camila giorgi

CHE BOMBE! LA RICONOSCETE? - IL PADRE E’ STATO UN SOLDATO CHE HA COMBATTUTO PER L’ARGENTINA LA GUERRA DELLE FALKLAND, ANDANDO AL MASSACRO CONTRO LA ROYAL NAVY . LEI, CHE AMAVA LA GINNASTICA, SI E’ RITROVATA A ESSERE UNA ETERNA INCOMPIUTA IN UN ALTRO SPORT – E’ STATA COSTRETTA RECENTEMENTE AD ABBANDONARE UN PROGRAMMA TV PER UNA QUESTIONE DI SALUTE CHE RIGUARDA UN SUO FAMILIARE...

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Da golssip.it

 

camila giorgi

Camila Giorgi lascia l'Isola dei Famosi 2025, ma non è l'unico ritiro della serata. L'ex tennista, concorrente del reality di Canale 5, deve abbandonare il programma.

 

"Camila deve lasciare l'Isola per motivi familiari: rientrerà in Argentina per stare vicino ai suoi cari", il messaggio che compare sul profilo X della trasmissione. In precedenza, la conduttrice Veronica Gentili aveva anticipato la possibilità del ritiro di Giorgi: "Sono sopraggiunti dei motivi familiari, stiamo capendo cosa fare". In tarda serata, l'annuncio ufficiale e l'uscita di scena dell'ex tennista. "Era un'esperienza da fare, non sono arrivata qui molto pronta, per dire la verità. E' stata dura ma sono comunque felice, è stato bello conoscere altre persone. Me ne vado con amiche e amici", dice Giorgi.

 

LA FAMIGLIA GIORGI

Estratti da repubblica.it

camila giorgi

La famiglia Giorgi: si potrebbe scrivere un libro. Quando si parla di Camila, non si può prescindere dagli altri membri della casa e da una vita segnata dal dramma per la perdita della sorella Antonela in un incidente stradale. I genitori hanno giocato ruoli fondamentali nel destino dell’azzurra, che amava la ginnastica. Invece: tennis. Se la mamma Claudia, insegnante di arte, argentina di origini marchigiane, le ha disegnato i completini, vestendola con il brand Giomila che fa una crasi fra cognome e nome, il padre Sergio, lontane origini perugine, è stato coach, mentore, manager. Tutto, volendo andare per le spicce.

 

 

Un tipo sanguigno, vulcanico, Sergio. Un soldato che aveva combattuto la guerra delle Falkland, andando al massacro contro la Royal Navy. Un gaucho irriverente, senza paura di niente e di nessuno. Congedato, sposta la famiglia in Italia, grazie alle radici della consorte a Macerata (dove poi Camila è nata nel ’91). Poi lo sport, e di conseguenza altri spostamenti alla ricerca dell’eccellenza sebbene lui stesso non avesse mai giocato a tennis: Francia, America fino a tornare poi in Italia.

camila giorgi 23

 

Di tutti questi viaggi ci sono le impronte. Per essere più precisi i contenziosi, sempre di tipo economico. Ma, prima di raccontarli, forse val la pena ricordare la prima volta dei Giorgi in Federtennis, a Roma (Camila aveva meno di 14 anni): alla fine del colloquio, Sergio Giorgi chiese 50 euro per il taxi, richiesta che lasciò di stucco l’impiegato di turno. Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino.

 

 

Ma Sergio Giorgi non s’è mai preoccupato dei pensieri altrui: le sue idee sono sempre state granitiche. Senza essere un maestro, si è inventato un metodo attingendo da altri sport come la boxe e abbeverandosi al mito del Loco Bielsa per un gioco sempre offensivo. Per esempio, ha insegnato alla figlia a tirare sempre i colpi con la racchetta come se non ci fosse un domani.

 

Lui a bordo campo a dare indicazioni, e uno sparring partner a giocare contro Camila. Conclusione? Un tennis bum bum, tipo la roulette russa: o si ottiene il colpo vincente, o la palla finisce in tribuna. Niente mezze misure. Un principio coerente, in fondo: in campo e nella vita.

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