
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…
“BELLANOVA HA PRESO 2-3 SBERLE DI FILA, STO RIDENDO DA SOLO, QUAL È LA MIA PERCENTUALE?” - LE CHAT DI FAGIOLI SULLE SCOMMESSE SPORTIVE ILLEGALI - IL GIOCATORE EX JUVE, OGGI ALLA FIORENTINA, AVEVA IL COMPITO DI "INGAGGIARE" ALTRI CALCIATORI A CUI FAR EFFETTUARE SCOMMESSE. AGLI ATTI ANCHE UNA CHAT "GRUPPO POKER SENZA ZANIOLO" IN CUI SCRIVE ANCHE MATTIA PERIN, SECONDO PORTIERE DELLA JUVE - LE PAROLE DI FAGIOLI: "HO SBAGLIATO E HO PAGATO IL MIO DEBITO, QUESTA GOGNA MEDIATICA NON È GIUSTA. CHIEDO SCUSA A TUTTI, AVEVO 19 ANNI…”
Nicolò Fagioli su Instagram: “Ho pagato il mio debito con la giustizia. Con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Ho raccontato della mia patologia, seria, nelle scuole, ai miei familiari, agli amici e alla stampa. Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta.
Ho sopportato il peso di aver commesso qualcosa di brutto. Di aver deluso tutte le persone che credevano in me .Ormai non è certo una novità: senza alcun vittimismo, ho passato un periodo buio, ho sofferto di una brutta patologia e questa non è assolutamente una giustificazione. Ma vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi. No, stavolta tutto questo non è giusto".
“Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me. E come ogni persona che sbaglia e paga, ho tutto il diritto di rialzarmi. Tutti, anche chi scrive oggi, possono cadere e commettere errori. L’importante è saperlo riconoscere e credo che la forza di un uomo stia nel sapersi rialzare. Avevo 19 anni all’epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. Me ne sono pentito, ma la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare".
“Chiedo rispetto adesso, dopo aver affrontato un processo, preso una giusta condanna. Chiedo scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati - anche se solamente in una riga di giornale - in questa situazione solo per avermi aiutato. E ringrazio la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento difficile. Anche se li ho sicuramente delusi. Non ritornerò più sull’argomento, adesso devo solo pensare a dare il massimo sul campo. Nicolò Fagioli”.
FAGIOLI
Da fanpage.it - Estratti
Non solo Fagioli e Tonali. Ciò che emerge dalle carte dell'inchiesta della Procura di Milano sul caso scommesse effettuate su piattaforme illegali – praticamente che operano senza alcuna autorizzazione dell'Agenzia delle Dogane e dei monopoli – è uno scenario ben più ampio di ciò che potevamo immaginare. Oltre ad essere uno dei protagonisti di questa triste vicenda, Nicolò Fagioli ha dovuto far fronte a diverse problematiche parallele che vanno oltre la semplice giocata di una scommessa. Nel giro d'affare che si era creato, Fagioli aveva un altro compito.
Gli atti dell'indagine, in cui sono comparsi i nomi di tanti altri calciatori, fanno emergere una situazione piuttosto particolare in cui si era trovato Fagioli. Il giocatore, oggi alla Fiorentina, aveva anche il compito di "ingaggiare" altri calciatori a cui far effettuare scommesse su questa piattaforma di scommesse illegali su sollecitazione di Tommaso De Giacomo.
Quest'ultimo è accusato di essere tra gli organizzatori del "vorticoso crescendo di Scommesse sportive illegali" definito così dai magistrati e che vede coinvolti diversi calciatori in attesa di conoscere il proprio destino. In questa vicenda sono spuntate anche le chat tra Fagioli e Di Giacomo: "Bravo, lavora per me e stagli vicino che se lo catturo bene faccio un regalo a te".
NICOLO FAGIOLI CON LE FICHES E LA MAGLIA AZZURRA
Il "regalo" di cui parla De Giacomo non è altro che un riconoscimento a Fagioli sottoforma di bonus sui propri conti di gioco o attraverso la decurtazione del debito contratto con le Scommesse. Da questo punto di vista i pm evidenziano l' "abilita' di De Giacomo nel sollecitare Fagioli a individuare nuovi scommettitori. E Fagioli in un certo senso ci riesce anche se, secondo quanto emerge, aver agganciato al giro Carlo Pinsoglio e Federico Gatti, rispettivamente terzo portiere e difensore della Juve, rappresentava un "acquisto" non buono poiché spendevano poco..
Fagioli però era riuscito a indirizzare Zaniolo all'utilizzo della piattaforma "vipsport360". De Giacomo a quel punto scrisse al centrocampista: "Se lo catturo bene, bene bene come cliente chiaramente poi ti faccio il regalo a te". Così come promesso, dopo che Fagioli si era prodigato nel trasmettere le Scommesse di altri calciatori, pretendendo il regalo (‘devi caricarmi perché ti porto i clienti'), De Giacomo scrisse: ‘Ti carico un 5 K a te omaggio, per pagarti il biglietto di stasera, che mi hai portato il cliente, dimmi se ti va bene'".
Fagioli e Bellanova in allenamento.
In altre chat emerge come Fagioli avesse portato Bellanova, oltre a Pinsoglio e Gatti, ma ancor più significative furono le chat del 25.3.2023, dalle quali si evince la personalità di De Giacomo e pure di Fagioli in cui è chiara la soddisfazione del primo a fronte delle perdite di Bellanova. Fagioli, riferendosi all'esterno dell'Atalanta scriveva: "Sai qual e' il bello? Che glielo sto consigliando io". Al che De Giacomo: "Ha preso 2-3 sberle di fila".E Fagioli: "Sto ridendo da solo… qual è la mia percentuale?".
McKennie alla Juventus.
Qualcosa del genere era anche accaduto nei confronti di McKennie, come si desume dalla chat tra De Giacomo e Fagioli del 27.12.2022. ‘Ma stavo pensando… ma il buon Weston…ma perché non me lo fai prendere agli altri giochi… che sei lì che dormi…che l'altro giorno avete mandato la foto che ha vinto al casino'… e dì che lo zio Tom c'ha anche il casino'.". Dal punto di vista penale Fagioli potrebbe uscirne con una sanzione pecuniaria, mentre su quello sportivo, avendo scommesso anche sul calcio, ha già pagato con una squalifica di 7 mesi patteggiata con la Procura Federale.
Agli atti anche una chat "gruppo poker senza Zaniolo" in cui scrive anche Mattia Perin, secondo portiere della Juve. Sarebbe stato lui, scrivono i pm, a fornire "un nuovo sito di gioco", provvedendo "ad assegnare ai partecipanti le credenziali". Ma non è tutto, dagli atti emerge anche quest'altro scenario:
"C'erano di fatto diversi gruppi WhatsApp sui quali diversi calciatori come Tonali, Fagioli, McKennie, Bonaiuto, Perin, Paredes, Falzarano, Marinoni, Caianiello, Ricci e altri erano soliti organizzarsi per giocare tra loro all'interno di ‘stanze chiuse virtuali'". Tonali, invece, sarebbe stato "il principale tramite tra Florenzi e De Giacomo". Nell'elenco dei bonifici, "effettuati" in favore della gioielleria milanese Elysium, oltre ai quasi 700mila euro di Fagioli, figurano anche i 155mila euro di Florenzi e i quasi 60mila di Tonali.
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