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Andrea Arzilli per il “Corriere della Sera”
Titola il quotidiano francese «Le Parisien»: «Felipe Anderson, il gioiello bramato dal Psg». Bramato e osservato speciale dagli emissari del ricchissimo proprietario del club parigino, Nasser Al-Khelaifi, in cinque occasioni: la semifinale di Coppa Italia a Napoli è solo l’ultima in ordine di tempo. Guarda caso anche in quella partita decide Felipe, verso la fine allunga sulla destra e mette dentro la palla giusta per Lulic che porta la Lazio in finale.
Sotto gli occhi di Luis Ferrer, osservatore del Psg al San Paolo, si ripete ciò che oggi può essere considerato metafora dell’intera stagione: partenza a fari spenti finché, all’improvviso, non arriva la luce del brasiliano, fattore che trasforma una normale annata di ricostruzione in cavalcata verso la Champions.
Il che ha reso il momento di Felipe assai particolare, difficile da interpretare. Perché ha trascinato la Lazio fino al secondo posto a suon di gol (10) e assist (8) e questo ne ha fatto la chiave più efficace per raggiungere la Champions nelle tre partite prima del verdetto finale, soprattutto adesso che la squadra di Pioli è in difficoltà per gli infortuni eccellenti (per la Samp Biglia è out, De Vrij e Lulic in forse). E, in teoria, rappresenta il futuro della Lazio visto che ha appena rinnovato fino al 2020 e non fa altro che spendere parole d’amore verso il club che l’ha preso, aspettato e lanciato nel grande calcio.
Ma, d’altra parte, più Felipe decide le partite e compare sui tabellini, più va a fuoco nel mirino dei top club europei disposti a fare follie milionarie per comprarlo. «Le Parisien» riporta anche le dichiarazioni di Michael Ciani che ne esalta le qualità paragonandolo a Lucas, quasi un’investitura da top player con quotazioni a sette zeri.
Ma, riportano altri quotidiani, in coda ci sono anche club inglesi (le due di Manchester e il Liverpool), spagnoli (soprattutto l’Atletico Madrid) e il Bayern Monaco di Pep Guardiola. In caso di terzo posto la Lazio certamente non si priverà del suo talento più top, ma il punto è: se il brasiliano continuasse a fare la differenza e la Champions non arrivasse, riuscirebbe Lotito a resistere davanti a 30 milioni?
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