affare, l'accordo chiuso da Moratti prevede due step: subito nelle mani di Thohir il 40%, nei tre anni successivi la percentuale salirà fino a dare all'indonesiano la maggioranza del pacchetto societario che vale attualmente 360 milioni di euro.
Da settimane gli «advisor» erano al lavoro per verificare i numeri del bilancio di esercizio e limare tutti i dettagli dell'operazione. Ore di lavoro da entrambe le parti, hanno avuto un peso decisivo nella valutazione i tagli (80 milioni) fatti nell'ultimo anno dalla società nerazzurra. I dirigenti interisti sono, infatti, riusciti ad alleggerire i costi grazie alla cessione di qualche giocatore (in particolare Snejider) e alla spalmatura degli ingaggi.
L'era Moratti, unico proprietario del club di corso Vittorio Emanuele, finisce il 30 giugno, data della chiusura dell'esercizio 2012-2013. E con il primo di luglio comincerà una nuova vita per l'Inter, quella del duo Moratti-Thohir. Il presidente nerazzurro è sempre apparso recalcitrante all'idea di cedere la quota di maggioranza, ma la corte del tycoon asiatico - affascinato dai colori nerazzurri - è stata tanto asfissiante e convincente da far cedere il primo tifoso nerazzurro alle sue lusinghe.
Da sempre Moratti ha dichiarato di volere il bene dell'Inter. Parole ripetute anche mercoledì dopo l'ultimo Cda prima della chiusura di bilancio. «La trattativa (con Thohir ndr) va avanti, mi sembra che ci sia la buona volontà da ambo le parti per fare qualcosa di positivo, vediamo che sia soprattutto positivo per l'Inter. Qualcosa per il bene dell'Inter».
Nell'affare non rientra la costruzione del nuovo stadio, un progetto che l'Inter non abbandona, anche se l'idea di restare a San Siro insieme al Milan alletta le fantasie di Moratti. Il progetto è quello di acquistare l'area adiacente il Meazza, quella dell'ippodromo del Trotto, trasformando il tutto in una gigantesca area a uso dei tifosi di calcio con ristoranti, parchi gioco e centro commerciali.
Per ora la Snai, proprietaria dell'ippodromo nicchia, ma Milan e Inter non hanno intenzione di fermarsi al primo no. Dal canto suo, il Comune di Milano, interpellato qualche giorno fa sulla questione ha negato contatti con le società milanesi. Ma si sa, le trattative quando sono delicate è meglio tenerle nascoste. Moratti e Thohir ne sanno qualcosa.
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