FIFA BRASILEIRA - ALLE 17,00 IL SORTEGGIO PER IL MONDIALE 2014: L’ITALIA RISCHIA IL GIRONE DI FERRO - SE FINIAMO NEL GRUPPO “E” SO’ CAZZI AMARI: GLI AZZURRI DOVREBBERO GIOCARE IN CITTÀ DISTANTI 4 MILA KM

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Marco Ansaldo per "la Stampa"

Un buon sorteggio non è tutto in un Mondiale però aiuta. Per quanto la storia racconti che la Nazionale si arenò in gironi facili, come nel 2010 in Sudafrica, ed emerse alla grande in altri che parevano più proibitivi (1978: con l'Argentina padrona di casa, la Francia di Platini e l'Ungheria), una partenza morbida può consentire alla Nazionale di adattarsi al torneo e spremersi un po' meno.

Per chi ha l'ambizione di andare avanti, dosare le energie sarà fondamentale più che in altre edizioni dei Mondiali. «I primi due avversari - ha ricordato Prandelli - saranno il caldo e l'umidità». Il terzo e il quarto invece saranno le distanze e gli orari delle partite.

Questa sera non conta soltanto con chi si abbinerà l'Italia ma anche dove finirà e quando giocherà. Sotto questo profilo il peggio del peggio sarà infilarsi nel girone E. La nazionale europea che vi sarà estratta giocherà a Porto Alegre, Curitiba e Manaus. Vuol dire che frequenterà le due città più distanti (Porto Alegre e Manaus, 4 mila chilometri, 4 ore e mezza di volo) e climaticamente agli antipodi (a giugno a Porto Alegre è inverno vero mentre Manaus in Amazzonia è la città più calda con un'umidità spaventosa).

Dunque si sottoporrà a uno sbalzo termico enorme e a viaggi molto faticosi. Del resto la Fifa e gli organizzatori hanno deciso di mantenere la formula itinerante del passato per cui ogni squadra deve ruotare in almeno tre sedi per ragioni di botteghino: a Blatter e a chi lo consiglia sfugge la differenza tra il farlo in Germania, come nel 2006, o in Brasile mentre hanno capito benissimo quale spot elettorale sia aver aumentato il montepremi a 576 milioni di dollari contro i 410 in Sudafrica: la fetta di torta ingrasserà tutti e non solo il vincitore che intascherà 35 milioni e il finalista 25.

Intorno alle 17,45, nel pieno dello spettacolo allestito per uno show da 7 milioni di euro, nel «resort» esclusivo di Costa do Sauipe gireranno i bussolotti e si definiranno i primi destini. Per l'operazione sono stati reclutati campioni del passato che vinsero almeno un Mondiale: tra gli altri Fabio Cannavaro, Zidane, Cafù, Matthaeus, Kempes e Ghiggia e Pelé, il quale non ha ancora deciso se procedere al sorteggio per il Brasile, sapendo di rischiare grosso se non fosse favorevole. Saranno loro a estrarre le palline con i nomi delle squadre e le lettere dei gironi, come accade per la Champions League.

I padroni di casa sono la squadra da evitare in assoluto, seguita da Germania e da Spagna e Argentina tra le teste di serie. Tra le europee l'Olanda fa più paura di tutte. Nell'urna africo-sudamericana le più scomode sono Ghana e Cile (oltre alla squadra europea estratta per colmare il numero).

Nella fascia asiatico-nordamericana sono pessimi clienti il Giappone visto contro gli azzurri alla Confederations Cup, la Corea e il Messico, nonostante il caos per qualificarsi: tre squadre che sanno adattarsi bene alle condizioni climatiche del Mondiale. Un buon girone? Con Algeria, Iran e Svizzera, finita tra le teste di serie insieme al Belgio, il che fa nascere molti dubbi sull'esattezza dei valori fotografati dal ranking della Fifa.

Alla simulazione fatta per provare tutti i meccanismi, all'Italia è andata malissimo: dovrebbe affrontare Brasile, Francia e Australia. «Il sorteggio virtuale è stato un giochino che non mi è piaciuto molto - ha commentato con ironia Prandelli che ne ha conosciuto l'esito mentre era in volo per il Brasile -. E non è piaciuto neppure a Deschamps che stava vicino a me.

Comunque in futuro la Fifa deve rivedere tutto il meccanismo a cominciare dalle teste di serie e dall'inserimento nei gironi: in questo momento, e siamo prima del sorteggio, l'Italia sarebbe di nuovo settima nel ranking e quindi sarebbe testa di serie mentre invece non lo è. È una situazione curiosa». Come è curioso che si proceda a un anomalo pre-sorteggio per decidere quale europea finirà nell'urna con le africane, il Cile e l'Ecuador. Quel posto scomodo toccava, per le classifiche, alla Francia.

 

 

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