PRANDELLI D’ITALIA - L’INUTILE PARTITA CONTRO I DANESI LASCIA DUE CERTEZZE: BUFFON NON È PIÙ QUELLO DI UNA VOLTA E BALOTELLI PIÙ CHE PUNTO FERMO DELLA NAZIONALE È UN PUNTO INTERROGATIVO

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1 - UN ESPERIMENTO CHE AI MONDIALI NON VEDREMO PIÙ
Fabrizio Bocca per "la Repubblica"

Farsi fare due gol da Nicklas Bendtner sembra una zingarata, difficile convincersi che è vero. Ma è quasi nell'imprinting della nazionale, che certi inguacchi va a cercare. Accade alla nazionale che conquista brillantemente la qualificazione, ma che poi pasticcia troppo nella prima partita in cui i punti non servono ad andare ai Mondiali.

Deve aver provato un gran gusto l'attaccante danese nell'infilare due volte Buffon, capitano azzurro e di quella Juve dove l'algido centravanti fece un buco nell'acqua, senza mai fare un gol. In merito si potrebbe anche aprire una parentesi sul Buffon di oggi, che ha battuto il record di presenze azzurre di Cannavaro, ma l'argomento è delicato e soprattutto tabù...

E' ancora difficile capire quale sia l'Italia. Potrebbe essere quella del primo tempo che cerca anche il gioco ma che alla fine il gol lo fa su contropiede di Osvaldo, o quella preoccupante del secondo tempo, alla mercè dei danesi, riagguantati con un ginocchio di Aquilani.

Uno si chiede con che squadra andremo ai mondiali, cosa potremo fare e ancora non riesce a farsi un'idea precisa. Se non fidandosi di quanto visto magari ai precedenti Europei o almeno alla Confederations Cup. Di certo con la squadra che ha giocato a Copenaghen si fa brutta figura. Forse perché era una nazionale ibrida, che non rivedremo più. Con Pirlo in panchina, senza De Rossi e soprattutto senza Balotelli.

A prescindere che una difesa con un solo giocatore della Juve è un'anomalia, se davvero a maggio dovesse sbarcare Totti in azzurro, vedremmo una squadra completamente diversa. Senza contare che Balotelli stesso è l'incognita maggiore, col suo alto tasso di assenze per squalifica, infortuni, dolorini, febbrette o paturnie varie (di 9 partite di qualificazione ne ha giocate 4). Più che un punto fermo, un punto interrogativo.

2 - GIALLO BALOTELLI, RESTA IN ALBERGO IL MATCH COMMENTATO SU TWITTER
Da "la Repubblica"

Il giallo è il colore della febbre, se il paziente che resta a letto si chiama Balotelli. Dopo gli acciacchi al ginocchio, le bizze con Prandelli, il desiderio inesaudito di tornarsene a casa, Mario non è mai arrivato al Parken Stadium. E' rimasto nella stanza dell'hotel affollato di italiani arrivati per un convegno di dermatologi. Da lì ha seguito la partita con la Danimarca, commentandola su Twitter.

Un attacco influenzale, febbre e gastroenterite. Ma quando c'è di mezzo lui, pure uno starnuto solleva dubbi. «Balotelli è rimasto in camera per un principio influenzale, non era necessario portarlo allo stadio per fare il tifo per i compagni, lo farà dall'albergo. Febbre vera? Sì, mi fido del medico, quindi febbre vera», spiegava Albertini. Allontanate le supposizioni secondo cui Balotelli non sarebbe parso concentrato alla vigilia di una gara che sapeva di non giocare.

A Milanello ieri nessuno era informato della salute dell'attaccante, già fermo per indolenzimento muscolare. Incerta la sua presenza a Napoli, città dell'ex compagna Raffaella con la piccola Pia, dove si giocherà con l'Armenia martedì, dopo un allenamento a Quarto dal forte potere simbolico, cui la presenza di Balotelli darebbe altro significato.

«Ci sarà? Speriamo, ce lo auguriamo, non è stato molto bene e ha avuto un po' di febbre», diceva Prandelli, che in fondo aveva smentito qualsiasi attrito in settimana: «Di qui al Brasile Mario non farà nulla di straordinario, è impensabile un Mondiale senza di lui». Ieri sera poi il ct ha precisato: «Ho solo detto che è impensabile fare programmi ora, tutto è possibile nella vita».

Più sicuro il presidente Abete: «Era fermo per attacco influenzale, ma resta nel gruppo e sarà a disposizione martedì prossimo». Dall'albergo, il grande assente ha cinguettato durante il match («Forza ragazzi! Andiamo! Conquistiamo! E torniamo! Forza Italia e "Daniel Pablo Osvaldo! Killer gol da fenomeno hermanito!!!»).

Aveva passato la giornata a postare cuoricini e foto con la sua Fanny, mandando messaggi in codice agli "invidiosi". Non twittava da un mese. In codice ha parlato anche Allegri, ricordando che «i calciatori non devono essere degli esempi perché si fanno la cresta o si mettono gli orecchini». Nello studio pubblicato in settimana da Bleacher Report, Balotelli è al 19° posto fra le persone che nel calcio hanno più influenza. Ne ha così tanta che a volte lo costringe in albergo.

 

 

BALOTELLI PIANGE CONSOLATO DA PRANDELLIprandelli balotelli italia danimarca BUFFONGIANLUIGI BUFFON SOTTO LA STATUA DEL CRISTO A RIO DE JANEIRO FOTO LAPRESSE